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Aggiornamento

Ed ecco un commento a Lo scrigno di Irene da parte dello scrittore Ivano Mugnaini, in uno scambio epistolare: Cara Annalisa, (…) finalmente, ho potuto concludere la lettura del tuo romanzo. Si conferma una tua caratteristica che avevo già notato in altri tuoi scritti precedenti: la capacità di effettuare una sorta di zoom continuativo, o […]

Ed ecco un commento a Lo scrigno di Irene da parte dello scrittore Ivano Mugnaini, in uno scambio epistolare:


Cara Annalisa,


(…) finalmente, ho potuto concludere la lettura del tuo romanzo.


Si conferma una tua caratteristica che avevo già notato in altri tuoi scritti precedenti: la capacità di effettuare una sorta di zoom continuativo, o meglio un mutamento di prospettiva e di inquadratura, dal dettaglio alla visione d’insieme, dal particolare al generale.


Il tuo scritto è denso di riferimenti a oggetti, gesti quotidiani, nomi di strade, incroci, piazze, autobus, che diventano in modo naturale, in tal modo, incroci di destini e di sguardi umani.


Questa è una qualità significativa che hai, ed è interessante notare che i tuoi studi, così rivolti verso l’alto, non ti abbiamo distolto dallo sguardo verso il suolo, ad altezza d’uomo. Questo sembra strano, invece a ben riflettere è molto coerente, e apprezzabile.


In questo testo specifico poi c’è un importante elemento in più: la riflessione, vissuta ma anche resa percezione, respiro, del mistero più grande, quello del nascere.


Nascere che dal concreto sfocia nel metaforico diventando in modo naturale (è giusto ribadirlo) rinascere.


Hai saputo parlare di qualcosa di estremamente coinvolgente senza farti annichilire dall’emozione e senza cadere (scadere) nel dato biografico e puramente emozionale.


Il testo conserva una sua lucidità, agrodolce, a tratti perfino pervaso da un’ironia che rende tutto più vero, quindi più intenso.


Per quello che mi riguarda, anche basandomi su quanto già avevo letto di tuo, il testo è di sicuro degno di lettura e di eventuale pubblicazione.


Sarebbe un romanzo (o racconto lungo) del tutto attuale ma non privo di istanti di poesia (il finale, in particolare, ma non solo quello).


Quindi, che dirti…. buon lavoro e… in bocca ad un lupo con preferenze vegetariane.


Un caro saluto da


Ivano

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