Una raccolta di differenti storie, di riflessioni sparpagliate, di frammenti, di pezzi disseminati su di un foglio in attesa di uno sguardo, una lettura, un frammento di luce.
Qual è il legame che unisce questi racconti? Qual è il filo logico che unisce dei cocci gettati sul pavimento?
Questi racconti sono legati dall’inchiostro e dalla carta, come un cuore e un polmone sono legati dal sangue e dalla carne. Componenti dello spesso corpo. Il loro respiro comune è semplicemente la voglia di raccontare.
La voglia di raccontare il cupo animo umano. E il modo in cui esso si manifesta nelle sue emozioni, nelle sue forme e nelle sue avventure, da quelle più logiche a quelle più astratte.
È la semplice voglia di raccontare le nostre sfumature tramite una modesta raccolta di storie brevi.
Perché ho scritto questo libro?
Questo libro è frutto di periodi diversi della mia vita, del mio quotidiano. Di vissuti differenti e stati d’animo differenti.
Ognuno di questi racconti è un frammento di me, un frammento della mia persona. Una mia sfumatura.
E trovo che la scrittura sia l’unico mezzo a mia disposizione per dare corpo alla mia persona, per renderla reale grazie alle pagine di un libro.
ANTEPRIMA NON EDITATA
TRE INCIPIT DI RACCONTI:
PARLA, TI ASCOLTO
Dialogo fra un uomo che giace sul letto di morte e il lettore stesso.
Breve copione.
Indicazioni dello scrittore: Tu, mio caro lettore, sarai il protagonista e dovrai dialogare con l’altro personaggio, interpretato da sole parole. Come dici? Non hai modo di recitare… di comunicare con l’altro? Non preoccuparti, in quali occasioni sei riuscito a comunicare realmente con un’altra persona? Non noterai alcuna differenza…
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Il lettore volta la pagina e inizia il racconto.
Si apre il sipario, pubblico in sala.
Silenzio.
L’uomo morente giace solo in una camera ospedaliera, illuminato da un riflettore scenico.
BIP… BIP… BIP… BIP… BIP…
Suona pacato lo strumento medico.
BIP… BIP … BIP… BIP… BIP…
Continua a cantare soavemente sottostando al ritmo cardiaco del paziente imbrigliato ad esso. Il tempo si è fermato, ma il lento ticchettio continua a far vibrare nelle pagine la sua meccanica melodia premonitrice di morte.
UOMO: Mi scusi, signore, mi permetta una cortesia… Sto cercando l’umanità, sa, per caso, dove potrei trovarla?
LETTORE: Silenzio.
[…]
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IL NUOVO CUCCIOLO
Non sarei davvero in grado di indicarvi il quando o il dove trovai quella creatura e, a pensarci a lungo, non saprei descrivervi nemmeno il perché decisi di portarla via con me. Tutto ciò che riaffiora alla mia memoria è il sentiero che costeggia il fiume, quello che ero solito percorrere ogni domenica mattina, e un verso, ormai sfocato al ricordo, che attirò la mia attenzione. Nulla di più.
Qualcosa deve avermi colpito, turbato, affascinato, altrimenti non saprei spiegare il perché abbia deciso di accogliere sotto il mio tetto questa creatura.
Un cucciolo dai grandi occhi gialli, ridicoli se paragonati alla sua corporatura gracile e magra, dal pelo tanto scuro e tanto nero da rendere quasi impossibile distinguerne con esattezza la sagoma. Pertanto, non saprei dirvi se si tratti di un animale grazioso o meno, so soltanto che lo adottai.
[…]
LA TRAMA DAGLI OCCHI
La tenebra non ha corpo.
L’ombra non ha cuore.
Il buio ha solo occhi. Un unico paio di occhi.
Occhi tanto scintillanti da confondersi con le stelle.
Occhi tanto brillanti quanto invisibili, celati dietro l’opaco color notte.
Occhi incorporei che ti osservano, nascosti, ad altezza di viso.
La solitudine non è mai tale finché c’è la tenebra ad avvolgerla, perché in essa ci sono, e per sempre ci saranno, nascosti i suoi bulbi oculari.
Non si sa se vi sia, dietro di loro, una mente che giudica ciò che vede.
Non si sa con quale umore o intenzione quegli occhi guardino: curiosità, simpatia, rancore… Non si sanno le motivazioni né i fini di quella coppia d’iridi.
L’unica cosa che si sa è che osservano.
L’unica cosa certa a questo mondo, a dispetto della scienza, è: ciò che è invisibile sa osservare meglio di qualsiasi altro essere visibile.
[…]
Mara Cannavacciuolo (proprietario verificato)
Valeria scava nella profondità dell’animo umano, coglie sentimenti universali ed emoziona il lettore con la freschezza della sua giovane età.
Le vicende narrate- così originali, misteriose e sorprendenti- raccontano la difficoltà di comunicare con gli altri e la solitudine dell’uomo di fronte al proprio destino, la ricerca del senso della vita, la speranza luminosa di una risposta: una lettura accattivante.
khadija.jadida (proprietario verificato)
Un insieme di storie molto interessante che ci portano a riflettere. E ci fanno capire che quello che è più terrificante non è la natura oscura delle vicende narrate, non è la presenza del soprannaturale come nel “Il nuovo cucciolo”, non sono gli scenari macabri… a far più paura è la realtà.
Perché? Essa rimane terrificante anche se affiancata da macabre fantasie, e fa ancor più effetto perché sappiamo che essa non è una mera invenzione di una mente, essa è per l’appunto realtà. E, in quanto tale, viene associata dalla nostra mente a una cosa che siamo costretti ad affrontare; la nostra mente sa che non c’è nulla di più pericoloso per l’uomo di sè stesso, di quello che è capace di fare e degli angoli oscuri del suo cuore.
Maurizio Maggio (proprietario verificato)
“Leggere un libro non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso.” (F.Carmagna)
Questa citazione esprime al meglio l’essenza di quest’antologia di racconti…. accattivanti ed emotivamente coinvolgenti.
Perciò, se avete voglia di leggere un bel libro, vi consiglio questo piccolo capolavoro! Rimarrete affascinati dai suoi personaggi, situazioni ed ambientazioni. Consigliatissimo!!!!
francoiori (proprietario verificato)
Libro intenso quanto scorrevole. Ti rapisce per gli intrighi delle trame. A volte inquieta, a volte fa sorridere. Lo consiglio vivamente!
gloria.passamani1 (proprietario verificato)
Raccolta di storie brevi talora ruvide e graffianti, tal altra malinconiche e liriche. Frammenti di umanità in cerca di senso, di giustizia o solo di ascolto. Consigliato a chi ama ambientazioni indefinite avvolte nella nebbia.