«Spero nessuno di voi mi maledica, è tanto che non gioco e sono a corto di fiato.»
«È un modo carino di dirci che è scarso, Prof ?»
«Jack, ricordati che sono io quello che mette i tuoi voti di Letteratura, tieni a freno la lingua, potresti restarci molto male a fine anno.»
«Prof, questo si chiama abuso di potere!»
«Lo so bene e con te è ancora più divertente esercitarlo.» Quando era con i suoi ragazzi, Robert diventava uno di loro; sapeva bene che avrebbe dovuto necessariamente porsi un limite, ma dentro di sé c’era la convinzione che l’unico modo per creare un rapporto era quello di eliminare, fin dove possibile, quella barriera che separa il docente dal discente. E, allora, il suo linguaggio spesso diventava tagliente, ironico, a volte persino volgare, ma tutto nella sua testa, per quanto paradossale, aveva un fine didattico e pedagogico. Serviva a tenere gli alunni legati a lui, a guadagnarsi la loro attenzione quando c’era da infondere i concetti della materia.
Robert, tuttavia, cercava di dare a quei ragazzi non solo nozioni, ma di trasmettere a quelle bestie, così li definivano i suoi colleghi “politicamente corretti”, un po’ d’esperienza di vita, perché alla fine s’era reso conto che in realtà con quelle anime ormai non parlava, davvero, nessuno.
Nicolas prese a palleggiare e con un colpetto d’interno passò la palla a Robert, che goffamente la controllò d’esterno sinistro.
«Ora ti faccio vedere lo scarsone come se la cava!»
«Prof, non esageri, si ricordi che qui è il più vecchio!» «Simpaticone… Ora il vecchietto vi fa il culo a strisce!»
alicemazzara1989
“Cicatrici” ti sbatte in faccia la realtà di una quotidianità dove la vita è sempre stata una lotta, un susseguirsi di giorni grigi e silenzi che pesano come macigni. Non c’è spazio per i giri di parole qui dentro, l’autore ti porta dritto in mezzo al casino, tra case scrostate e sguardi che ne hanno viste troppe. Le storie che si intrecciano sono quelle di persone che hanno il dolore stampato addosso, eredità di un quartiere che non fa sconti, retaggio di un ambiente ostile che inevitabilmente ti lascia addosso cicatrici. C’è chi prova a tirarsi fuori dal fango, chi ci è nato e sembra non avere scampo, chi si aggrappa a una briciola di speranza in mezzo a tanta merda. L’autore non fa sconti, non cerca scuse, ma ti fa capire la testardaggine di chi, nonostante tutto, non molla. Il linguaggio è diretto, capace di evocare le atmosfere del quartiere, la lingua è quella vera, quella che senti per strada, senza filtri. Ti arrivano addosso le voci rauche, le risate amare, le parole dette sottovoce per non farsi sentire dal resto del mondo. Leggendo, ti sembra quasi di sentire l’odore acre di quelle vite scomode, il rumore sordo della rassegnazione, ma anche quella scintilla di umanità che ogni tanto riaffiora. Il messaggio è chiaro: andare avanti nonostante tutto, anche col cuore ammaccato e con la polvere negli occhi.
“Cicatrici” ti fa stringere il cuore ma ti arriva diretto come un pugno nello stomaco.
Angelo Tarquini
Ottima opera prima. Un autore pieno di talento. Un libro che si legge tutto d’un fiato.
La storia di Robert si infila sotto la pelle e arriva al cuore. Lentamente. Una parola alla volta.
Girata l’ultima pagina si ha la sensazione di lasciar andare un amico, un professore che ognuno di noi avrebbe voluto incontrare nella vita. Una narrazione che scava nell’animo e nella carne dei personaggi, lasciando cicatrici anche in noi lettori.
Michele Manganiello
Di questo libro mi ha colpito la grande capacità dell’autore di descrivere i personaggi ed i luoghi in cui si svolge la narrazione. Ciò rende la lettura molto stimolante ed evocativa.
Inoltre è interessante anche il modo in cui riesce ad intrecciare il passato e il presente del protagonista Robert.
Cristiano Sebastianelli
“Cicatrici” di Rosario Albano è un libro che merita di essere letto da chiunque ami la narrativa profonda e avvincente. Albano dimostra un talento nel tessere una trama complessa e avvincente, che cattura il lettore sin dalle prime pagine e non lo lascia andare fino all’ultima parola.
La storia di Robert Morris, un rispettato professore di Letteratura americana in una prestigiosa scuola di New York, è raccontata con una maestria tale da rendere ogni pagina un’esperienza unica. Morris è un personaggio ricco di sfumature, che incarna alla perfezione il conflitto tra passato e presente, tra la rispettabilità e l’oscuro mondo della malavita da cui proviene. La scoperta da parte di uno studente di una cicatrice inquietante sulla sua gamba è il catalizzatore che spinge Morris a rivelare il suo segreto, dando vita a una lezione indimenticabile e ricca di emozioni.
Albano riesce a creare un’ambientazione vivida e realistica, in cui i dettagli della vita accademica si mescolano abilmente con le ombre del passato di Morris. La sua scrittura è elegante e potente, capace di evocare immagini forti e di trasmettere emozioni profonde. La caratterizzazione dei personaggi è impeccabile, e il lettore si ritrova a empatizzare con le loro paure, speranze e desideri.
Uno degli aspetti più notevoli di “Cicatrici” è la capacità di Albano di trattare temi complessi e delicati con grande sensibilità e profondità. Il libro esplora il peso dei segreti, la redenzione e il potere del perdono, offrendo al contempo una riflessione profonda sulla natura umana e sulla possibilità di cambiare il proprio destino.
In conclusione, “Cicatrici” è una lettura obbligata per chiunque apprezzi la letteratura di qualità. Rosario Albano si conferma un autore di grande talento, capace di raccontare storie avvincenti e toccanti che lasciano il segno. Questo libro è destinato a diventare un classico moderno e ad occupare un posto d’onore nella libreria di ogni appassionato lettore.