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La stirpe di Eva Eva è il prototipo classico dell’essere umano che viene messo brutalmente a contatto con la sua parte più bestiale, senza possibilità di scampo. Il suo divenire vampira non è altro che l’accentuarsi di quel lato oscuro e violento della medaglia che sempre cerchiamo di controllare, poiché è la nostra capacità di […]

La stirpe di Eva




Eva è il prototipo classico dell’essere umano che viene messo brutalmente a contatto con la sua parte più bestiale, senza possibilità di scampo. Il suo divenire vampira non è altro che l’accentuarsi di quel lato oscuro e violento della medaglia che sempre cerchiamo di controllare, poiché è la nostra capacità di non farcene sopraffare a distinguerci dalle semplici bestie. Ed Eva quel confine sottile fra uomo e bestia non lo trova più. Non lo trova perché non esiste più, si è fatto confuso e fumoso, schiacciato da esigenze più pressanti come mangiare e sopravvivere.


Non è la sola, ovviamente. Tutti i Notturni come lei affrontano le stesse sensazioni e, sebbene Eva cerchi di trovare redenzione nel non cibarsi di persone, non tutti hanno le sue stesse remore. Alcuni, come al Casato del Sud, frenano le loro brame e la loro violenza per rispetto ad un antico giuramento; altri, invece, danno loro libero sfogo, al punto tale da spazzare via interi villaggi. Tutto si gioca su quel labile confine, sulla capacità non solo di trovarlo, ma di volerlo trovare. La facilità sconcertante con cui, avendone la possibilità, abbandonano qualunque inibizione, rende chiaro agli occhi di Eva quanto invece sia fondamentale mantenersi fedele a se stessa, alla parte umana di sé che ancora inorridisce davanti ad uno spargimento di sangue.


Per altri, controllarsi è molto più agevole. I Nobili possiedono capacità innate che permettono loro di non lasciarsi andare a quegli istinti, a meno che non decidano consapevolmente di farlo. È il motivo principale per cui ricoprono ruoli di autorità all’interno dei Casati: qualcuno deve sempre mantenere il controllo, per poter tenere in riga gli altri, per impedire stermini insensati. I Consoli, le maggiori cariche, si occupano di coordinare il Casato, ma sono i Nobili a dare azione a quelle direttive. Senza di loro, l’intero equilibrio sociale verrebbe messo in pericolo.


Eva, in bilico fra queste forze, fatica a rimanere se stessa, ma è pienamente cosciente dell’importanza di provarci. Sa bene che, nel momento in cui il suo corpo cambia, le sue pulsioni cambiano, tenersi stretta la sua identità è quasi una necessità. Purtroppo, capirà a sue spese quanto sia arduo.

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