Nota dell’autore.
La presente storia immagina cosa potrebbe accadere nel caso di un fatale conflitto fra due contrapposti istinti di sopravvivenza.
Quello degli individui in fuga da guerre, persecuzioni e carestie, ma soprattutto da condizioni di vita stabilmente ancorate alla miseria e al degrado.
E quello degli Stati e delle Comunità internazionali, il cui insufficiente impegno nella gestione del fenomeno migratorio potrebbe alla fine rendere impossibile trovare una sintesi fra i valori etici cui quegli Stati si ispirano, e le loro stesse esigenze di sopravvivenza.
Si tratta di una storia irreale, perché fondata sull’esasperazione della realtà.
Ed è solo una delle storie possibili, perché quel conflitto potrebbe avere anche altri sbocchi.
Cento volte peggiori.