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«Il libro l’ho finito un paio di anni fa: dopo aver contattato i grandi editori che, si sa, difficilmente danno spazio agli esordienti, ho conosciuto Bookabook. Loro hanno voluto darmi fiducia» racconta Francesca, gallaratese, che ha studiato a Busto e sta completando a Milano i suoi studi in traduzione, dopo una triennale in lingue. Le […]

«Il libro l’ho finito un paio di anni fa: dopo aver contattato i grandi editori che, si sa, difficilmente danno spazio agli esordienti, ho conosciuto Bookabook. Loro hanno voluto darmi fiducia» racconta Francesca, gallaratese, che ha studiato a Busto e sta completando a Milano i suoi studi in traduzione, dopo una triennale in lingue. Le parole, appare chiaro, sono la sua grande passione: «Traduco per i miei studi, scrivo e leggo per passione. Adoro Margaret Mazzantini, c’è molto di lei in “Noi quattro nel mondo”». Nel romanzo c’è tutta la giovinezza nella sua complessità: quattro vite che si sfiorano e incastrano fra dolori e spensieratezza, amori e solitudine: «E’ la storia di quattro solitudini che hanno la fortuna di incontrarsi e che, alla fine, si salvano a vicenda. Il dolore ci segna inevitabilmente, ma in realtà anche essere amati lascia sempre una traccia in noi. Basta solo accorgersene. Volevo scrivere un romanzo in grado di raccontare sogni e paure dei ragazzi e farli sentire meno soli».

L’articolo completo è reperibile a questo link.

gallarate crowdfunding francesca cerutti

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