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Aggiornamento

Si avvicinano le feste in un mondo sempre meno umano, illuminiamo le case, le strade, i negozi, lucidiamo le maschere e ce ne stiamo ad aspettare non si sa esattamente cosa. I libri spesso sono l’unico rifugio possibile e permettono ai pensieri di planare in luoghi altri. I libri a volte hanno finali che, come […]

Si avvicinano le feste in un mondo sempre meno umano, illuminiamo le case, le strade, i negozi, lucidiamo le maschere e ce ne stiamo ad aspettare non si sa esattamente cosa. I libri spesso sono l’unico rifugio possibile e permettono ai pensieri di planare in luoghi altri. I libri a volte hanno finali che, come nelle favole, cambiano il destino in meglio.
“Woody Allen sa attendere” è in fase editing e febbraio è quasi qui, io lo sto aspettando come spero voi e nel frattempo riempio di altro i giorni. Non so ancora quando partirò per il prossimo viaggio di parole, qualcosa ronza nella testa e tra la gola e il cuore, ma lo starnuto iniziale ancora non arriva. Ho sistemato poesie e forse le metterò su carta e ho scritto il testo di una canzone per un amico che non sentivo da tanto ed è riapparso proprio in uno di quei giorni in cui c’è bisogno di aria buona. Quel testo è diventato un video, ed è anche un pezzetto del mio Woody, il seguito di un’altra storia. Se il titolo della canzone è Maila, come la bambina protagonista di una mia fiaba, nella canzone Maila cresce e come Oumou del mio Woody ce la fa. Si ce la fa a non essere più invisibile, a vivere libera in un mondo ideale in cui non esistono i 25 novembre perché esiste il rispetto reciproco e tanta, ma veramente tanta donnitudine (che poi “Donnitudine” é il primo titolo che avevo pensato per Woody). Ciao a tutte/i, e per Natale regalate libri, soprattutto ai bambini. Antonella

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