Ammetto essere la prima volta che scrivo una quarta di copertina e sinceramente non sapevo neanche cosa fosse. I quattro racconti presenti sono separati tra di loro perciò mi viene difficile trovare un comune denominatore. Ciò che hanno in comune è che li ho scritti io ma questo penso si sapesse.
Il primo racconto parla dell’adolescente Will, un ragazzo normale, talmente normale che non ha mai deciso di condividere nulla della sua vita se non per un singolo episodio e decide di raccontarci questa sua giornata speciale. Niente di più e niente di meno. La storia è inventata ma comunque penso che nel profondo ci sia qualche cosa di mio, cosa non chiedetemelo, avrei difficoltà a dirvelo.
Il secondo è un viaggio attraverso un dipinto di Gauguin, semplicemente.
Gli ultimi due sono personali, uno spezzone di un mio viaggio in treno in Russia nel bel mezzo del nulla e il resoconto di uno dei miei ultimi viaggi, un safari in Tanzania. Se li trovate divertenti, divertitevi.
Perché ho scritto questo libro?
Non volevo scrivere un libro, ho messo per iscritto pensieri e aneddoti per non dimenticarli, poi li ho messi insieme e ho creato dei racconti, di viaggio per lo più. Sono situazioni che mi hanno lasciato qualcosa. Avete presente quando ritorni da un viaggio e racconti tutto ciò che è successo ai tuoi amici? Ecco, dal momento che viaggio troppo probabilmente i miei amici erano stufi di ascoltarmi e allora ho deciso di mettere tutto ciò per iscritto, magari qualcun altro li leggerà.
ANTEPRIMA NON EDITATA
L’anziano signore
Solitamente non amo raccontare cosa ho fatto nella mia vita, anche perché non ho fatto proprio un bel niente, o meglio, nulla che non sia così fondamentale menzionare. Noto che invece molte persone raccontano ugualmente tutto ciò che passa loro per la mente, io non so come riescano, devono avere un’autostima altissima. Pensano che i lettori non si annoino leggendo fatti altrui, li ritengo molto coraggiosi. Spesso non capisco come tutto ciò che raccontano sia interessante, eppure, in qualche modo lo diventa. Questa volta farò un’eccezione anche io e vi racconterò quello che, per me, è stato importante. Decisamente è qualcosa che non capita tutti i giorni, giudicherete voi, potrete trovarlo banale, non interessante, ma questo è.
Continua a leggere
Dal momento che lo sto facendo, a mio avviso, ne vale la pena. Adesso inizio, altrimenti potreste pensare che sono prolisso e la piantate subito di leggere. Questa volta scrivo perché provo una sensazione nuova, finalmente, non mi capitava da anni, probabilmente da quando cantavo nel coro della chiesa, lì si che mi divertivo da matti ve lo posso assicurare. C’era questa ragazza che mi faceva uscire di testa tutto il tempo, frequentavo le lezioni solo per stare con lei nella stessa classe. A dir la verità, non ero neanche così bravo a cantare. Mia nonna mi aveva insegnato un po’ le basi, i solfeggi, le armonie e tutte quelle stronzate che non mi sono servite a conquistare Lucy. Mia nonna era una donna d’oro, mi aveva cresciuto e accudito fino all’età di quindici anni, poi era morta, un infarto, così disse il medico. Era una donna molto acculturata, le piaceva leggere, aveva viaggiato molto e si era trovata un marito ricco. Furba direte voi, probabilmente lo era, non le interessava l’amore, aveva posto in primo piano i suoi interessi, e credetemi, con un marito ricco non era stato difficile mollare il lavoro e dedicarsi alle proprie passioni. Quest’ uomo è morto giovane, non si sa bene di cosa ma anni dopo ho saputo che probabilmente aveva avuto qualche problema di debiti, non mi dissero mai che l’avevano ucciso ma penso sia andata proprio così. Queste cose quando cresci le capisci. Mia nonna si è poi risposata, con mio nonno appunto. Non era proprio identico al riccone diciamo ma lavorava anche lui. Dopo la guerra aveva trovato un posto presso le poste del paese. Un lavoro normale e mi piace pensare che mia nonna fosse veramente innamorata. Lei è sopravvissuta anche a lui, non ho mai conosciuto mio nonno. La nonna mi ha cresciuto e accudito, fin quando non è morta anche lei. È successo cinque anni fa, l’hanno trovata in cantina, era andata a prendere le decorazioni di Natale. Non è stato un bel Natale a dir la verità.
Di anni adesso ne ho venti e Lucy ancora non l’ho conquistata, ormai ci ho rinunciato.
Mi chiamo Will, sono un ragazzo normalissimo, so di esserlo dal momento che è quello che hanno sempre detto di me, un ragazzo normalissimo. Valli a capire poi cosa intendono con ragazzo normalissimo, giuro io non lo so. Non so mai se prenderlo come un complimento e ritenere tutti quelli intorno a me scemi, oppure considerarmi monotono. Gli altri non sono scemi ve lo posso assicurare ma il fatto che mi ritengano un ragazzo normale non è che mi andasse proprio tanto a genio. Penso alla fine che equivalga a dire che io sarei come la maggior parte degli esseri viventi che non hanno niente di speciale. Sono come gli oggetti prodotti in serie, uno dei tanti. Solitamente non si sta mica a guardare e apprezzare uno dei tanti pezzi che l’operaio ha sfornato. L’operario del pezzo normalissimo non se ne fa niente, non lo porta a casa dalla famiglia a farlo vedere, non susciterebbe nessun entusiasmo, ci credo. Io ero considerato un oggetto del genere, non è proprio carino a pensarci, avrei preferito che qualcuno ogni tanto avesse aggiunto qualche particolarità, che si fosse parlato, o per lo meno suscitato un minimo di interesse, invece no, sono sempre stato uno dei tanti. Se mio nonno fosse stato il primo marito di mia nonna, quello ucciso, sarebbe stato diverso, avrei avuto qualcosa di interessante da raccontare. Ammetto di averlo fatto qualche volta, ho dato ad intendere che mio nonno fosse quello ucciso, l’ho fatto con timore, la mia famiglia non sospettava che io potessi raccontare una cosa del genere. Lo facevo ogni tanto per vantarmi ma devo dire che a quindici anni, per rimorchiare le ragazze, non era l’argomento ideale, non suscitava troppo interesse. A dir la verità ancora adesso non lo so quale sia l’argomento ideale. Fatto sta che non ho mai avuto grande successo con le ragazze, ma dubito sia stato solo a causa della menzogna, a qualcuna sembrava pure interessare.
Non voglio stare a dilungarmi a raccontare la mia vita, come ho già detto, non ne ho voglia e risulterebbe abbastanza inutile.
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