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Carta carbone

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Roberto Sciullo ama passare le sue giornate in riva al mare in compagnia di un amico e qualche Mojito nella cittadina di Hersonissos, a Creta. Nulla sembrerebbe intaccare la sua serenità e il suo modo di vivere spensierato. Fino al giorno in cui nell’isola cominciano a diffondersi degli strani foglietti di carta carbone con un indirizzo misterioso e il nome di una persona, che apparentemente hanno il potere di far perdere i sensi a chi li tocca. Ma non è tutto: assieme al biglietto c’è un invito per una fantomatica festa, il cui segno di riconoscimento è un otto rovesciato simile all’infinito.

Carta carbone è il racconto a posteriori che Roberto fa al figlio Giacobbe, detto Jack, di un’esperienza ai limiti del paradossale. Un’avventura piena di ambiguità, sparizioni e personaggi enigmatici. Roberto dovrà affrontare una vera e propria lotta per la sopravvivenza nel tentativo di scovare una verità che stenta fino alla fine a venir fuori.

UN INVITO A CENA

Mi chiamo Roberto Sciullo e quella che vi sto per raccontare è la storia della mia felicità. Quando apro le finestre della mia camera, sento le onde sbattere contro la sabbia. Mi rilasso, guardo mia moglie e sorrido. Siamo una bella squadra io, lei, Giacobbe e Ivano. Noi grandi lavoriamo tutta settimana come dei dannati, ma sabato sera si esce tutti a cena: è d’obbligo ormai! «Jack, dove ti porto stasera? Sulla Luna?» chiedo a mio figlio Giacobbe. Si è intrufolato in camera mia con il casco bianco, gli stivaloni grezzi e un sorriso stampato sulle labbra. Io metto la camicia, il casco nero e le mie Dr. Martens. Alzo il braccio e continuiamo a ridere. Passo poi da Ivano, che si nasconde sempre nel ripostiglio. «Ivan, tu vieni con noi?»

Prende in mano la scopa e risponde: «Sì, solo se andiamo a giocare a quidditch!». Lo guardo senza speranza e lo esorto a cambiarsi. Mi blocco in cucina, mi tolgo il casco e aspetto mia moglie Valeria. Scende con un vestito nero scollato, porta stivali col tacco che lasciano scoperte quelle gambe meravigliose…Osservo i ricci neri, la stringo ai fianchi e le chiedo: «Dove ti porto a te stasera, Vale?». «Portami a mangiare il pesce!» risponde. Secondo voi dove siamo andati? Comandano sempre le donne in questa casa!

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Li ho presi tutti e tre per mano e ce ne siamo andati per le vie di Hersonissos, a cercare una buona taverna di pesce. Ci fermiamo alla prima che ci pare interessante. Sembra un locale pulito e accogliente. «Kalispera, posso aiutarti?» chiede il proprietario Gianni, col suo folto sopracciglio. Guardo il menù e lo prego di passare più tardi. Nel frattempo, sorseggio un Coca Havana, guardo Valeria e le due piccole pesti. Come sempre, i menù in Grecia sono ricchi di pietanze che non mangerei mai, come moussakà e souvlaki. Io da vero italiano mi faccio due spaghi allo scoglio e penso che Valeria mi seguirà. Lei è speciale, non perché mi dà sempre retta ma perché ha sfornato due bimbi non solo belli ma anche intelligenti! I suoi occhi brillano di luce propria e hanno saputo luccicare più del mare, sin dal primo incontro.
«Mamma, io cosa mangio? Non ho fame!» Questo è Ivano, pesa una tonnellata e non ha mai fame. Così gli consigliamo un paio di spaghetti con le acciughe, che sicuramente gli piacciono tanto.«Papà, io cosa bevo? Non ho sete!» Quest’altro è Jack, il ragazzo che non sai mai come gestire! «Una bella birra, astronauta!» Questo è il miglior consiglio da padre trentacinquenne, innamorato della vita e dei suoi bambini. Arriva un enorme piatto di spaghetti allo scoglio, con tanto sugo e qualche bestia da sventrare. Mi lego il bavaglio come i piccoli e mi preparo al peggio! Schizzi di pomodoro da tutte le parti e mia moglie si ritrova con una piccola buccia sulle ciglia. Senza scomporsi, fa per pulirsi e mi manda un bacio. I bambini divorano le acciughe e Valeria fa sparire dal piatto un’aragosta da mezzo chilo. È sempre stata una mangiona e mi costa davvero cara. Quando le nostre pance si gonfiano e i piatti si vuotano, chiamiamo Giannino per il conto. Lasciamo un po’ di mancia come di consueto e brindiamo con un po’ di raki, più a una buona digestione che alla nostra salute. Ci alziamo tutti e quattro e poi passeggiamo in riva al mare. Teniamo le scarpe in mano e apprezziamo la vita…
«Papà, sei innamorato di mamma?» mi chiede irriverente Jack. Io stringo la mano di nascosto a Valeria e rispondo: «No! È lei che è innamorata di me!». Mi gaso sempre coi miei figli: voglio che pensino che io sia un maschio alpha. In realtà, sono stato solo un vacanziero fortunato. «Papà, ma come hai conosciuto mamma?» insiste Jack, consapevole di essere un buon rompiscatole. Lo prendo per mano, lo metto a sedere sullo scoglio più bello e inizio a raccontargli la storia della mia felicità. Quando finirò forse mia moglie sarà già in menopausa, ma poco importa. Ormai i suoi capolavori li ha già fatti! Ora sedetevi anche voi sulla seggiola più morbida e statemi a sentire..

2021-02-18

Evento

Diretta Instagram Presentazione in diretta Instagram sul mio profilo digao_meravigliao. Si partirà con alcune letture, poi si proseguirà discutendone i temi. Lasceremo spazio ad eventuali domande. Vi aspetto numerosi 😊

Commenti

  1. Alisea Rea

    (proprietario verificato)

    Se dovessi descrivere Carta carbone con una parola lo definirei PARADOSSALE.
    Quando pensavo di aver intuito il finale, mi ritrovavo catapultata in una nuova situazione del tutto sconosciuta e sorprendente.
    È un romanzo ricco di humor, suspense, colpi di scena e personaggi ben costruiti.
    Il protagonista lo definirei come l’antieroe, ci ricorda che anche i personaggi come le persone sono ricchi di difetti che ci contraddistinguono come essere umani e ci rendono unici.
    Leggere Carta carbone significa vivere un’avventura insieme a Rob per le strade di Creta.
    Per chi non volesse leggerlo… non preoccupatevi: “Mal che vada, ci troviamo dall’altra parte, dove gli otto significano infinito”.

  2. Pamela Nardini e Federica Innocenti

    (proprietario verificato)

    Una storia originale e ricca di colpi di scena che mi ha coinvolto e anche divertito. Nonostante il mistero che aleggia fin dall’inizio, la narrazione è leggera e il linguaggio immediato, sembra che l’autore racconti direttamente al lettore la storia, come si fa con un amico. L’atmosfera surreale rende il libro interessante e veramente particolare. Ho apprezzato moltissimo l’uso di periodi brevi e i numerosi dialoghi che rendono scorrevole la lettura. Un ottimo lavoro, complimenti.

  3. avisostiano.it

    (proprietario verificato)

    Ho letto il libro di Diego su invito del mio Segretario AVIS Adelmo, che mi ha anche chiesto di scrivere un commento su questa pagina.
    L’ho trovato molto coinvolgente e emozionante. Un bel racconto con una bella trama con un finale sorprendente.
    Tiziano Bigoli

  4. (proprietario verificato)

    Un bel libro, che non è mai scontato dall’inizio alla fine. La lettura scorre piacevolmente ed appassiona il susseguirsi degli eventi, che invoglia a leggere il libro quasi tutto di un fiato.
    Mi sono piaciuti soprattutto i dialoghi e le descrizioni dei personaggi.

  5. (proprietario verificato)

    Libro dal ritmo molto scorrevole e ricco di colpi di scena che rendono la storia più interessante e avvincente. Ricca di particolari la descrizione dei personaggi e dei luoghi in cui si svolgono le vicende. Il clima di suspence suscita la curiosità del lettore nello scoprire quello che può succedere momento dopo momento.
    Molto consigliato per gli amanti del genere!

  6. Filippo Barbanti

    (proprietario verificato)

    Un romanzo paradossale che mi ha tenuto incollato allo schermo dall’inizio alla fine. Per chi ama i colpi di scena, è super-consigliato!!

  7. (proprietario verificato)

    Come un viaggio la cui destinazione ci accorgiamo non essere quella che ci aspettavamo sin dall’inizio, dove persino i nostri compagni cambiano volto facendo dubitare il protagonista delle sue azioni. Si legge d’un fiato e apre la strada ad un mondo che potrebbe benissimo essere espanso in futuro. Consigliatissimo, soprattutto per chi ama il genere suspance e magari vorrebbe giocare d’anticipo sulle svolte della trama (ma non ci riuscirà 😁)

  8. (proprietario verificato)

    Lettura piacevole, molto scorrevole e piena di suspense. Pagina dopo pagina ti cattura al punto che non vedi l’ora di scoprire cosa succederà ai protagonisti. Se amate restare con il fiato sospeso è il libro che fa per voi! Finale a sorpresa

  9. (proprietario verificato)

    Romanzo breve e scorrevole
    Genere: Soft horror
    Atmosfera: Surreale
    Narrazione: Essenziale
    La Morte arriva cavalcando un foglietto di carta carbone.
    Sei pronto a giocare?

  10. (proprietario verificato)

    Una vicenda che scorre via veloce, fatta di intrighi e colpi di scena, a volte anche situazioni assurde. Il protagonista Roberto Sciullo è un nome e un personaggio, difficile non affezionarcisi. Colpisce per l’imprevedibilità delle sue azioni e affermazioni, tanto da rimanerne più di una volta spiazzati. Il finale rimane un po’ amaro, forse uno spunto di riflessione. Inevitabilmente il passato condiziona le nostre vite: sta a noi decidere quanta importanza dedicargli.

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Diego Crozzolin
è nato a Mantova nel 1993. Cresciuto nel paese di Castelbelforte (MN), all’età di ventisette anni si è trasferito a Pescantina (VR). Attualmente esercita la professione di operatore addetto agli impianti in un caseificio di Villafranca (VR). Da bambino, il nonno paterno Carlo lo aiutava a comporre brevi racconti e filastrocche, così è nata la sua passione per la scrittura. Dal 2012 in poi ha caricato diverse poesie e testi brevi sul portale online Club Poetico. Nel 2019 il componimento Sarà soltanto un dono è stato pubblicato in un’antologia. Carta carbone è il suo primo romanzo e, prima del percorso con bookabook, ha ottenuto nel 2020 un terzo posto al “Premio Kanaga”, sezione narrativa inedita.
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