Una raccolta di racconti è un’esperienza interessantissima per qualcuno a cui piace scrivere. Permette di confrontarsi con diversi generi, stili narrativi e tematiche, rimanendo in una cornice comune.
Così ho fatto con Racconti dal mondo della notte, divertendomi a spaziare: se il fil rouge è il gotico, il dark, atmosfere cupe e ombre lunghe, i contenuti sono piuttosto vari.
“Sete di sangue” e “Freddo”, ad esempio, sono due storie definibili “d’azione”, laddove “lo squalo” e “i mostri che abbiamo dentro” sono dai ritmi un po’ più lenti, con unità di tempo e luogo e una quasi totale assenza di “effetti speciali” (sperando che mi perdoniate questo termine mutuato dal linguaggio cinematografico). “Nel buio” riprende classiche tematiche e atmosfere dell’horror, “Pioggia” e “Fantasmi” sono decisamente inquadrabili nel genere noir. “Un romantico addio” mi ha permesso di sperimentare l’uso della prima persona, calandomi nei panni di uno dei personaggi a cui sono in assoluto più affezionato di quest’opera. “Piccoli problemi di cuore”, poi, è stato proprio un gioco con me stesso, cercando di rievocare le atmosfere e i topic classici del genere “manga”; una sfida per chi, come me, non è particolarmente appassionato di fumettistica giapponese.
Insomma, per me scrivere i “Racconti dal mondo della notte” è stato davvero un divertimento; spero col cuore che sia riuscito a trasmettere nelle righe questa passione, affinché che arrivi anche a voi.
Buona lettura!
Aggiornamento
Una raccolta di racconti è un’esperienza interessantissima per qualcuno a cui piace scrivere. Permette di confrontarsi con diversi generi, stili narrativi e tematiche, rimanendo in una cornice comune. Così ho fatto con Racconti dal mondo della notte, divertendomi a spaziare: se il fil rouge è il gotico, il dark, atmosfere cupe e ombre lunghe, i […]