L’incontro presuppone il movimento.
Significa andare con curiosità verso l’ignoto, trovarselo di fronte e conoscerlo.
È un po’ quello che, in Musica, avviene con il contrappunto (Dal Latino punctus contra punctum).
Come racconta bene Ramin Bahrami a proposito del contrappunto nella musica di Bach: non sono due note una contro l’altra, sono due note che mantengono la loro identità ma dialogano e così creano il nuovo.
Fare un viaggio nel blu, nel mare blu, nel profondo blu, nell’infinito blu ci porta ad incontrare l’altro, lo sconosciuto, il blu che c’è dentro di noi. Entrare nel blu non è facile, richiede un certo coraggio: possiamo aver paura di quel che troveremo e allora iniziamo una lotta oppure essere curiosi e giocare, scoprire, meravigliarci. Dall’incontro così può nascere il nuovo: un nuovo colore, una nuova relazione con il mondo, una nuova vita, una nuova sfumatura dentro di noi, un nuovo dialogo tra le parti che ci abitano.
Perché ho scritto questo libro?
Capita che a volte le storie fanno grandi giri e poi ad un certo punto te le trovi tra le mani.
Rozze, abbozzate, spezzettate, un’immagine qua e una là, senza un senso apparente.
La bellezza del creare è unire i puntini,( Steve Jobs), creare connessioni, legami. Questo libro è nato così, sperimentando materiali diversi (ecoline e argilla) e colori, lavorando senza cercare qualcosa di definito. E quando meno te lo aspetti: la meraviglia, tutto prende senso e forma, la storia è nata.



Arianna Techel
Ciao, oggi ti lascio una bellissima recensione fatta da Ursula Grüner, esperta di albi illustrati: Il libro L’ARTE DELL’INCONTRO, è l’ultimo lavoro di Arianna
Techel, un silent book, un libro senza parole, che racconta tanto e
apre a numerose possibilità di interpretazione.
L’autrice è arte-terapeuta, artista con un’esperienza da educatrice. In
un processo lungo e approfondito ha creato un albo intenso e
toccante. Nel genere silent book, va data particolare attenzione al
titolo: L’ARTE DELL’INCONTRO. Si pone immediatamente la
domanda: incontro con chi o fra chi o che cosa? Abbiamo un secondo indizio, la dedica:
DEDICATO A TUTTI GLI ESPLORATORI DEL PROFONDO. “Prima, non c’è nulla, poi c’è nulla
profondo, poi una profondità blu.” Yves Klein.
Una frase importante, un bisogno urgente di riflessione e di approfondimento. Citare Yves Klein
non è banale, questo pensiero ci porta a fare una ricerca, un viaggio nelle acque dell’inconscio
dell’interiore intimo. Una chiara direzione di lettura, un incontro con la propria interiorità.
Incuriosita apro la pagina come un sipario, per prima cosa vedo lei, una persona che sta avanzando.
Poche linee, ma ben caratterizzate: una donna con naso grande, occhietti interrogativi, il bordo della
maglietta ornato con note musicali. La figura scruta il blu sulla pagina opposta, nell’estremo angolo
in basso. Nella pagina seguente vediamo crescere il blu e l’espressione di sorpresa della donna, la
bocca forma un OH! Ancora una pagina e il blu arriva fino al bordo superiore e si erge, si impone di
fronte alla donna e nella pagina successiva la donna inizia a toccare con molta attenzione il blu.
Techel ci ha dato come viatico di lettura la frase di Yves Klein. Per l’artista il blu, una tonalità per la
quale lui ha fatto una lunga ricerca di fronte al mare francese e a quello ligure, è stato oltre che una
ricerca artistica, estetica, soprattutto una ricerca mistica, una metafora dell’immateriale profondo, un
simbolo di spiritualità laica.
Nell’arte figurativa il colore blu è utilizzato per rappresentare la realtà che ci circonda. In molte
religioni, poiché il blu è il colore del cielo e dell’acqua, è collegato all’idea del divino….CONTINUA QUI: https://ariannatechel.art/larte-dellincontro
Arianna Techel
Toccata e fuga3 :L’incontro
https://www.instagram.com/p/DQnH6d_jMi7/
Arianna Techel
Piccoli spunti di riflessione sull’albo illustrato. Prima toccata e fuga 🙂
https://www.instagram.com/p/DQCIqobDAyC/
Arianna Techel
Se vuoi sapere i dietro le quinte di com’è nato questo libro illustrato, clicca qui 😉 Grazie https://www.instagram.com/p/DQUiYG-jL8B/