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Acqua – Una storia fantastica

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Federico è un giovane ricercatore dal temperamento schivo, un ragazzo che ai rapporti sociali preferisce le escursioni in montagna, in mezzo alla natura selvaggia. Da un paesino sulle Alpi si trasferisce negli Stati Uniti, a Boulder, Colorado, per conseguirvi un dottorato. Dopo essersi visto bocciare la tesi sulle proprietà dell’acqua, Federico viene travolto da una serie di avventure e meravigliose scoperte che cambieranno per sempre la sua vita. Infatti, proprio mentre inizia a frequentare l’affascinante Isabel, una nativa americana del posto, si imbatte in un fenomeno sensazionale: l’acqua gli si rivela e lo coinvolge in un piano ideato per salvaguardare l’intero pianeta. Una storia di riscatto, mistero e sentimenti, e soprattutto un invito appassionato al rispetto per l’acqua e per l’ambiente.

CAPITOLO UNO

Nel mondo si era diffusa una terribile pandemia. Un virus subdolo e insidioso aveva fatto il giro del pianeta, seminando morte e scompiglio.

«È passata» si sentiva ripetere ora. In realtà, dopo poco più di due anni dalla fase acuta, ancora si accendevano focolai qua e là, ma grazie ai vaccini prodotti e ad alcune terapie, sufficientemente efficaci, si riusciva a tenere il mostriciattolo sotto controllo.

Le cicatrici, però, erano ben visibili: bastava andare in visita a un cimitero e osservare la data dei loculi per accorgersi dell’ecatombe che c’era stata.

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Ma molte altre ferite stentavano a rimarginarsi. Ferite profonde nel tessuto sociale, produttivo ed economico di quasi tutti i paesi. Più evidenti in quelli sviluppati, perché lì primae il dopo la pandemia apparivano drammaticamente differenti. In molti altri paesi del mondo, morire di un virus o morire di un altro non cambiava granché.

Il distanziamento fisico e sociale tra le persone, che per molti mesi era stata l’unica arma contro il virus, aveva generato effetti imprevisti e devastanti: tutti avevano forzatamente imparato a non incontrarsi, a non parlarsi, a non sfiorarsi, a cambiare strada e così avevano continuato a farlo, perché la diffidenza era diventata ormai un’abitudine. A volte, soprattutto con chi era “diverso”, la diffidenza si tramutava in intolleranza o addirittura odio.

La vita che conoscevamo prima era cambiata di molto. Purtroppo però, benché taluni avessero ipotizzato che la problemi assai più seri e contingenti di quanto non fossero le mie elucubrazioni sull’acqua. Comunque, portai a casa la mia laurea con un discreto punteggio finale.

Non ci fu modo di festeggiare, perché ogni attività che prevedesse l’assembramento di più persone era vietata. E sì che non era così scontato che riuscissi a ottenere una laurea, per di più in una disciplina ostica a molti. Le mie origini, infatti, erano abbastanza umili: provenivo da un paese di montagna nel bellunese ed ero il figlio unico di una guardia forestale e della sarta del posto. Con ogni probabilità, il mio futuro sarebbe stato quello di boscaiolo o al massimo, se mi fossi dato da fare nel seguire le orme di mio padre, di guardia forestale. Invece avevo una nonna materna che mi adorava e che al momento giusto mi disse: «Federico, sei un ragazzo riflessivo e intelligente; devi continuare a studiare per non sprecare queste tue doti. Non accontentarti, pretendi di più e fallo investendo nella testa che ti ritrovi».

Così, con grande sorpresa di chi mi conosceva, scelsi una disciplina di cui sapevo poco anch’io, ma che mi sembrava avvincente per il fatto che cercasse di dare risposte ai perché dell’universo a partire dagli elementi che lo costituiscono.

Dopo cinque lunghi anni, avevo ottenuto la laurea. Ma subito dopo avevo sentito il dovere di portare fino in fondo la scelta fatta sulla spinta dei consigli accorati della nonna e così, essendomi nel frattempo appassionato alla materia, decisi di proseguire gli studi con un dottorato di ricerca. Per farlo, guardai agli Stati Uniti, paese che era stato il sogno di intere generazioni di compaesani e che tornava a esserlo ora che la pandemia aveva minato le fondamenta della nostra povera nazione.

Che l’esigenza di un titolo di studio americano fosse nata dal desiderio di prolungare la felice condizione di studente che non deve prendere decisioni immediate per il suo futuro o invece di aprire la strada a un’attività nello studio e nella ricerca scientifica è difficile a dirsi. Fatto sta che avevo scritto a diverse università statunitensi, inviando il mio curriculum e altra documentazione che potesse risultare utile.

Devo dire che tutte mi risposero con cortesia, anche quando, come nella maggior parte dei casi, la risposta era un rifiuto. Nel nostro paese non si è abituati a tanta considerazione!

Tra le sparute risposte positive fui subito attratto da una in particolare, per un paio di ragioni molto semplici: la prima era che mi offrivano una posizione nel loro dottorato di Chimica fisica ambientale nel Dipartimento di Scienze della Terra, in quanto interessati a un lavoro innovativo sull’acqua. Dunque avrei avuto la possibilità di proseguire le mie ricerche. La seconda ragione era che la località dove avrei trascorso alcuni anni della mia vita si trovava in Colorado, su un altopiano proprio alle pendici dei rilievi montuosi che, poco più a ovest, diventano le Montagne Rocciose. Per un figlio di gente di montagna come me era un invito a nozze.

Così, da poco meno di tre anni, mi trovavo a Boulder, cittadina universitaria nelle vicinanze della capitale del Colorado, Denver, e mi preparavo a consegnare al mio supervisor la prima bozza del mio elaborato di tesi di dottorato, il cui titolo suonava in italiano più o meno così: Sulle proprietà misconosciute dell’acqua.

2021-06-18

Aggiornamento

Un giornalista di TeleBoario mi ha chiesto di raccontare, in poco più di un minuto, qualcosa sul mio romanzo e sulla strategia editoriale di Bookabook da mandare in onda al TG della sera del 15 giugno. Se volete vedere ed ascoltare la breve intervista è su Instagram tra i post del mio sito (marcelloduranti) oppure la trovate al link seguente: https://www.instagram.com/tv/CQRDAGIK5ln/?utm_medium=copy_link Ciao!
2021-06-18

Aggiornamento

Cari tutti, un ringraziamento collettivo, ma non per questo meno sentito, per avermi sostenuto, alcuni di voi assai generosamente, e consentito di raggiungere il goal di 200 copie pre-ordinate. Non era affatto scontato! Grazie davvero! E' una prova di fiducia nei miei confronti, dato che non avevate prima il testo a disposizione, e ve ne sono grato. Il minimo che posso fare per ricambiare è di regalarvi, mi auguro, qualche ora di piacevole lettura di Acqua - Una storia fantastica, quando riceverete la copia o le copie che avete pre-ordinato. Vi ricordo comunque che, se siete curiosi, potete già disporre della versione scaricabile dalla vostra pagina di "Ordini recenti". Ma la campagna non è ancora finita e comunque la vita di un libro dipende molto dal passaparola, che a sua volta nasce dall'averlo letto e possibilmente apprezzato. Quindi, in questo senso, conto ancora su di voi! Grazie ancora. Un abbraccio sincero Marcello
2021-05-14

Aggiornamento

Cari sostenitori, grazie al vostro supporto siamo davvero vicini alla meta. Ho pensato di “premiare” il 200esimo pre-ordinante inviandogli un breve racconto dal titolo “La memoria del mare”, scritto molti anni fa e che può essere considerato anticipatore dei contenuti che trovate nell’attuale romanzo. Approfitto dell’occasione per sollecitare un commento da parte di quanti, avendo letto le bozze di “Acqua – Una storia fantastica”, si sentono di mandarmelo. Lo inserirei volentieri nella voce “Commenti”. Grazie a tutti e continuate a sostenere e a diffondere! Marcello
2021-05-11

Aggiornamento

Cari tutti, intanto grazie davvero per il sostegno alla mia campagna. Come vedete, ancora non ci siamo, ma siamo vicini. Dunque continuate con il passaparola. E’ importante! Nel frattempo per la curiosità di tutti, sostenitori e non, allego qui di seguito qualche commento ricevuto da chi ha già letto le bozze, che come sapete sono disponibili per il download a chi ha preordinato almeno una copia. Eccole: E’ una storia ricca di fantasia, intensa che ha catturato la mia voglia di proseguire velocemente nella lettura. Particolare il “personaggio” acqua, anche se, a tratti, appare inquietante per quello che è in grado di fare… (L.M.) …che gran divertimento leggere “Acqua – Una storia fantastica”! Trascinante, spiritoso, arguto e attualissimo... (H.S.) Una storia veramente “fantastica”. Federico, il protagonista, riesce a riscattarsi da una vita mediocre alternando, con distaccata ironia, sogno e realtà. (E.L.)
2021-04-25

Aggiornamento

Grazie, grazie davvero ad amici e conoscenti che avete deciso di sostenermi nella campagna di crowdfunding del mio romanzo “Acqua – Una storia fantastica”. Alcuni di voi poi sono stati addirittura grandiosi, avendone ordinate diverse copie. Una prova di fiducia che ho assai apprezzato. I risultati li vedete e sono davvero notevoli. Spesso migliori di altre campagne. Tuttavia, dopo il giro di boa del 50%, la strada è ancora lunga. Per questo vi invito a fare uso anche del passaparola. E a maggior ragione se avete già letto il romanzo in bozza e vi è piaciuto. Come vedete conto ancora su di voi! E vi sono riconoscente così come a quanti altri vorranno unirsi a questa piccola comunità di miei lettori. Ancora uno sforzo! Grazie di cuore e al prossimo aggiornamento. Marcello

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Marcello Duranti
già professore di chimica biologica presso l’Università degli Studi di Milano, ha pubblicato, nella sua carriera accademica, numerosi articoli scientifici, volumi di divulgazione scientifica e testi universitari. Appassionatosi alla narrativa dopo un cammino in solitaria che lo ha portato da Trieste a Montecarlo lungo tutto l’arco alpino, ha pubblicato un insolito resoconto di quella avventura dal titolo Sulla Via Alpina-Diario con giallo, seguito da altri due romanzi, La libreria e La cordata, dai quali traspaiono passione per la natura e desiderio di conoscenza. Trasferitosi tra i monti che ama, alterna il cammino nei boschi alla scrittura.
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