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La seconda era spaziale

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In un futuro non ben precisato, mentre i principali Stati sono concentrati su Marte e la sua colonizzazione, avversando così le altre missioni spaziali, sul finire di una di queste, l’equipaggio della Cassini V arriva in orbita su Encelado. Tocca solo a Ettore, però, scendere su quella luna e fare una scoperta incredibile.

Nel frattempo, sulla Terra, le vicende del team che segue la Cassini V si intrecciano inevitabilmente con le oscure dinamiche dell’Assemblea, l’organizzazione che ha il compito di mantenere il precario equilibrio tra le potenze mondiali, e con il destino di un ignaro data-hidder che, ingaggiato da un losco personaggio per uno strano lavoro, suo malgrado si trova coinvolto nella missione.

CAPITOLO 1

 

«15 giorni, 14 ore, 23 minuti, risparmio energetico cabine motori, provviste utilizzate fino al 33%, 67% rimanente.» Continuando a guardare lo schermo durante l’aggiornamento del diario di bordo, e mantenendo quell’accenno di sorriso tradito solo da un vertice alzato della bocca, Ettore proseguì: «Avaria all’ipofisi della dottoressa Scalzi e conseguente atrofia dell’apparato sessuale del capitano Fratini». 

Clara Scalzi, dottoressa e navigatore, si limitò ad alzare lo sguardo oltre la montatura classica degli occhiali, mentre Marco Fratini rimaneva concentrato sul suo tablet personale. 

Ettore Roti si voltò a osservare prima l’uno e poi l’altra, ancora divertito, non tanto per la battuta in sé, ma per la balordaggine di averla salvata in un documento ufficiale.

«Ettore, penso che tu sia l’unico che riesce ancora a ridere per queste battute nel raggio di 1200 milioni di chilometri…» disse il capitano sorridendo.

«Contrariamente a quanto ci si può aspettare, un individuo dalla battuta più o meno opportuna è molto utile in viaggi di studio lunghi e silenziosi: il giusto contrappeso per equilibrare l’affascinante monotonia dello spazio» provò a razionalizzare Clara, senza però spalleggiarlo.

«Entrerò nella storia con due primati» continuò sghignazzando Ettore. «Come primo uomo su Encelado e Titano e come primo e unico astronauta non disadattato. Sempre se riusciamo ad arrivare senza intoppi.»

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Una missione ambiziosa, quella della Cassini V. Ciononostante, i rotocalchi non trattavano più l’argomento, e anche i principali partner, NASA e ESA, si informavano soltanto periodicamente. La supervisione era stata lasciata quasi unicamente nelle mani di un team italiano, con sede al centro astrofisico di Gravina di Catania.

«Se non fosse per la familiarità stabilita dalle agenzie, che lavoro faresti?» chiese il capitano, facendo sghignazzare Clara.

«Il content creator per le missioni sfigate come questa, senti qua: Erano lontani i tempi degli astronauti impavidi avventurieri e dello spazio come mare inesplorato: dell’Era spaziale era tornato di moda solo astronave come termine in uno dei periodici remake che riproponevano stili o mode passate. Per il resto, l’egemonia linguistica anglo-americana imperversava su tutto il pianeta e, di conseguenza, era l’unica lingua parlata su Marte

«Un opinionista per casalinghe annoiate, vorrai dire» rispose l’altro, aumentando il volume.

«Suppongo» scandì ogni singola sillaba una voce fuori campo mentre nel monitor veniva inquadrata una valletta appollaiata su di uno sgabello «che non solo sia già l’Era del colonialismo spaziale, cosmico!, ma che ciò sia già in atto da prima che quei dodici padri fondatori mettessero piede su Marte

Con uno stacco, l’inquadratura si spostò dalla sorridente e frontale valletta al profilo di un ospite, che indossava occhiali spessi e che aveva la tendenza ad alzare la voce mentre l’inappuntabile presentatore, al quale si rivolgeva, rimaneva a osservare la telecamera, trattenendo la sua carpetta con tutte e due le mani. Si trattava di un e-reader sottilissimo, in formato A4: un accessorio di scena indispensabile per la prima serata, riesumato dai primi anni di programmi televisivi.

«Poi abbiamo cominciato a colonizzare Marte, da allora!»

«La suddivisione topografica di un pianeta non vuol dire…» 

«Signori, attendiamo il turno. Stava completando il professore…» 

Il conduttore cercava di abbassare quei toni che in realtà gli avrebbero fatto aumentare lo share.

Ettore tolse il volume, facendo calare un silenzio disturbato dal solo flebile rumore dello schermo acceso; ultrasuoni che lo spazio e l’assenza di aria sembravano amplificare.

«Ogni volta che il cazzone cerca di intervenire, allarga le dita sulla carpetta» fece notare a Clara e Marco, non distogliendo lo sguardo dallo schermo. «Sarà un modo per prendersi di coraggio. Sono sicuro che l’avrà provata mille volte davanti a uno specchio, così da avere un gesto, un tic, per tutte le volte in cui deve prendere parola mantenendo respiro, postura, tono ed emissione della voce. Avete presente quei consigli che si trovano nei link condivisi sui social o negli audio motivazionali? Starà seguendo qualcosa del genere. Se intuisce che il discorso sta prendendo una brutta piega, o se gli intervistati fanno pause troppo lunghe fra i monologhi vari, ecco il tic.»

«Ora non lo sta facendo» fece notare pacata la dottoressa.

«Ora no, stanno litigando. L’audience è salva, domani si parlerà del suo programma: è tranquillo.» 

Così dicendo, Ettore si diresse verso il suo scompartimento lasciando i due sorridenti.

«Abbiamo ancora un’altra ora di pausa prima delle otto di sonno. Mi sa che mi dirigo anch’io verso la mia cabina. A dopo.» 

Anche Clara abbandonò la postazione.

Il capitano rimase invece qualche altro minuto a osservare i visi livorosi che continuavano ad apparire su quello schermo da 32 pollici utilizzato un po’ per tutto. Era definito Main Slaves, MS (o più sobriamente Main Monitor, MM), poiché doppiava gli altri schermi di monitoraggio presenti sull’astronave. Uno strumento molto utile come diario di bordo, per discutere di statistiche su probabili avarie o di eventuali interventi sul motore o sulla rotta, o più semplicemente per riorganizzare lo spazio interno o per controllare un’area alla quale stava già lavorando qualcun altro.

Il resto dei monitor occupava un’unica striscia alta circa 30cm. Se non per qualche angolo interno dell’astronave, su per giù all’altezza dell’addome, percorreva l’intero perimetro così da risultare frontale da qualsiasi postazione seduta, ma anche in posizione eretta.

Ogni schermo poteva essere condiviso sul MM tramite comando vocale o mimando, con una mano, l’accartocciamento di un foglio di carta proprio sopra lo schermo per poi gettarlo in direzione del MM. Qualsiasi plancia, qualsiasi schermo, qualsiasi telecamera interna ed esterna, nonché tutti gli altri dispositivi, era a esso collegato.

Tutti tranne uno: un vecchio smartphone convertito in mini tablet che in quel momento venne acceso.

 

CAPITOLO 2

 

Il centro scommesse di piazza Alcalà restava aperto h24, come suggeriva l’insegna. I tubi contenenti vari gas ionizzati regalavano una varietà di aloni luminosi, che i soli neon a mercurio non avrebbero potuto offrire. Era il più grande centro scommesse di tutta l’isola, con bingo, slot e tavoli verdi, oltre a un centinaio di postazioni scommesse.

Totò Greco osservava la propria immagine riflessa sugli specchi dietro le bottiglie da esposizione del bar. Viso scavato, zigomi in evidenza, occhiaie verdognole e capelli rasati che lo facevano sembrare meno raccomandabile di quanto in realtà non fosse.

«Un caffè.»

«Lo scontrino?» domandò secco il barista, masticando una chewing gum dai colori accesi.

Totò, lesto, alzò lo scontrino serrato fra indice e medio, col pollice a mo’ del cane di una pistola, e sorridendo scontroso.

«Sai dov’è il rovescio della medaglia della globalizzazione? Nelle piccole cose, come lo scontrino prima del caffè. Già ansia mi metti. Qua da noi il caffè non è quel piscio americano venduto nei distributori» disse indicando le comitive di teenager più distanti. «È un momento di pausa, un qualcosa da offrire e condividere, capisci? Non è un bene di consumo.»

Sulla bustina di zucchero, che Totò lasciò intonsa, la scritta Il caffè è una tregua senza guerra lo fece sbottare lievemente.

Distolse lo sguardo. 

I bar non erano più in voga come una volta. Adesso i giovani preferivano riunirsi ai distributori automatici. Anche per questo lui era l’unico cliente al bancone.

«Dai più nell’occhio prendendo il caffè al bancone che non entrando con un fucile.»

«Nell’occhio di chi? Con le sale piene di macchinette, nessuno sa che c’è un bar. Chi minchia deve venire.»

Proprio in quel momento un anziano, puntellato a un bastone ammortizzato con tre piedi dinamici, attraversò lentissimo il bar per dirigersi verso i servizi igienici. Totò e il barista si guardarono fissi, quest’ultimo continuando a masticare incurante. E rimasero così finché finalmente l’anziano non giunse al bagno.

«Ah, quindi pisciano pure? Il distributore automatico dei cateteri deve essere rotto» disse Totò.

«Perché non ci sbrighiamo, prima che esce dal cesso.»

«A quanto c’ha messo per arrivare al cesso, questo esce fra mezz’ora. Pure lo scarico gli esce piano, oh» disse Totò, prima di iniziare a sorseggiare il caffè, gustandoselo.

Il barista riprese a masticare a bocca aperta, poco convinto. 

«Toti, mi hanno detto…»

«Totò, chiamami Totò.»

«Ok, Totò. In questo pennino c’è il materiale. Nei file txt ci sono le indicazioni. Dovresti riuscire ad aprirli con un vecchio…»

«Posso aprire i file di tutti i formati, dal 1980 fino a oggi.»

«Per questo sei così caro?»

«Perché, mi paghi tu? Sono così caro perché chi paga pure te non vuole lasciare tracce, e io sono trasparente. Pure diffusione nei canali?»

«No, solo creazione» rispose il barista, afferrando dal bordo il piattino con la tazzina sporca e facendo scivolare sotto di esso una piccolissima memoria portatile.

Dopodiché, fermo, attese che Totò la prendesse.

Con quella sua posa, per le telecamere e gli scansori 3D era impossibile detectare l’oggetto.

2022-09-22

Evento

sala comunale Borsellino - San Cataldo SILENT SPOILER L'amministrazione sancataldese ha voluto inserirmi tra gli eventi di settembre, per festeggiare l'uscita ufficiale del libro in tutte le librerie. Oggetti di trama, video a rotazione e DJset. Ovviamente, gadget.
2022-04-26

Aggiornamento

SAN CATALDO: LA PACE PROTAGONISTA DELLA 5’ EDIZ. DELLA FESTA DEL LIBRO, IL 26 E 27 APRILE Abbiamo il piacere di comunicare a tutta la cittadinanza di San Cataldo che martedì e mercoledì prossimo, 26 e 27 aprile, si terrà a San Cataldo, presso la Villa Comunale, la 5’ edizione della Festa del Libro, in occasione della Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’autore che si celebra proprio oggi, 23 aprile. Un evento molto significativo, organizzato dalla nostra Amministrazione comunale, grazie al prezioso lavoro che porta avanti da anni l’Assessore @Marianna Guttilla, e in sinergia con la 4’ Commissione Consiliare. Quest’anno il tema della manifestazione è dedicato alla pace, da qui il titolo: “Libri in festa, Fiabe per la pace” per cui abbiamo preso spunto da un libro della scrittrice Sancataldese Mariella Buono che ha scritto un libro di fiabe per i bambini ucraini in questo particolare momento. L’evento si svolgerà in due giornate, la prima giornata è dedicata ai bambini più piccoli della scuola dell’infanzia e una parte della scuola primaria, mentre la seconda giornata sarà dedicata agli allievi più grandi delle scuole primarie e agli studenti delle scuole medie. La nostra villa comunale si riempirà, così, di colori, cartelloni, palloncini e più di 17 postazioni di classi per ciascuna giornata; e ancora, flashmob con canzoni, letture di libri tutti insieme, momenti teatrali e e l’intervento dei due scrittori Mariella Buono e Roberto Tirrito. A chiusura della seconda giornata ci sarà un lancio in cielo di palloncini assolutamente biodegradabili, su cui saranno apposti dei fogliettini contenenti i desideri dei più piccoli. E quindi, laboratori creativi dove i bambini creeranno elaborati che saranno poi esposti sul palco a fine di ciascuna giornata. Tutti gli elaborati saranno conservati per organizzare una futura mostra. Per la manifestazione, sono state coinvolte tutte le scuole e la scuola Euroform che con i suoi allievi farà dimostrazioni di cucina e di pittura su mani e braccia dei bambini; ci sarà anche l’Istituto d’Arte Iuvara che con i suoi allievi organizzerà piccole estemporanee d’arte e saranno loro stessi i tutor dei laboratori di creatività. Sarà presente anche l’associazione Conadi che si occupa dei diritti per l’infanzia e dei minori, con la sua presidentessa Maria Concetta Naro e il Professore Salvatore Pirrello, consigliere nazionale della stessa associazione. Inoltre, abbiamo invitato le librerie di San Cataldo che saranno presenti anche nella vendita dei libri e abbiamo coinvolto la nostra Biblioteca Comunale che sarà protagonista, insieme all’Amministrazione comunale e alle scuole sancataldesi, di queste due giornate e si occuperà di effettuare il prestito di libri per bambini, per dare a tutti la la possibilità di avere un libro e riscoprire la lettura. Concretizziamo questa festa quindi anche con gesti e simboli importanti. Ringraziamo, infine, i Dirigenti scolastici e i docenti che con entusiasmo e disponibilità uniche hanno lavorato insieme a noi all'organizzazione; Fabio Salerno per la collaborazione e l'organizzazione tecnica; l'Associazione Culturale Quarta Parete con il suo presidente Vincenzo Giambra, e Liliana Carletta e Ivan Giumento; la 4’ Commissione Consiliare presieduta da Rosario Sorce e tutti i componenti; gli scrittori Mariella Buono e Roberto Tirrito, quest’ultimo ci ha donato il logo e la grafica della giornata, un monumento umano che porta in mano dei libri da cui volano colombe.
2022-01-18

Aggiornamento

Raggiunte le 200 copie. Grazie a tutti ❤️
2022-01-18

Aggiornamento

Live instagram con In_The_Same_Place; parleremo di scrittura, editoria e del mio romanzo.
2022-01-11

Aggiornamento

SimplyBiz investe sul mio progetto dopo aver seguito la conduzione della mia campagna di crowdfunding. Qui, il link alla mia intervista: https://www.simplybiz.eu/roberto-tirrito-presenta-la-seconda-era-spaziale/
2021-12-21

Aggiornamento

SimplyBiz crede concreetamente nel mio progetto! https://www.simplybiz.eu/crowdfunding-bookabook-primo-libro-roberto-tiritto/
2021-12-17

Aggiornamento

Questo è risultato dell'evento. Difficile pensare a tutto, stressante ma molto gratificante. Caricherò foto e video sui social. Ah, i gadget sono andati a ruba. https://www.giornalenisseno.com/la-sicilia-in-tre-diversi-libri-presentati-a-san-cataldo-i-romanzi-di-bellanca-tirrito-e-interlandi/
2021-12-17

Aggiornamento

Diretta live sul mio instagram personale (@reborto)! Presenteremo il romanzo e mi faranno una breve intervista.
2021-12-13

Aggiornamento

SimplyBiz, quotidiano di economia online, ha scelto di supportare la mia campagna di crowdfounding. https://www.simplybiz.eu/il-quotidiano/crowdfunding/
2021-12-17

Evento

Parlano dell'evento testate locali, regionali e nazionali; meglio di così... https://www.google.com/amp/s/www.seguonews.it/amp/dalla-lettura-al-palato-a-san-cataldo-un-pomeriggio-letterario-per-presentare-tre-nuovi-libri.html https://www.ilfattonisseno.it/2021/12/dalla-lettura-al-palato-a-san-cataldo-un-pomeriggio-letterario-per-presentare-tre-nuovi-libri-venerdi-17-dicembre/ https://palermo-24h.com/dalla-lettura-al-palato-a-san-cataldo-un-pomeriggio-letterario-per-presentare-tre-nuovi-libri-venerdi-17-dicembre/ https://www.google.com/amp/s/www.italy24news.com/entertainment/tv/amp/106924
2021-12-17

Evento

Sala Falcone-Borsellino San Cataldo (CL) “Dalla lettura al palato”, a San Cataldo un pomeriggio letterario per presentare tre nuovi libri “Racconti di casa nostra”, “La seconda era spaziale” e “Non aspettare il prossimo Natale” sono i tre volumi che saranno al centro del pomeriggio letterario in programma il prossimo 17 dicembre dalle ore 18 presso la sala Falcone-Borsellino del Comune di San Cataldo. Il pomeriggio si concluderà con un’esperienza unica a bordo del FoodBus, tipico bus inglese a due piani che sosterà a San Cataldo per tutto il periodo natalizio. Gli autori, due sancataldesi e un siracusano, dialogheranno con la conduttrice Anna Rita Donisi; l’evento, patrocinato dal Comune, è inserito nel calendario natalizio della città, ricco ed interessante.
2018-07-24

Aggiornamento

Curiosità: L'artista della copertina, è stato già oggetto delle mie attenzioni per il progetto finale del corso di specializzazione in grafica conseguito allo IED di Roma; il titolo del progetto è "Foglio e penna". Sembra suggellare, oltre che un esame, il nostro rapporto creativo poiché gli elementi (foglio e penna, appunto) risultano trasversali nel nostro rapporto creativo. https://www.behance.net/gallery/68278705/un-sedicesimo-Foglio-e-Penna
2021-12-01

Aggiornamento

superata le 100 copie!
2021-11-28

Aggiornamento

Obiettivi del primo mese: mica male. Ancora c'è tanta strada, ma anche tante sorprese
2021-11-15

Evento

Padova La copertina in mostra: Arte Padova, Stand 54 pad 7 con l'artista, Paolo Amico e tante altre opere. Rigorosamente, penne a sfera su carta. (link veloce) https://www.instagram.com/p/CWTjxnMtFCJ/

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Roberto Tirrito
Nasce a San Cataldo nel 1988. Da sempre appassionato di letteratura, si avvicina alla scrittura durante l’adolescenza. La sua verve creativa lo renderà Designer di professione (rtGraphic) e autore di racconti e romanzi. Cerca di trasporre ciò che apprende da una disciplina all’altra trasversalmente, così da avere più punti di vista sullo stesso argomento; è questo il ragionamento alla base della sua poetica e del suo pensiero. Sportivo, creativo: eclettico.
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