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Aggiornamento

Qualcuno ha scritto, nella sezione commenti, che Interni di una tempesta parla di paura e di amore. È senz’altro vero. Esiste poi altro, mi vien da chiedermi? Di questi tempi e sempre? A volte uno sovrasta l’altra; per la maggior parte del tempo sono lì in equilibrio più o meno precario. Sempre coesistono, in una […]

Qualcuno ha scritto, nella sezione commenti, che Interni di una tempesta parla di paura e di amore. È senz’altro vero. Esiste poi altro, mi vien da chiedermi? Di questi tempi e sempre? A volte uno sovrasta l’altra; per la maggior parte del tempo sono lì in equilibrio più o meno precario. Sempre coesistono, in una formula alchemica inafferrabile, un mistero mai completamente svelato.

Per il mio libro è arrivato il momento dell’editing, della trasformazione. Ed è arrivato proprio quando anche le cose intorno a noi sembrano iniziare a evolversi, dopo il dolore, e poi lo stallo (e ancora il dolore).

Che sia di buon auspicio.

Sono certa che Interni di una tempesta uscirà migliorato dal processo che sta per affrontare. Sarebbe bello impegnarsi tutti perché da questa storia planetaria che ci ha visto uniti nella paura (e nel dolore), ma anche nell’amore, possa venir fuori un mondo un po’ migliore.

E per parlare di paura e amore con altre – e alte – parole (e con il linguaggio che unisce della musica), un regalo da parte di Claire Kas: Chelsea Hotel. Paura, amore, paura, amore. Paura? Amore.

https://soundcloud.com/claire-kas/claire-kas-chelsea-hotel-no2   

Grazie del vostro sostegno.

Michela

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