I want only you

ANTEPRIMA NON EDITATA

Quasi le due di notte e comunque non riesco a prendere sonno. Sento suonare da pochi minuti, per questo decido di alzarmi e, come se soffrissi di sonnambulismo, andare a cercare Flynn.

Sono sicura che è lui che sta suonando, e so anche dove: avevo visto, appena arrivata qui, una camera ampia, con un grande pianoforte dentro. E dapprima immaginavo lui l’avesse adocchiato, e sapevo che prima o poi sarebbe andato a suonare. Cammino con passi leggeri, così leggeri da sembrare uno spettro, nel cuore della notte, e sento la melodia che Flynn suona sempre più vicina. È così immensa, dolce e allo stesso tempo forte, che ti lascia dentro qualcosa, qualcosa di prezioso, di unico.

Entro nella stanza, lui è voltato, si spalle, chino a suonare quella melodia così forte e fragile al contempo. Mi avvicino lentamente, sempre più lentamente, e appena lo raggiungo mi siedo dietro di lui, circondandolo con le braccia e stringendolo come se lo vedessi per l’ultima volta.

Lui sa benissimo che sono io, e continua a suonare come se niente fosse. In questo momento, la connessione che c’è tra di noi si accende, come se si sviluppasse tutta d’un colpo. È come se fossimo interconnessi, legati in qualche strano

modo, destinati, forse.

Pian piano, la stanza si riempie di gente. Persone entrano e filmano, ascoltando la melodia di Flynn, e apprezzando, ovviamente. Sono tutti accerchiati e ammucchiati coi cellulari in mano, che ascoltano e guardano lui con ammirazione, ma per me, per noi, è come se non ci fossero: ora siamo io, lui e la musica, che rende vivo il nostro legame, lo accende.

Non appena termina, Flynn si alza, si volta e tutti applaudono. Lui sorride, fa un inchino e ringrazia chiunque gli rivolga dei complimenti, mentre cammina verso l’uscita della stanza. Lo seguo e lo guardo uscire dall’hotel, quindi lo seguo fino

all’uscita, ma senza che mi noti. Sbircio insomma nascondendomi, osservandolo mentre fuma una sigaretta, e non so se sia giusto raggiungerlo o lasciargli i suoi spazi. Vorrei solo chiarirci, parlarci, vorrei che le cose cambiassero.

«Smettila di nasconderti, stupida!» Sento. Che figuraccia!

«Vieni.» Dice. E così faccio.

C’è aria viziata e ho la pelle d’oca, lui invece è impassibile, come sempre.

«Giorni fa, ho partecipato a un contest per un programma televisivo di una selezione tra cantanti famosi. Chissà!» Dice.

«Davvero? Uau!» Dico emozionata per lui.

«Pensi che verrò preso?»

«Hai raggiunto dei successi indescrivibili, Flynn. Ovviamente sarai scelto!»

«Magari si candidano celebrità storiche, chissà!»

Cade un silenzio tombale, che decido di rompere: «Perché non ne parli? Perché non ti interessa?»

«Cosa?»

«Sembra che tu sia impassibile, che non voglia chiarire, che non sia nelle tue preoccupazioni. Ed io mi confondo, chiaro?» Silenzio.

Perché non risponde? Rientro in paranoia.

«Flynn, so tutto.» Continuo. «Ti ho sentito prima, riguardo alla storia di Anne. Che stronza, in effetti! Ma ora so la verità.

L’unica cosa che mi tormenta è… Perché tu non vuoi chiarire con me? Perché non…» Neanche mi lascia terminare la frase, che mi bacia, in un battito di ciglia, togliendomi praticamente il fiato e lasciandomi senza parole.

«Io ti amo, Belle.»

Che cosa diamine ho appena sentito?

Sono senza parole, il mio cuore batte così forte che sembra debba esplodere. Non riesco a credere a quello che ha appena detto.

Mi guarda, come se fosse la cosa più naturale del mondo, eppure sono le parole che ho sempre desiderato sentire.

Lui, il ragazzo che ha sempre occupato ogni angolo dei miei pensieri, il mio cantante preferito, la persona che pensavo fosse fuori dalla mia portata, ora è qui, davanti a me, con gli occhi che mi guardano come se fossi tutto ciò che ha sempre cercato. Il mondo sembra essersi fermato, ma allo stesso tempo, tutto è diventato più reale, più intenso. Mi sento incredibilmente felice, ma anche terrorizzata. Eppure, in fondo al cuore, so che è la cosa giusta. È il nostro momento.