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Romanzo noir: romanzo caratterizzato da una componente sociologica che diventa prevalente rispetto alla stessa risoluzione del crimine e nel quale il finale non è quasi mai consolatorio ma lascia aperti problemi e interrogativi, pur arrivando alla scoperta del colpevole. È la versione poliziesca del romanzo verista italiano. Una sua ulteriore variante è il romanzo noir […]

Romanzo noir: romanzo caratterizzato da una componente sociologica che diventa prevalente rispetto alla stessa risoluzione del crimine e nel quale il finale non è quasi mai consolatorio ma lascia aperti problemi e interrogativi, pur arrivando alla scoperta del colpevole. È la versione poliziesca del romanzo verista italiano. Una sua ulteriore variante è il romanzo noir mediterraneo (esempi, Montalban, Camilleri, Izzo, Markaris….) in cui alla bellezza del luogo è contrapposta l’efferatezza dei crimini. [Liberamente adattato da https://noiritaliano.wordpress.com/2012/06/29/facciamo-chiarezza-sul-noir/]

Romanzo distopico: romanzo ambientato in una società immaginaria, spesso nel tempo futuro, in cui elementi negativi attuali sociali, politici o tecnologici sono portati all’estremo rendendo la società altamente violenta e poco vivibile, per cui obiettivo diventa fuggire o cambiarla. Il termine distopia è stato coniato da John Stuart Mill nel 1868, come opposto di utopia. Tra i più famosi autori di romanzi distopico, George Orwell, Aldous Huxley, Philip K. Dick. [tratto dal blog quattro passi sulle nuvole http://quattropassisullenuvole.blogspot.com/2015/07/cose-un-romanzo-distopico.html].

Ora, se nella Valle d’Aosta di fantasia dove si svolge “UN COLPEVOLE PERFETTO” si racconta, tra le altre cose, di malavita organizzata infiltrata, stalker liberi di muoversi e medici corrotti, possiamo dire di trovarci in un romanzo noir o in un romanzo distopico?

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