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I cinque miracoli di Natale

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Sasha è un giovane sniffatore di colla che, orfano dalla nascita, vive alla giornata nelle fogne di Bucarest.
La notte della vigilia di Natale, in preda a una forte crisi di astinenza, si imbatte in un uomo misterioso, sorretto da una nuvola scura e con due grandi smeraldi al posto degli occhi. Noros, questo il suo nome, gli offre un desiderio da avverare, a una condizione: vedere con i propri occhi e toccare con le proprie mani la miseria e la crudeltà che affliggono il mondo. Il ragazzo, incredulo e ormai assuefatto alla sua misera condizione, cerca di sfuggirgli ma poi, inaspettatamente, si unisce a lui in uno spettacolare viaggio che, attraversando le galassie, toccherà i punti più caldi del mondo, teatro di guerre e persecuzioni.

Tra profonde riflessioni e momenti leggeri e buffi, il legame fra Sasha e Noros cresce fino a rivelare una verità sconvolgente sul passato del ragazzo…

PROLOGO

La sua mano era bianca come la neve ed esile come un fuscello di ciliegio, ma quando Sasha la stringeva si sentiva protetto e al sicuro, come una barcarola ancorata al porto mentre fuori scoppia la tempesta.

Si erano fermati in quella piccola cioccolateria a est di Piata Unirii e l’odore di zucchero a velo s’impadroniva, prepotente, delle sue narici.

Se avesse potuto disegnare una cartolina natalizia, l’immagine sarebbe stata esattamente quella che stava appena vivendo, seduto al tavolino con la sua mamma che gli stringeva la mano, e dietro di lei una miriade di calde lucine natalizie che sembrava farle da mantello.

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CAPITOLO I

Il profumo dello zucchero a velo stava lasciando il posto a un sottile e invadente tanfo di gas. Sasha provò a stringere gli occhi per prolungare di qualche minuto ancora quel momento magico ma, quando li aprì, l’immagine della donna era svanita, al suo posto c’era un topolino in cerca di calore rannicchiato vicino alle grosse tubature usurate.

Si guardò intorno. La colla era finita, era rimasto solo il sapore metallico fra le intercapedini dei suoi denti.

Alzò lo sguardo ispezionando lo spazio circostante.
Due ragazzi giocavano a biglie in un angolo.
Il vecchio Michael cercava di rattoppare, per l’ennesima volta, un buco ai pantaloni.
Una ragazza lentigginosa si pettinava i capelli con una forchetta a tre punte.
Giù nelle fogne era un giorno come un altro, la vigilia di Natale, lì, non si scomodava certo ad arrivare.
Aveva bisogno di altra colla. Doveva ritornare in quella cioccolateria per vederla sorridere, per stringerle la mano, per sentire il profumo della primavera nei suoi capelli.

Percorse il lungo cunicolo sotterraneo fino a raggiungere il tombino e vi sgusciò fuori. Il freddo pungente gli tagliava la pelle del viso e delle mani, le scarpe di pezza cucite dal buon Michael affondavano nella neve e faticavano, a ogni passo, a venir fuori del tutto.

Dalle finestre delle case illuminate a festa si potevano scorgere sagome di persone prese dai festeggiamenti. Da una di esse si riusciva a vedere un grande albero addobbato con tutti i suoi particolari, rosse sfere di vetro soffiato e nastri dorati. C’erano anche…

Sbam!

Intento com’era ad annusare la felicità altrui, Sasha non si era accorto della figura scura contro la quale si era ritrovato a sbattere.

«Cosa cerchi?» gli chiese l’uomo.

«Io, ehm, io… Non l’ho fatto apposta, ero sovrappensiero» rispose Sasha frettolosamente.

«Non hai risposto alla mia domanda» incalzò l’altro.

«Cerco della colla» ribatté il ragazzo, sorpreso della propria schiettezza.

Quell’uomo avrebbe potuto essere chiunque, come gli era saltato in mente di nominare la colla?

«Cosa cerchi, davvero?»

«Cerco una parvenza di umanità mentre affondo nella miseria della mia vita.» Le parole gli uscirono di getto, come una liberazione.

Una folata di vento gelido li avvolse. Si potevano appena udire note gioiose di musica sacra provenire dalla grande Cattedrale e un cane ululante al cielo buio e privo di stelle.

Fu allora che il tempo si fermò.

Le sagome delle persone alle finestre erano, ora, immobili, come cartonati abbandonati in un vecchio magazzino. Le lancette dell’orologio in cima al campanile avevano smesso di giocare a rincorrersi, le goccioline d’acqua che cascavano da una vecchia grondaia si cristallizzarono rimanendo sospese a mezz’aria, come pezzi di vetro scintillante… Tutto era privo di anima vitale.

L’uomo abbassò appena il cappuccio e mostrò parte del viso. Era forse un angelo quello che si trovava al cospetto di Sasha? Due smeraldi puri erano incastonati nelle cavità al posto degli occhi, il resto del volto appariva come un vortice nero, tetro, spettrale.

Un Angelo o un Diavolo? La differenza sembrava sottile, inquietante, allarmante, tanto affascinante quanto sconvolgente. «E se in tutta questa miseria fossi in grado di offrirti un desiderio da avverare? Uno e soltanto uno… Tu, cosa chiederesti?» Sasha si guardò intorno, sgomento. Era ancora sotto l’effetto della colla? Probabilmente sì, perché gli sembrava di vivere un’allucinazione.
Doveva cercare la prova che quello che stava vivendo era reale, così si avvicinò con passo incerto alla grondaia, allungò la mano sporca e scarnita verso quei cristalli di vetro e, non appena li toccò, iniziarono a girargli vorticosamente attorno come meteoroidi smarriti in una galassia sconosciuta. Tutt’in giro rilasciarono la loro sottile e luminosa cometa, trasformandosi in una fitta pioggia di stelle cadenti che gli finì sul viso.

Le lancette, prima ferme alle ore 21, ricominciarono a rintoccare e tutto lo scenario intorno riprese vita; l’uomo, però, era scomparso nel nulla dal quale era apparso.

2023-03-26

Aggiornamento

Il mio racconto finora esisteva solo fra le mie dita e il mio cuore, oggi, grazie a voi tutti che avete deciso di sostenermi, si trasformerà in un libro. Oggi esisterà grazie a voi. Sono felicissima di comunicarvi il raggiungimento del goal dei 200 pre-ordini ❤️

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Valentina Masella
è nata a Taranto, dove vive tuttora con i suoi tre fantastici e scapestrati esseri umani. Amante di serie tv, cinema, lettura e viaggi, nutre una patologica passione per il Natale e tutto ciò che a esso è connesso. I cinque miracoli di Natale è il suo romanzo d’esordio, pronto ad avvolgervi nella sua magia.
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