Se avessi una macchina del tempo, come la useresti? Non una DeLorean, ma qualcosa di mai pensato prima. Ecco, nel 3812 qualcuno la userà e il risultato è quello che hai in questo momento tra le mani: un viaggio folle in quindici piccoli racconti che, sulle ali della fantascienza, fa tappa in luoghi assurdi per ritrovare storie non meno improbabili che ripercorrono lo spirito del nostro tempo. Nulla sarà come sembra e, alla fine, nemmeno il presente ti sembrerà lo stesso. Questa raccolta bizzarra e strampalata è un’agenda caleidoscopica della cultura pop degli ultimi cinquant’anni, trasformata in un’avventura solo apparentemente senza senso, ma che alla fine diventa un’esperienza da cui tornare indietro, paradossalmente, non è possibile.
Stefania Bonotto (proprietario verificato)
Il titolo mi ha un po’ spiazzata e incuriosita ma rende L idea di quello che c ho trovato dentro
Premesso che non amo le raccolte di racconti ma questi sono relativi alla stessa persona (autobiografici appunto o meglio autoironicobiografici !!), talmente assurdi irriverenti grotteschi e divertentissimi (senza tralasciare qualche serio spunto di riflessione) che mi pareva di vederli e viverli come all interno di un fumetto :una specie di zerocalcare un po’ più volgare e tanto caxxone ma evidentemente con una bella testa per inventarsi tutto sto viaggio assurdo che mi ha molto divertita
Resto in attesa del fumetto o del prossimo libro!
Chiara Mellace
Lo stile schietto e pungente, le pensate ben congegnate, i riferimenti studiati ma che non appesantiscono la narrazione fanno di questo libro una lettura che spiazza, travolge. Sono storie come orsetti haribo, le divori una dietro l’altra.
Arianna Sgariboldi (proprietario verificato)
È come se Realtà e Fantasia stessero danzando all’unisono. Riflessivo, pungente e divertente.
Pietro Acquistapace (proprietario verificato)
Io dico solo, leggete l’anteprima. Lo stile è talmente fluido che nel tempo di una deiezione già lo avrete finito e vi sarete fatti grosse risate. Ho troppa voglia di leggerlo tutto, quindi dai, al costo di una birra (un bicchiere d’acqua se siete di Milano), facciamo pubblicare questo autore che se lo merita.