Philofobia è la storia di un’anima imprigionata nel dolore e della lotta per ritrovare la libertà interiore.
Dopo la perdita del padre, Maeva cresce tra ansie, silenzi e panico, convinta che l’amore non salvi, ma condanni.
Negli anni ’70, la madre la affida a una terapeuta che le propone un percorso allora pionieristico: l’ipnosi regressiva.
Inizia così un viaggio negli abissi della mente, tra ricordi rimossi e verità taciute.
La philofobia la tiene lontana da Marco, il ragazzo che ha sempre amato ma che ha preferito ferire con l’assenza piuttosto che rischiare di amarlo: convinta che chi viene amato da lei sia destinato a soffrire, o peggio.
Negli anni ’80, la svolta: Maeva affronta le sue paure più profonde e prova, finalmente, a vivere.
Un romanzo viscerale sulla memoria, il trauma e la possibilità di rinascere.
Perché ho scritto questo libro?
Ho scritto “Philofobia” perché credo che alcune ferite parlino anche quando tutti tacciono. Volevo dare voce a chi, come Maeva, ha imparato a sopravvivere disinnescando l’amore per non soffrire più. È una storia che nasce dal bisogno di trasformare il dolore in consapevolezza, e la paura in possibilità. Perché non si guarisce nascondendo: si guarisce attraversando.
ANTEPRIMA NON EDITATA
“Mavi, ti ricordi il giorno della mia partenza? Io ero, al contempo, felice di iniziare una nuova avventura insieme a Leo e triste per la nostra separazione. Ti rammentai tutte le volte che avevi agito mostrando la tua corazza e ti dissi: “Promettimi che cercherai di buttare via quell’armatura e ti sforzerai, in futuro, di mostrare la parte più bella di te. La tua dolcezza.
Chi non ti conosce ha l’impressione che tu sia una guerriera che dilania le proprie vittime.
Spesso risulti antipatica perché sembri sempre sulle difensive.”
Tu mi rispondesti: “Laura, la guerra non è solo quella che lascia dietro di sé cadaveri impolverati. La guerra è dentro di noi, ogni giorno.
Quella lotta interiore che lascia sul campo di battaglia, ogni momento, una piccola parte di noi, e ci fa dimenare come una farfalla in gabbia.
La vita è la guerra più lunga, più estenuante, quella alla quale non possiamo sottrarci, fatta di infinite battaglie.
Ma se indossiamo l’armatura giusta, che si chiama amore, malgrado le ferite, a volte mortali, possiamo comunque poter dire d’aver vinto.
In tutta sincerità non me ne frega niente di ciò che pensano di me.
Io non cerco nessuno e chi mi vuole bene per davvero, mi accetta così, come sono. Come fai tu.
Io credo che quando si vuole bene a una persona non ci si deve soffermare alla facciata, ma si deve scavare, almeno un poco, nel silenzi di quella persona, nei suoi sguardi, nelle piccole e impercettibili increspature del suo viso.
Raccogli le sue lacrime in vasi di cristallo e spargi i suoi sorrisi al vento affinché possano colorare le tue giornate nere.
E poi, se sono così male, perché tu mi sei amica da così tanto tempo?”
Poi continuasti dicendomi: “Le cose sono due, o tu sei una santa, cosa che escludo, oppure io non sono così mostruosa come mi dipingono.”
“Quanta ragione avevi, Mavi. Né tu, né io eravamo mostruose, ci siamo
sempre impegnate a leggerci dentro, ci siamo sempre comprese, anche quando a volte sembrava decisamente tutto incomprensibile.
Io ti risposi che eri sempre in grado di lasciarmi di stucco con le tue risposte o con le tue domande, ma io, che ti conoscevo bene, sapevo che dietro a quella roccia granitica c’era un oceano d’amore.
Il mondo avrebbe dovuto soltanto prendersi la briga di scalarti”
Elvira Cuomo (proprietario verificato)
Ho avuto il piacere di leggere altri scritti di Isabella e non posso che consigliare questo libro: regalatevi o regalate il piacere di una lettura emozionante e al tempo stesso non smettete mai di credere nei sogni contribuendo a realizzarne uno!
Massimo Cappelli (proprietario verificato)
Avendo già letto le opere di Giacinta conosco la sua cifra stilistica e il suo saperci portate dentro i suoi mondi descrivendoli dettagliatamente, ma senza annoiare, scrive molto bene e le pagine scivolano via una dietro l’altra fino a che non sarete arrivati alla fine.
Beatrice (proprietario verificato)
Ho letto diversi lavori di Isabella e adoro il suo stile e la sua umanità. Con la sua narrazione intrigante, fatta di intrecci inaspettati e immagini evocative, sa arrivare dritta al cuore. Le sue storie parlano di coraggio, di sentimenti, di valori importanti…e molto altro! Consiglio vivamente di leggere questo libro e sono felice di sostenere Isabella nella realizzazione del suo sogno.
Con immensa stima,
Beatrice
Sylva Aghion (proprietario verificato)
Ho letto altri libri di Isabella. La passione che mette in ogni pagina è una cosa bellissima che aiuta tutti quelli che hanno un sogno a provarci. Non perdete questo libro
Iacopo Cellini (proprietario verificato)
Ho letto uno dei precedenti libri di Isabella, “Il Testamento di Giacinta”, e mi è piaciuto moltissimo. Isabella ha una scrittura personale e sincera, capace di emozionarti e farti riflettere al tempo stesso, qualità rara anche nei migliori scrittori. Non vedo l’ora di leggere la sua ultima opera!
Alessandra Tatò
Conosco Isabella Sindaco e so quanto talento e passione mette in ciò che scrive. Il suo nuovo romanzo, Philofobia, è uscito oggi: fatevi un regalo, leggetelo!
Luca Piantoni (proprietario verificato)
Letto altre sue creazioni, non potevo perdermi questo nuovo viaggio. Isabella ha una scrittura che solletica la mente e arriva dritta al cuore, senza farti ripassare dal via. “Philofobia” lo preordino a occhi chiusi. Sapere che lo aiuto a farlo nascere.. è ancora più emozionante. Spero sarai travolta da tutto l’amore che meriti, da assumere in piccole dosi o come ti pare. Per te, Isa! ❤️
Luca