Ecco il secondo retroscena. Dopo avervi raccontato come è nato e come si è sviluppato il successo di Papà, van Basten e altri supereroi, oggi vi raccontiamo la storia di un altro libro, molto diverso come genere, che sta incontrando un pubblico largo ed eterogeneo: Mentre volavo via di Sara Nissoli.
Quello di Sara è un libro in grado di spiazzare il lettore e di coinvolgerlo completamente nella lettura.
Una premessa è doverosa. Nonostante abbia già vinto alcuni riconoscimenti letterari, Mentre volavo via è il libro d’esordio dell’autrice. Un esordio sulla carta non semplice perché si tratta di un libro di racconti. E si sa che il mercato italiano, tradizionalmente, è alquanto tiepido nei confronti del genere.
Eppure Mentre volavo via si è fatto strada, convincendo sempre di più sia la critica, sia il pubblico. Vediamo come.
La comunità come punto di arrivo e di partenza.
La campagna di crowdfunding ha costruito una comunità di lettori attorno al libro. Questa di per sé non è una notizia, è lo scopo dichiarato di ogni campagna di crowdfunding. Ma una comunità non si perimetra solo sul numero di lettori che riesce a coinvolgere in prima battuta, ma anche – e soprattutto – su quanto questa comunità è disposta ad attivarsi per consigliare il libro a sua volta, coinvolgendo nella comunità altri lettori.
Il passaparola, prima di tutto. Offline e anche online.
Del resto anche l’autrice ci ha messo del suo, lanciando un concorso atipico, autoironico e, a quanto pare, irresistibile: l’autore della migliore foto con il libro ha vinto la possibilità di offrirle una cena!
La fantasia dei lettori ha superato ogni aspettativa. Foto in posti esotici, foto surreali, video. E a ogni foto la tribù di lettori si arricchiva di nuovi curiosi.
Il lancio. Da dove partire? Libreria, giornali e radio.
Finalmente il 12 ottobre il libro era pronto per il lancio sul mercato. Il compito non era dei più semplici: trasformare l’entusiasmo costruito sul web in un pubblico di lettori che acquistano il libro in libreria.
E proprio dalla libreria è partita l’attività promozionale con l’autrice, assistita dal nostro team, che si è concretizzata nell’evento “libraia per un giorno”, alla storica Libreria Centofiori di Milano.
Una sorpresa, inaspettata e graditissima, è stata la recensione radiofonica da parte di Chiara Beretta Mazzotta per Libri a Colacione su Radio 105. Un libro “speciale (…), vivo e contraddittorio” lo definisce. E non potremmo essere più d’accordo.
Anche dalle colonne del Corriere della Sera arriva una significativa segnalazione: «Non hanno paura di parlare, perché non hanno niente da perdere. Prostitute, assassini, giocatori d’azzardo, necrofili, tossici, impiegati ribelli sono i protagonisti di Mentre volavo via – Quattordici racconti tristi che vi faranno stare meglio».
Dopo il lancio, come continuare?
Il lancio ha senz’altro funzionato. Ma, come chi frequenta il mondo dei libri certamente sa, non sono pochi i titoli con un’ottima partenza che finiscono presto nel dimenticatoio.
Si tratta, quindi, di continuare ad alimentare l’interesse attorno al libro. E in questo la comunità costruita durante la campagna di crowdfunding si dimostra determinante, grazie ai commenti, le recensioni, le condivisioni…
Grazie al lavoro dell’ufficio stampa e al passaparola attorno al libro arrivano altre, importanti, uscite: Radio Lombardia e Vero, la segnalazione de La Pina su Radio Deejay e quella su Cosmopolitan, le recensioni di Sul Romanzo e de La Balena Bianca.
Fino alla recensione di Chiara Severgnini su Sette de Il Corriere della Sera.
La sensazione è di essere di fronte a un libro che non ha esaurito il suo potenziale e che, anzi, ha fatto del suo presunto tallone d’Achille – il fatto di essere una raccolta di racconti – un vero e proprio punto di forza.