Illustrazione della bravissima Serena Marina Marenco.
Credo che Kim sia il personaggio più schierato politicamente che abbia mai ideato.
È buffo, se ci ripenso.
Quando ho pensato a lei covavo molto risentimento per una situazione politica che insinuava dubbi sull’operato di altri medici, di altre persone, come se gli esseri umani non potessero sentire il bisogno/dovere di aiutare chi è meno fortunato.
Così, un po’ per sfogarmi un po’ perché la storia lo richiedeva, ho introdotto uno di quelli che ‘aiutano a casa loro’ in un romanzo di narrativa fantastica, della serie: se non ci credete nella realtà, credeteci nella finzione.
Per fortuna, dopo tre anni o giù di lì le cose sono cambiate, e sempre più gente ci crede, nella realtà. A me, però, rimane la buffa sensazione di far conoscere la sua storia proprio adesso, che di queste persone si parla più che mai.
Dal romanzo:
“Fece un profondo respiro, diventando d’improvviso consapevole di trovarsi in un luogo da cui doveva uscire. […] Il sole le colpì gli occhi con la forza di un coltello […]. Quasi nello stesso momento si ricordò che era una donna, che si chiamava Kim e che non avrebbe dovuto trovarsi lì. Proprio no.”
Il re che inseguiva le nuvole, di Laura MacLem