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Questa è la prima recensione al mio libro, indovina chi è l’autore? Caro Federico, Durante il week-end ho terminato la lettura del “Passaggio…..”: mi è piaciuto tantissimo, non immaginavo. Ammetto di averlo avvicinato con qualche sospetto ed un sottile pregiudizio: mi aspettavo un’opera molto autobiografica ed autocontemplativa, intrisa dell’insopprimibile e narcisistica pulsione all’approfondimento delle esperienze […]

Questa è la prima recensione al mio libro, indovina chi è l’autore?
Caro Federico,
Durante il week-end ho terminato la lettura del “Passaggio…..”: mi è piaciuto tantissimo, non immaginavo. Ammetto di averlo avvicinato con qualche sospetto ed un sottile pregiudizio: mi aspettavo un’opera molto autobiografica ed autocontemplativa, intrisa dell’insopprimibile e narcisistica pulsione all’approfondimento delle esperienze vissute in “partibus infidelium”. Ed invece (a dimostrazione di quanto sia stato sciocco e superficiale il mio pregiudizio) sono stato risucchiato in un viaggio appassionante ed inquietante nello spazio (la Romania a me totalmente sconosciuta), nel tempo (la Romania “risorta” dopo la Dittatura, la Romania di Antonescu, la Romania del Conducator), e nell’ animo umano. La tua è un’allegoria spietata e disperata della banale ineluttabilità del male, e della rassegnata sua accettazione a cui tutti, alla fine, siamo costretti. Mi ricorda un pò, mutatis mutandis, l’epilogo di 1984.
E poi, è scritto in un gradevolissimo italiano, che di questi tempi è un pregio inestimabile.
Spero proprio che tu voglia regalarci in futuro altri simili doni.
Francesco Di Virgilio

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