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JackPensaTroppo e DianaFaccioTuttoIo

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Jack PensaTroppo e Diana FaccioTuttoIo sono i gemelli più diversi che possiate immaginare. Timido e riflessivo lui, estroversa e frizzante lei, faranno il loro arrivo nella Scuola del Secchio, dove la conoscenza di compagni di classe bizzarri, di un’affettuosa maestra e di una simpatica gatta renderà le giornate nel paese di DoppioSpago divertenti e avventurose.
Imparando nuove cose e sfidando le proprie paure, Jack e Diana metteranno in mostra le loro capacità e fragilità, immergendosi in una GiroGita indietro nel tempo alla scoperta degli Assiri.
Riusciranno i ragazzi a ritrovare Forfora, la gatta di classe, durante la visita nella Mezzaluna Fertile? Anche in questo caso, nella Strabilia-Classe, l’unione farà la forza!

La Scuola del Secchio

Clap clap clap

È suonata la campanella e io mi presento al mio primo giorno di scuola in questo modo…

Tanto per cominciare è una scuola nuova, e invece di essere il vero “primo giorno di scuola”, lo è per me che arrivo qui a DoppioSpago in autunno: è il 3 novembre e faccio la mia prima apparizione subito dopo Halloween, proprio come un fantasma! In più, mentre fantasticavo su come avrei fatto il mio ingresso in classe (scivolando di nascosto dietro al banco all’ultima fila…), mi trovo a entrare accompagnato dalla bidella Altea che mi porta lo zaino perché, una settimana fa, mi sono rotto una tibia e ho la gamba ingessata fin sotto al piede. Clap clap clap è il rumore che risuona sul vecchio pavimento a ogni mio passo.

Ero appena entrato nella nostra casa nuova, che ha delle scale vecchissime, una carta da parati verde acido, messa lì almeno mezzo secolo fa dai nonni, e una serie di vecchi mobili da portare in discarica. Mentre salivo per le scale ho iniziato a saltare per guardare tutta la polvere che si sollevava in un raggio di sole e all’improvviso un gradino, dopo aver scricchiolato un po’, ha ceduto, mi si è incastrata la gamba nel legno spezzato e ho sentito un male tremendo mentre il piede penzolava nel sottoscala! Track! E così la mia tibia si è fratturata. La mamma ha iniziato a gridare a squarciagola, mi ha strattonato per tirare fuori la mezza gamba dal gradino, fin quando ci è riuscita con un capitombolo e le mie grida di dolore.

Oggi, dunque, eccomi qui a entrare in questa nuova classe zoppo e ricurvo. Tra l’altro, le stampelle che la nonna mi ha preso in farmacia sono troppo lunghe per me e mi ci devo aggrappare come fa una scimmia sui trampoli!

Clap clap clap… Sembro un vero nerd, vorrei credere che l’apparenza non sia poi così importante, ma non so se ci riesco… A dieci anni mi sono accorto che invece è fondamentale per sopravvivere.

Oltretutto in questo primo giorno di scuola entro in classe con quella sfacciata di Diana FaccioTuttoIo. La chiamo così perché tanto fa tutto lei da sempre, da quando ha sgomitato nella pancia di nostra mamma per uscire due minuti prima di me… Esatto: è la mia gemella diversa, e credo anche che, se fossimo rimasti in quella pancia qualche ora in più, mi avrebbe divorato!

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Diana FaccioTuttoIo entra sorridendo, mette in mostra l’apparecchio con gli elastici colorati, scodinzola con i suoi codini rossi e lunghi e si piazza in terza fila vicino ad altre due che le somigliano. Sarà, ma a me queste ragazze sembrano tutte uguali, hanno le stesse scarpe con i lacci diversi, la stessa maglietta a righe e gli stessi braccialetti di gomma profumata che mi fanno venire il vomito! Se le mettessimo sedute in fila su uno scaffale del supermercato non sapremmo distinguerle. Seguo io, mi sistemo gli occhiali che scivolano e mi saltellano sul naso mentre mi impegno con le stampelle, in più con lo sbalzo di temperatura tra il fuori e il dentro dell’aula mi si appannano completamente le lenti; per me è come dondolare insieme a Caronte nella nebbia e non credo di avere nemmeno una moneta di cioccolato in tasca. Non mi sono lavato i capelli e anche se li ho pettinati si vede che sono dei ricci sporchi, questo non aiuta, ma con la storia del trasloco e della mia gamba ingessata, ieri sera nessuno mi ha avuto in nota per permettermi di presentarmi in modo decente.

A ogni passo scricchiolo, sudo e poi mi accorgo del top… La maestra mi ha riservato un bel posto al primo banco tra la cattedra e la lavagna, giusto per passare inosservato!

«Vieni, Jack, accomodati. Qui potrai distendere la tua gamba su una comoda sedia.»

Ovvio, lo sapevo, tutti iniziano a ridacchiare mentre la bidella Altea, una signora priva di espressione, bassa e robusta, con le maniche arrotolate sopra al gomito, mi solleva il piede e lo appoggia lentamente sulla sedia che ha un cuscino di velluto a fiori piuttosto datato.

La maestra Girolda sembra essere molto affettuosa e sorride divertita.

«Bene, ragazzi! Come vedete sono arrivati due nuovi compagni di classe! E adesso ci presentiamo…»

2024-08-26

Aggiornamento

Ringrazio tutti i sostenitori di questo progetto che hanno deciso di "NonPensarciTroppo" e di lasciarsi travolgere dalla curiosità e dall'entusiasmo! Siamo arrivati a 200 in tempi rapidi! E ora continuiamo sulle onde di questa avventura! Grazie!
19 July 2024

Resto del Carlino 19 luglio

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Taryn Barberis
Nasce a Reggio Emilia nel 1978 e vive a Cavriago. Dal 2018 insegna matematica alla scuola primaria. Ha collaborato come giornalista pubblicista con testate locali e nazionali, occupandosi soprattutto di cronaca rosa, cultura e società. “Jack PensaTroppo e Diana FaccioTuttoio” è il suo primo romanzo, scritto e illustrato, e nasce da racconti fatti in classe ai suoi ragazzi tra mani alzate, risate, occhi sgranati e tanta attesa.
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