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Tutto ha senso?

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Nella vita di Vibes, una ragazza di sedici anni che adora il viola e abita a Sperduto, tutto sembra avere senso… o almeno così credeva. Quando le sue certezze iniziano a incrinarsi, si domanda che fine abbiano fatto i suoi genitori: da che ha memoria, infatti, vive con il suo amico d’infanzia Libro e non si è mai fatta domande, presa com’era dalla sua routine. È arrivato il momento di rispondere a tutti i dubbi che improvvisamente la colpiscono, per poter riscoprire se stessa.

In questo viaggio, però, non sarà sola: ad accompagnarla ci saranno il Narratore e il Lettore, che inconsapevolmente si ritroveranno all’interno della storia con lei.

Legenda

V: Vibes

L: Lettore

N: Narratore

Ex L: Ex Lettore

Ex N: Ex Narratore

Li: Libro

Po: Positive

Ne: Negative

P: Passante

1

V: Ciao a tutti, mi presento, sono Vibes, una ragazza di quasi sedici anni e nella mia vita tutto ha senso. Mi alzo sempre molto presto e non ho problemi a farlo. Vado in bagno, mi lavo la faccia rigorosamente con acqua molto fredda, quasi gelata, e poi anche i denti. Pettino i miei lunghi e mossi capelli castani con cura, utilizzando una spazzola viola con le setole larghe, altrimenti si gonfiano un po’ troppo. Dopo aver fatto tutto questo, solitamente mi trucco. Il make-up che applico è molto semplice, anche perché non sono ancora adulta. Tuttavia, spesso utilizzo l’ombretto viola sulle palpebre e aggiungo qualche lentiggine sul mio nasino alla francese, perché amo follemente l’effetto che crea. Lo applico tastando la faccia, poiché odio tremendamente gli specchi. Infatti, a casa mia, non ce n’è nemmeno uno.

L: Perché?

V: Ho i miei motivi, sono cose private e personali. Comunque, mi esce sempre bene. Poi afferro i miei occhiali rotondi viola e me li metto.

L: Quanto sei alta?

V: Non lo so, la mia altezza cambia. Non l’ho mai saputo ed è sempre stato un mistero. Il mio colore preferito, come penso si sia già capito, è il viola. Da grande, vorrei avere anche le punte dei capelli di questo colore. Comunque, dopo mi vesto: se è estate, indosso una maglietta a righe bianche, nere e viola; se è inverno, invece, scelgo un dolcevita viola scuro e sopra un maglione oversize, anch’esso viola ma di una tonalità più chiara, così c’è contrasto. Poi, come sempre, mi metto la mia salopette di jeans con i pantaloni lunghi o corti, a seconda del tempo. Infine, infilo di fretta le mie Jordan Bright Colors e scendo a fare colazione, mangiando quello che mi trovo davanti.

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L: Non indossi gioielli come collane, braccialetti o anelli?

V: Sì, sì, certo che sì. Da vera ragazza mi piacciono molto, anzi moltissimo, soprattutto gli anelli. Ho sempre due collane, una con la “V” di “Vibes” e l’altra è una pietra viola, credo sia violite. I braccialetti sono tutti o quasi con delle stelle molto lucenti e luminose, non c’è tanto altro da aggiungere, se non che ne ho tre sul braccio sinistro e uno sul destro. Gli anelli sono davvero il pezzo forte, ma al momento ne ho soltanto due: uno viola e l’altro viola. Sono due colori simili, ma opposti, il viola dell’anello sull’indice destro è molto chiaro, mentre quello sull’altro, il sinistro, è molto scuro.

L: Ok, ho capito. Comunque la tua casa è su due piani?

V: Sì, esatto! Al primo piano, sulla destra, c’è il salotto con la TV, mentre sulla sinistra trovo la cucina che funge anche da sala da pranzo, perché è davvero immensa e nel sottoscala c’è anche un bagno: lì c’è la doccia, mentre in quello di sopra no. Davanti a me, appena entro, c’è la scala per salire al secondo piano, dove c’è camera mia: a destra c’è la zona notte, quindi il letto, il comodino, l’armadio e un bagnetto; mentre a sinistra c’è la finestra gigante e la postazione studio. La casa è tutta di colori pastello, li adoro! Devi sapere che l’ho ridipinta tutta, perché com’era prima non mi faceva impazzire e così l’ho ristrutturata come piaceva a me; ho preso tutti i mobili bianchi, perché amo follemente anche questo colore. Tornando alla mia routine quotidiana, dopo essermi preparata, esco; se è inverno vado a scuola, mentre se è estate vado in giro per il mio paesino, che non è molto grande.

L: Come si chiama?

V: Il mio paesino si chiama Sperduto, ma non ho mai saputo il perché. Uscendo da casa mia, si può vedere la piazza “Cambia la Testa”. Chissà perché si chiama così? Non me lo sono mai chiesta. Sulla destra ci sono tutti gli edifici più importanti come la biblioteca e il bar, ma anche il parco, l’ospedale, la scuola, il municipio e le poste; poi ci sono tantissimi negozi di vario tipo come l’estetista, il parrucchiere e molti – anzi, forse troppi – negozi di abbigliamento, mentre a sinistra portici e ancora portici, sotto ai quali ci sono tutti i ristoranti: sushi, pizzeria, poke, McDonald’s e molti altri. Le strade del mio paesino non sono asfaltate, sono piuttosto grezze, un po’ all’antica e spesso gli abitanti si muovono a piedi, quindi non ci servono nemmeno i mezzi pubblici o le auto. Dalla finestra di camera mia si può vedere tutto quanto e ti garantisco che è davvero molto bello avere una vista così. A Sperduto la periferia non esiste, è un paesino così piccolo che non c’è. Quando torno dalla passeggiata, di solito faccio i compiti, sia d’inverno che d’estate e quando ho finito – o quasi –, pranzo e ovviamente mangio quello che c’è. Dopo pranzo guardo un po’ il telefono se ho finito di fare i compiti, se no continuo. Più precisamente, se guardo il telefono è per pubblicare sui social, se no non lo guardo molto spesso. Sono un po’ ovunque su TikTok, Instagram e Facebook, mi diverto molto a fare video e a scattare delle foto dove mi racconto o semplicemente faccio vedere la mia giornata. Ammetto che non è il mio hobby preferito, cioè dopo un po’ mi stufo e mi scordo il telefono anche in giro, poi quando lo cerco non so più nemmeno dov’è. Sì, lo so, sono un po’ all’antica. Dopodiché pulisco casa a fondo, sono una ragazza precisa e pignola. Finché non arriva sera e quindi devo preparare la cena, o comunque qualcosa da mangiare. Il mio piatto preferito è la pasta con il tonno, cioè spaghetti, tonno e pomodoro, ma non posso sempre cucinarmi questo e quindi mi cucino quello che ho nel frigorifero. Dopo cena riordino i piatti e pulisco la tavola, poi guardo un po’ di TV oppure riguardo Heartstopper, La Casa di Carta, o Mercoledì, che è una delle mie serie TV preferite.

Troverai qui tutte le novità su questo libro

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Giulia Cavagna Sala
Ha diciotto anni e vive a Novara. Nonostante la disabilità motoria che ha dalla nascita, affronta la vita con determinazione: studia grafica e comunicazione e da cinque anni gestisce la pagina Facebook “MissG e le barriere architettoniche” per sensibilizzare sulle barriere architettoniche e mentali. Sui Instagram e TikTok condivide il suo cammino verso una maggiore autonomia.
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