ANTEPRIMA NON EDITATA
Prefazione
A chi può servire questo libro
Terminare la scrittura di questo libro è stato come un guardarmi allo specchio dopo tanto tempo. Non per capire cosa fosse cambiato, ma per ricordarmi chi ero, chi sono e chi voglio continuare a essere.
“Serve solo coraggio – Provaci” nasce da un periodo della mia vita in cui avevo bisogno di dare un senso alle mie scelte, di rimettere ordine tra desideri, convinzioni e paure. Ho iniziato a farlo prima per me, poi per chi come me sente il bisogno di ripartire.
Ogni pagina che leggerai è frutto di esperienze vissute, di errori, di scoperte e di tante domande a cui ho smesso di scappare.
È un diario, ma anche un percorso guidato, dove te lettore diventerai protagonista del tuo cambiamento.
Non troverai formule magiche né teorie complicate: solo strumenti semplici, diretti, nati dal coaching e adattati alla vita di tutti i giorni.
Per farne un manuale di auto aiuto, un po’ fuori dal coro, che potrai utilizzare anche ripetute volte.
Un manuale che diviene un diario di bordo, anche con i suoi spazi e pagine in bianco da riempire, rileggere ed interpretare a distanza di giorni, mesi e anni.
Ogni volta che ne avrai bisogno per tornare ad essere ispirato, positivo e centrato su ciò che vuoi ottenere davvero dalla tua vita.
In queste pagine ti parlerò al singolare, come si fa con un amico. Ti inviterò a fermarti, ad ascoltarti e a riprendere in mano il timone della tua vita.
Perché non serve essere perfetti: serve solo il coraggio di iniziare.
Ho scritto questo libro per ricordarmi e ricordarti che la felicità non arriva tutta insieme, ma un passo alla volta. E che, alla fine, non è mai troppo tardi per provarci.
È giunto il momento di prenderti il tuo tempo
Se hai questo libro tra le mani in questo preciso momento farò con te una promessa!
“Sarò diretto, pungente e a volte sarcastico, in alcuni casi scontato ma ti assicuro nell’insieme efficace e vero, come dovranno essere vere le tue ambizioni la tua voglia di metterti in discussione e di farti quelle tanto temute domande che non hai trovato mai il coraggio di porti nel modo esatto”
Diretto e sincero in queste poche pagine ti presenterò la crono storia di uno tipico percorso di Coaching, il mio.
In parallelo ti guiderò nella costruzione del tuo personale manuale di auto aiuto.
Per imparare a osare e gestire finalmente con cura le tue ambizioni ed i tuoi obbiettivi personali.
Non vedo l’ora di cominciare con te questo confronto, dal quale sicuramente ne uscirai più consapevole e sicuro delle tue capacità e se mi seguirai con convinzione, in poco meno di duecento pagine ti avvicinerai meravigliosamente al potenziale che hai dentro di te. Ovviamente capirai come liberarlo per raggiungere ciò che più desideri.
Questo è l’impegno che prendo con te!
CAPITOLO 1
Capacità e convinzioni
Allora pronti! è giunto il momento di prenderti il tuo spazio, cominciamo da un bel blocco appunti, fedele compagno di avventura in questo nostro percorso.
L’impulso che ti inviterò subito a seguire nelle prossime pagine è quello di provare a descrivere di getto gli avvenimenti e le sensazioni che provi in esplorazione sul tuo mondo di situazioni personali.
Rivivendo gli impulsi, i ragionamenti, gli stati d’animo che hanno spinto le tue decisioni sino ad oggi.
Mi riferisco proprio a quelle scelte che ti hanno portato a mettere le radici nella città in cui vivi, al tuo lavoro, a dedicarti a quel corso o a immergerti in quel particolare hobby e più in generale a seguire le tue ambizioni e a vivere le tue relazioni interpersonali.
Per poi passare a quelle altre di scelte, che invece oggi per te sono causa delle principali insoddisfazioni, quelle che stringono nello stomaco, quelle prese velocemente e quelle che fingendo hai preso senza crederci. Poi ancora a quelle altre in cui credi, che senti e che invece non prendi mai o per lo meno non con convinzione.
Ma poi perché? per cosa?
Vedrai, piano piano ti avvicinerai di nuovo a quelle attitudini e capacità che anche te
possiedi, dalle quali partendo con consapevolezza e quel piccolo puntino di cazzimma imparerai ad attingere ogni volta che la vita ti metterà difronte ad una necessità di cambiamento.
Convinciti che le tue capacità e le tue convinzioni sono strumenti potentissimi che devi iniziare a comprendere meglio.
Entrambe sono in grado di trasformare le tue scelte in scelte consapevoli ed agendo su queste scelte ti avvicinerai sempre di più alla persona che desideri essere nel profondo.
Rileggendo quest’ultima affermazione, la mia scrittura si ferma per un istante e mi ritorna un piacevole ricordo, scandito da una rapida sequenza di immagini, capaci di darti un esempio chiaro e calzante di ciò che voglio farti capire.
Risale a diversi anni fa, il periodo in cui ero maggiormente ispirato dal mio personale percorso di coaching e questo episodio mi fece tanto sorridere e poi riflettere.
Una mattina di agosto, camminavo velocemente con un passo frettoloso ed il cellulare tra le mani su un tratto di lungomare pedonale, proprio a ridosso delle tante insegne colorate degli stabilimenti balneari di Rimini.
Rimini, la città dove terminato il mio percorso di studi Universitari mi sono stabilito.
In questo mio camminare disinvolto ma distratto mi avvicinavo sempre più ad un incontro di lavoro.
Il sole infuocava la passeggiata con le sue composizioni di san pietrini disposti a mosaico, da un lato i campi da beach volley deserti, dall’altro la strada con i suoi ritmi lenti di macchine e motorini affannati anche loro da quel caldo torrido che fa appiccicare magliette e camice ai vestiti e alle brezze smettere di spirare.
All’improvviso un guizzo, un piccolo soffio d’aria mi spostava un ciuffo di capelli davanti gli occhi e poi di fronte a me niente più, solo da dietro l’eco della voce di un anziano in sella alla sua bicicletta nera che con un dialetto inconfondibile mi ripeteva: “Tin la testa elta quand camein, tla vida toca savè dot ve”.
Tradotto: “giovane tieni la testa alta quando cammini che nella vita bisogna sapere dove si sta andando”.
Più volte mi è capitato di ripensare a questo episodio e riconoscere davvero che ci sono detti e modi di dire che oltrepassano i tempi, le generazioni, le abitudini e sono sempre lì a ricordarci quanto può essere semplice spiegare la vita.
Tornando a noi, “se vuoi avvicinarti sempre di più alla vita che desideri vivere, devi fare scelte consapevoli, coerenti con gli obiettivi che ti sei prefissato”.
Devi avere chiaro il tuo obbiettivo, il tuo scopo, metterci convinzione, devi crederci fino in fondo e avere fiducia nelle tue capacità.
Nella vita bisogna sempre sapere dove si sta andando.
Datti una direzione, orienta la tua bussola.
Prendi le tue decisioni in maniera consapevole.
Mettiti in pausa ogni tanto
Scontato, troppo facile a dirsi ma dovrai uscire fuori dai tuoi abituali schemi per capire che il gioco dei giochi lo si affronta lavorando proprio sulle tue capacità e sulle tue convinzioni.
Tutto ciò di cui hai bisogno è già in tuo possesso.
Allora come fai a renderti conto che stai andando nella direzione voluta? Che stai realizzando veramente quello che vuoi dalla tua vita?
Se oggi ci troviamo in una situazione di stallo, di apatia, di insoddisfazione è perché abbiamo preso decisioni in passato non coerenti con la nostra natura ed il nostro più intimo desiderio di realizzazione.
Partendo da queste decisioni, tutte quelle successive non hanno fatto altro che generare risultati sempre più distanti dal nostro nucleo e dal percorso che ci avrebbe avvicinato ad una più completa soddisfazione di noi stessi.
C’è una parola che oggi sembra un lusso da ricchi: pausa.
Sì, proprio quella cosa che mettiamo tra un impegno e l’altro, tra due telefonate, tra la lavatrice e la call su Teams, tra il “domani inizio la dieta” e il “ma oggi mi merito una pizza”.
Eppure, sorpresa delle sorprese è proprio da lì che parte tutto.
Dal coraggio di fermarsi, anche solo per un minuto, in un mondo che ti urla di correre.
“Eh sì, ma che c’è da capire?”, dirai tu, con quella punta di sarcasmo che ormai teniamo sempre in tasca, accanto alle chiavi di casa e alle scuse pronte all’uso. Invece è proprio qui il punto: capire che la vita non è una corsa a ostacoli, ma una maratona con vista.
E per godersi il panorama, ogni tanto, bisogna smettere di respirare con l’affanno. La verità è che tutto ciò di cui hai bisogno è già dentro di te.
Non c’è bisogno di andare a cercarlo su Google, né di iscriversi a un corso
motivazionale con luci psichedeliche e applausi sincronizzati.
Il problema, semmai, è che spesso non ci sentiamo più. Abbiamo il volume della vita troppo alto.
Tra una notifica, una riunione e un “lo faccio domani”, non riusciamo più a distinguere il rumore da ciò che conta davvero.
Ti è mai capitato di svegliarti con quella sensazione di essere arrivato… ma nel posto sbagliato?
Magari nel lavoro che non ami più, in una relazione che si è spenta come una lampadina fioca, o semplicemente in una versione di te che non ti assomiglia più. Non succede tutto in un giorno. È una lenta, elegante deriva.
Un piccolo compromesso oggi, una scelta comoda domani, e in un attimo ti ritrovi a vivere una vita “non tua”.
Come un paio di scarpe bellissime, ma di due numeri più piccole.
Abbiamo tutti una lista di scelte “imposte” da qualcun altro: il corso di studi suggerito dai genitori, il lavoro “sicuro”, la relazione “giusta”.
Poi un giorno ti chiedi: “Sicura per chi? Giusta per cosa?”.
E lì capisci che forse l’unica cosa che hai davvero trascurato sei proprio tu.
Ma non è il momento di piangersi addosso, tranquillo.
Questo non è un manuale di lamentele, né un gruppo di supporto per anime in stand-by. È un promemoria per dire che no, non è finita.
Che puoi sempre scegliere di tornare al centro della tua vita, anche se hai perso il libretto d’istruzioni. Basta un gesto minuscolo: fermarsi.
Una pausa. Una boccata d’aria nel caos.
Chiudi gli occhi, spegni il telefono (sì, puoi farlo davvero, non esploderà nulla), e chiediti: “Sto andando dove voglio, o solo dove mi spinge l’abitudine?”.
Non serve una rivoluzione, basta un atto di onestà.
Perché, quando inizi a prendere decisioni coerenti con quello che sei, tutto cambia. Non all’improvviso, ma lentamente, come l’acqua che torna limpida dopo una tempesta. Ogni scelta giusta ne chiama un’altra, ogni passo deciso crea un nuovo ritmo. E così, quasi senza accorgertene, entri nel flusso.
Quel flusso in cui la vita smette di essere una fatica e ricomincia a essere un viaggio.
Non un viaggio perfetto, sia chiaro: ci saranno deviazioni, semafori rossi, pioggia improvvisa e a volte pure un po’ di grandine.
Ma quando cammini nella direzione giusta, anche le intemperie hanno un senso. Ti bagnano, ti rinfrescano, ti ricordano che sei vivo.
Scegliere consapevolmente significa: imparare a riconoscere la strada anche quando non è segnalata.
E allora sì, iscriviti a quel master, prenota quel viaggio, cambia colore alle pareti di casa o riprendi in mano quel sogno messo nel cassetto.
Magari scoprirai che dietro ogni non posso c’è solo un “non ci avevo ancora provato”.
Lo so, non è semplice.
Ogni tanto ti sembrerà di ricominciare da zero, ma è un bellissimo zero: tuo. E quando finalmente sentirai che la vita ha un sapore diverso, più tuo, capirai che quella pausa che ti sembrava una perdita di tempo era, in realtà, la mossa più produttiva che potessi fare.
Perché la vita non premia chi corre più veloce, ma chi ha il coraggio di fermarsi al momento giusto.
E guardarsi dentro senza paura.
Quindi, il mio consiglio te lo ripeto con la stessa dolce fermezza con cui si direbbe a un amico testardo: mettiti in pausa ogni tanto.
Non per fuggire, ma per tornare.
Non per rinunciare, ma per ritrovarti.
E quando ripartirai, credimi, lo farai con una leggerezza nuova — quella di chi sa dove sta andando, e soprattutto, perché.
Impara ad ascoltarti di più.
Questa azione interiore comincia proprio con una pausa. Fermarsi diviene importante perché ci permette di interrompere per un’istante le reazioni a catena a cui ci siamo abituati senza neanche rendercene conto.
Ci possiamo fermare per qualche minuto, un’ora, un giorno intero e riprendere ad ascoltarci. Prenditi del tempo per star con te stesso, pensa a dove sei, come ci sei arrivato e perché, come stai vivendo i tuoi giorni, come fuggi dai vari impegni che non vuoi portare a termine.
Ma soprattutto impara a non fuggire dai silenzi, vivili come un’occasione importante di ascolto.
Proviamoci per un attimo insieme, un gran respiro, rilassati e piano piano porta la mente alla tua giornata tipo.
Esci di casa al mattino.
Cosa ti dà energia e forza per entrare in una nuova giornata?
Cosa ti fa accendere lo sguardo?
Come organizzi il tuo tempo?
Quali momenti della giornata dedichi pienamente a te stesso?
Continua a rifletterci, ti lascio a brevissimo un’intera pagina in bianco, lascia correre liberamente i tuoi pensieri e riprendendo le domande di sopra in ordine, fai fluire le tue risposte, proprio come se stessi raccontando la tua giornata e le sensazioni che ti guidano ad una persona a te cara.
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