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Consegna prevista Agosto 2024

In un tempo e un luogo non identificabili, un fotografo muore in uno strano ma accogliente ospedale ricevendo in fin di vita la visita di una signora che, inconsapevole del perché sia lì, ascolta il suo delirante racconto avente molto a che fare con il tema della vita, della morte e soprattutto del tempo. Un misterioso rullino fotografico viene successivamente consegnato all’anziana donna che, confusa ma determinata, si impegna e decide di farlo sviluppare in un laboratorio. Qui scopre il legame tra le fotografie e il racconto dell’uomo vivendo, dopo un sogno, un’esperienza inaspettata fatta di parole e immagini.

Perché ho scritto questo libro?

Questo libro nasce dalla voglia di scrivere dopo tanto leggere, e anche dalla mia passione per la fotografia e per il grande valore che ho sempre riconosciuto nelle sue capacità comunicative. Probabilmente un mio modo di raccontarla e di “vedere” dei racconti nella sua luce.

ANTEPRIMA NON EDITATA

Passarono dei minuti prima di rendermi conto che la luce nella stanza fosse notevolmente aumentata così come la sua diffusione. Ombre più scure iniziarono a formarsi in corrispondenza degli oggetti enfatizzando il bagliore creatosi intorno ad essi. Un bicchiere con dell’acqua si trasformò in una fonte di riflessi luminosi proiettati alle pareti sotto forma di linee in movimento. Le semirette brillanti si spezzavano in corrispondenza di qualche impedimento ritornando a trafiggere il bicchiere per poi perdersi nella stessa acqua da cui avevano avuto origine. Adesso, sul cuscino bianco, il suo profilo completamente in ombra sembrava avere ritrovato la giovinezza dalla quale proveniva e alla quale, forse, voleva ritornare.

Anche io ero lì per questo? Era un viaggio di ritorno che mi aspettava in quella stanza?

In compagnia di uno sconosciuto che aveva riservato una poltrona per me…

Con il desiderio che potesse sentirmi, sussurrai:

“Se hai qualcosa da raccontare, sono qui.”

L’uomo girò leggermente il viso sul cuscino lavandosi l’ombra come fosse una macchia non penetrata a fondo e si rivolse a me in direzione della poltrona. Mi ringraziò di essere lì e, con entrambi gli occhi chiusi, iniziò il suo racconto.

Ripartì subito dopo averlo ricambiato, seguito dalle altre automobili che si allontanavano dalla spiaggia. Mi accorsi allora, abbassando lentamente il braccio, di tenere un rullino fotografico nel palmo della mano.

Troverai qui tutte le novità su questo libro

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Davide Cirrincione
Sono nato a Palermo nel 1977. Conseguito il diploma di maturità scientifica ho frequentato successivamente il Corso Regionale per Operatore Fotografico e di Camera Oscura. Interessato dall'adolescenza alla letteratura e alla scrittura ho sempre trovato una certa affinità tra parole e immagini. Ho vissuto e lavorato per 10 anni a Milano dove ho ampliato le mie conoscenze frequentando workshop e insegnando in vari corsi di fotografia e post-produzione per poi ritornare a Palermo dove attualmente vivo e lavoro in Poste Italiane.
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