“Nicola Zito era siciliano da quattro generazioni, ma sembrava un milanese finito per sbaglio in Trinacria.
L’aspetto era meridionale, addirittura con qualche tratto arabo: capelli ricci, occhi scuri, barba curatissima e carnagione olivastra. Il suo atteggiamento e modo di lavorare, invece, non lo erano affatto, secondo i soliti luoghi comuni, almeno.
Era attento a ogni dettaglio, preciso, rasentava l’ossessione, leggeva e rileggeva indizi, testimonianze, carte, appunti. Questo faceva imbestialire Bianca, che si affidava più all’istinto che al ragionamento metodico.”
Il Maresciallo Nicola Zito è l’opposto del Capitano Giusti. Metodico lui, impulsiva lei e questo li compensa tanto da renderli una coppia affiatata e complice. Nicola incarna la parte razionale di Bianca, è quello che mette in dubbio tutto.
È lui che non è convinto della piega che sta prendendo l’indagine ed è lui che scava nel passato della giovane e misteriosa Alina, la badante di Emma, scoprendo una storia dolorosa e drammatica.
Nulla sconvolge l’imperturbabile Zito, a farlo sono solo le morti inspiegabili di una tranquilla e stimata Signora e della sua dolce e premurosa dama di compagnia. E lui è sicuro di chi sia il colpevole di tutto questo…