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Consegna prevista Gennaio 2026

Milano, 1931.  
Edilio. Un romanzo che tenta di risolvere un enigma.  
In un’epoca di forti contraddizioni, un’ombra oscura angoscia il giovane protagonista Edilio che, turbato dalla scoperta sulla verità della sua infanzia, desidera lasciare “Un segno indelebile” nel mondo e concentrerà in questa impresa tutte le sue forze. Sul suo cammino, oltre all’amico Ludovico, incontrerà molti personaggi che hanno fatto la storia della città e altre figure che sembrano Arcani dei Tarocchi o maschere provenienti da un sogno. Allucinazioni o realtà? Si interroga il lettore a mano a mano che si addentra nella vicenda.  
Ma se il dramma di Edilio e la sua ricerca di senso rappresentano il cuore del romanzo, un’altra storia, non meno importante in quanto strettamente intrecciata alla prima, emerge dal passato. L’incontro di Annamaria e Gabriele, una storia d’amore autentica, messa a dura prova dalle avversità della vita e che lascerà il segno. 
Due vicende dunque, una passata e una presente, che si fondono nello stesso luogo e che forse daranno spunto a più chiavi di lettura. Un viaggio poetico, colorato e dal ritmo incalzante.    

Perché abbiamo scritto questo libro?

L’idea nasce da un incontro. Ciò che ci accomuna sono la passione per le storie da raccontare, quelle che lasciano delle immagini indelebili. Proprio da queste immagini è nato inaspettatamente un libro, quando inizialmente doveva solo trattarsi di un testo per una canzone.

ANTEPRIMA NON EDITATA

In quell’istante vide l’uomo con l’oca accelerare il passo e lui, senza un perché, decise di seguirli, incuriosito, per vedere dove sarebbero andati. All’incrocio di una via gli tagliarono la strada un sacco di biciclette guidate solo da uomini con abiti molto eleganti che sfrecciavano in quel momento e nella confusione generale li perse di vista. Si guardò intorno, non c’erano più. Li cercò quasi ossessionato, come se finalmente la mattinata avesse preso un reale significato. Peccato, avevano portato un po’ di colore in mezzo a tutto quel grigiore. Proseguì verso quel viale molto ampio. Qualcuno passava la scopa fuori dal suo negozio e buttava acqua a terra per tenere pulita la via. C’era un bambino che avrebbe voluto fermarsi con gli altri bambini a giocare con le biglie, ma la mamma lo trascinava via frettolosamente. Lui si mise a piangere, urlando per la strada.
C’era un ragazzo davanti ad una panetteria, il garzone del fornaio, che aveva una gerla alle spalle e vendeva il pane ai passanti.
Ogni tanto passava qualche carrozza con i cavalli. Poi notò che alle finestre di quella via erano appesi dei lenzuoli con delle scritte, degli striscioni con dei nomi e in quel momento capì che la strada era intasata per un motivo concreto. Una manifestazione? Un funerale?

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C’era una cerimonia.

“Mi scusi signora, sa dirmi cosa sta succedendo?” domandò Edilio ad una signora vestita tutta di nero.                                       

“Come cosa sta succedendo? Finalmente il figlio primogenito della famiglia Barzizi convola a nozze con la contessa Della Torre” rispose la signora. Edilio notò che un sacco di persone si erano avvicinate al portone di un palazzo.                                 

“Certo che questi nobili hanno un sacco di sedie, se invitano al loro matrimonio tutta la città” commentò Edilio.                      

“Giovanotto, che dite? Questo è l’evento dell’anno. Finalmente il signor Barzizi metterà la testa a posto.”                                   

“Perché? Dove l’aveva messa prima?” provocò Edilio. La signora sembrò non capire la provocazione.                                          

“Beh, sapete quel che si dice del signor Barzizi. Se la notte è fonda, il signor Barzizi è ancora più in fondo.”                                

“Non la seguo” disse perplesso Edilio. La signora si guardò intorno e abbassò un poco la voce.                                                       

“Tutti sanno del suo problema con la bottiglia. Quasi ogni notte rientrava a casa alticcio.”         

“Ah, capisco” disse Edilio adeguandosi al tono di voce della signora, mentre osservava l’accalcarsi della gente davanti a quel portone.                                                                                                                                                       

“Lo dicevo io, i capelli rossi sono segno di sventura” proseguiva la signora, mentre si faceva il segno della croce.                     

“Lo sposo ha i capelli rossi?” chiese curioso Edilio.                                                                                                                                     

“Già, ma adesso il matrimonio davanti a Dio lo metterà in riga e si comporterà da vero gentiluomo, giudizioso e responsabile” concluse infine la signora. Edilio mostrò un sorriso forzato, alzò il cappello per salutarla e decise di avvicinarsi ancora un po’.                                                                                                     

D’improvviso una grossa carrozza, trainata da quattro cavalli bianchi, uscì da quel portone. Grandi intellettuali, illustri filosofi, dottori e padroni dell’alta borghesia meneghina uscirono immediatamente dopo, seguendo la scia della carrozza. Edilio si accostò assumendo un atteggiamento fiero ed elegante. Si sentì di colpo attratto da signori di così visibile presenza. Tra la folla gli sembrò di vedere anche il poeta Marinetti. «Deve trattarsi di qualcosa di veramente importante» pensò. Non era una zona solitamente frequentata da un visionario come Marinetti. Forse in quella via risiedevano importanti signori per davvero. Ma ad ogni passo che faceva, qualcosa non gli tornava. Perché quel muro gli era tanto familiare? quelle case… si arrestò. Aveva finalmente capito. Si toccò dietro il collo, osservando nuovamente tutta la strada, le case e i muri che nell’immediato non aveva riconosciuto. Era dove non avrebbe mai voluto essere.

Troverai qui tutte le novità su questo libro

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Alessandra Bassignani e Filippo Pezzini
Filippo Pezzini, nato il 16 Novembre 1987 a Firenze. Vive a Sesto san Giovanni (Mi). Diplomato alla scuola triennale di Musicoterapia (CMT) di Milano. Musicoterapeuta presso strutture sociali del territorio milanese e con studio privato a Bollate (Mi). Ha studiato chitarra classica tra il 2002 e il 2007 con l’insegnante Francesca Martinez. Cantautore, ha realizzato due album, Flemmatico (2019) e Sai, DiVento! (2022) e ha frequentato negli anni diversi corsi e seminari di teatro (con Filippo Usellini, Enrica Barel e Carlos M.Alsina, con quest’ultimo anche in Argentina, a Tucuman, nell’Agosto del 2014). Nel 2023 ha pubblicato l’articolo “L’atto autentico nell’errore” nella rivista Attualità Lacaniana. “EDILIO” è il suo primo romanzo.

Alessandra Bassignani, 16 Marzo 1984 nata a Biella, vive a Milano. Laureata in Scienze del Turismo all’Università di Pisa, Master in Art Direction allo Ied. Concentra la sua carriera professionale nel Marketing, la Strategia e l’Innovazione abbinando competenze tecniche a un approccio visionario. Curiosa e creativa, sperimenta con il teatro (ComTeatro - Orlandini, Campo Teatrale Stetur, Cesar Brie, Coluzzi, Lia Gallo, Anime Antiche - Filippo Usellini, Enrica Barel) e frequenta corsi di scrittura (Scuola Holden, Paolo Grassi, CreaVità con Chiara Gamberale). Si impegna con i suoi progetti e la sua energia a promuovere la cultura del cambiamento, dei desideri e della femminilità.
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