“Animali da guerra” è una raccolta che racconta storie di sopravvivenza, di scontro, incontro e prevaricazione; dai deserti dell’Outback australiano al grembo materno, dai gelidi mari del nord Europa a innominate frontiere naturali o umane vengono qui narrate alcune delle difficoltà contro cui si cozza anche solo esistendo. La prima storia vede lupi e contadini schierati gli uni contro gli altri nonostante un inverno particolarmente gelido sia il vero nemico di entrambi; un nemico comune per uomini e animali è anche la siccità di “The Pest” che spingerà gli emù a migrare verso la costa australiana; la natura matrigna vince anche in “Palingtrekken” storia in cui, un marinaio incapace di rispettare il mare, si scontra con un destino peggiore della morte; in “La cosa più semplice del mondo” si passa da un contesto naturale ad un contesto sociale, un tritacarne urbano che spinge giovani vite in cerca di uno scopo all’autodistruzione. Si rassereni il lettore però, non tutto è perduto.
Perché ho scritto questo libro?
Credo che alcune storie germoglino spontanee come i denti di leone in un prato, altre vanno scolpite cesellando la dura roccia bianca del foglio che si ha davanti, altre ancora rimangono lì aspettando pazienti di essere scoperte, amate da qualcuno, raccontate. Questa piccola raccolta racchiude un po’ di tutto, momenti di rabbia; ritrovamenti quasi archeologici… e le vicende narrate in “The Pest” erano semplicemente troppo divertenti per non essere scritte.
ANTEPRIMA NON EDITATA
E’ una terra nera, arsa dal gelo, spaccata, ferita, serrata sui semi e sui germogli come le mani di un morto, una terra scura, scintillante di ghiaccio che solo secolari radici di alberi spogli, protesi verso il cielo quasi volessero graffiare con i loro rami scheletrici quel sole sempre coperto, riescono a schiantare, una terra sferzata da gelidi venti in inverno che diventa una malsana palude brulicante d’insetti durante l’estate, ma è anche la loro terra.-Terra di frontiera
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In quell’apocalisse da venerdì pomeriggio si ergeva Angus, furioso, tempestando la nuca del biondo, oramai esanime, con il suo pugno ciccione e, solo quando si accorse che il suo grembiule era sporco di sangue, scaraventò fuori l’avversario, ai piedi di due forestieri che, accaldati, erano appena scesi da un camioncino. “Posto tranquillo” commentò quello di destra[…]- The Pest
I giorni sul divano erano diventati mesi, forse ero abbastanza intelligente da avere una dignità, ma non così tanto da fare “La scoperta”, il santo Graal del ventunesimo secolo, la trovata che ti potrebbe rendere un novello Bill Gates o Steve Jobs e, sicuramente, non così poco da vendermi come scimmia ballerina per una manciata di arachidi a forma di pollice.- La cosa più semplice del mondo
Ilse scese in strada legando attorno al volto un fazzoletto trapunto di fiori e, sul biondo paglierino dei suoi capelli, fu subito primavera.-Palingtrekken
[…]paura e indecisione, non più impedite dalla sua presenza, si fondono, diventano un unico gigantesco serpente dalle zanne verdi di veleno. Panico! Che con il suo rosso sguardo di fuoco fa impazzire la gente, Panico! Che con la sua lingua forcuta sibila tremende parole alla mente e al cuore.- Chi è Ulisse?
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