Un gatto che puzza di cipolle. Un ragazzo dalle coscette piccole ma dal grande ego. Un mostro nascosto nello scantinato. Miss Bagnacauda d’Estate. La colonna sonora di “C’era una volta il West”. Degli amici che giocano a Monopoli fino a notte fonda, inventando regole che possano far vincere tutti un po’ alla volta. Una donna che cuce un vestito. Un’Olivetti Lettera 32. Un papà con il mantello da Superman. Questi sono solo alcuni dei personaggi ed elementi che abitano questo condominio immaginario. Il mondo è malato là fuori, ma in questo interno cortile la vita continua a muoversi e a intrecciarsi: c’è chi impara a fare una torta, chi si sposa, chi festeggia la sua laurea, e chi si ricorda di respirare. In questo palazzo si può entrare senza essere annunciati. C’è spazio per tutti.
Perché ho scritto questo libro?
Linee matte ci hanno portate nello stesso palazzo dove siamo diventate amiche. Nei primi lockdown ci siamo salvate a vicenda iniziando questo libro: proprio allora ci siamo rese conto che, malgrado tutto, le vite continuavano a pulsare unite le une alle altre. Abbiamo creato insieme ogni personaggio di questo condominio immaginario. Ne abbiamo descritto e illustrato i tic, le idee demenziali, il coraggio, la paura, ognuno con una voce felice o disperata, ma unica perché è proprio così la vita.
ANTEPRIMA NON EDITATA
È proprio questo il nostro portone.
No, non avete sbagliato. Tranquilli, entrate con me.
Sì, sono la portinaia. Mi chiamo Estia. Lavoro in questo condominio da tanti anni.
Il nostro palazzo è da sempre un luogo dove fare ritorno a casa, un rifugio dal disordine delle strade di questa nostra città. Un posto dove sono nate famiglie, dove i bambini hanno corso sulle loro biciclette magiche, dove si sente la musica sgattaiolare dalle finestre. Qui i mostri si sono rincorsi lungo il tempo che fugge. Su queste scale sono nati amori, e amicizie immense si sono radicate nelle anime di chi ha percorso questi gradini.
Come dite?
Ma certo che potete entrare senza essere annunciati.
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C’è sempre spazio per tutti nel nostro cortile interno: qui ci siamo ascoltati, ci siamo compresi, accolti, e insieme abbiamo imparato – nonostante il caso, nonostante il caos – ad apprezzare le nostre piccole gioie quotidiane in tutto il loro valore.
Se sono rimasta per così tanti anni a gestire la loro posta, a spazzare l’ascensore, a dare da bere alla pianta che cresce storta vicino alla bottega è anche perché, nell’intrecciarsi di tutte queste nostre vite, abbiamo sempre considerato il viaggiatore, il nuovo inquilino non come un potenziale ladro dei nostri beni intoccabili e dei nostri privilegi, bensì come un valore sacro ed inviolabile.
Andate avanti, credetemi: andate ad incontrarli, sedetevi ad ascoltare le loro storie, i loro pensieri, le loro paure e i loro coraggiosi cambiamenti. Datevi tempo per conoscerli a fondo e vedrete che non sono soli nei loro appartamenti: hanno attraversato insieme drammi collettivi, hanno riso e pianto, hanno litigato, hanno cantato sui balconi. E forse nemmeno se ne rendono conto.
Punti equidistanti del centro di un cerchio, dentro ad un quadrato disegnato da questo cortile interno.
Avrei dovuto scrivere un racconto su ognuno di loro, perché dal mio piccolo alloggio li ho seguiti sempre nelle loro imperfezioni e nella loro grandezza umana.
Su, tranquilli, fatevi avanti.
Benvenuti nel nostro condominio.
Lorenzo Franchini (proprietario verificato)
di Vanessa ho già letto il suo “Atlante dell’insolito”, un volume che raccoglie tanti piccoli reportage dai luoghi più inconsueti in cui Vanessa si è trovata nel corso dei suoi tanti viaggi in giro per il mono. Un libro che mi ha conquistato per la sua capacità di dosare le emozioni e di saper trovare, anche nel luogo più disperato, un anelito di speranza. Un libro fatto di gli incontri con personaggi reali ma spesso davvero improbabili, e Vanessa è stata davvero brava a renderli concreti con il suo scrivere.
Questo suo esordio nella narrativa di fiction la vede scrivere invece di personaggi di fantasia presi dal mondo reale del suo condominio e sono sicuro che saprà essere altrettanto brava nel rendere in qualche maniera pure loro reali e concreti.
LF