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Cronache di un Mesotes II. La Furia del Portatore

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La guerra contro il Portatore è appena iniziata e per il giovane umano Leon nuovi combattimenti tratteggiano l’orizzonte. Grazie agli addestramenti di Kirene e alle riflessioni filosofiche che lo porteranno a conoscere se stesso, Leon troverà dentro di sé il coraggio per sconfiggere ogni dubbio che lo ostacolerà in questa nuova fase del suo percorso. Insieme a vecchie e nuove conoscenze, sempre al suo fianco, riuscirà ad affrontare la battaglia. Ma quando tutto sembrerà volgere al termine nuove minacce metteranno a dura prova la sua missione.

CAPITOLO UNO

UN NUOVO INIZIO

«Ehi!» … «Svegliati!»

Esclamò una voce familiare più serafica del solito, tranquilla…La testa mi pulsava. Il volto di Arfu che sgrana gli occhi, prima di essere colpito, era stampato nella mia mente. Una piacevole melodia di onde marine che si infrangevano sulla riva di una spiaggia, accompagnarono il mio risveglio. Lentamente aprii gli occhi. Un’intensa ma piacevole luce illuminò tutto il circondario, come se fosse stata la mia vista a generarla, nel preciso momento in cui iniziai a guardare.

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l panorama era mozzafiato, la spiaggia bianca e l’azzurro dell’oceano erano incorniciati da un cielo tendente all’arancione con sfumature verdastre. Il profumo di salsedine che entrava dalle narici, la soffice sabbia a contatto con i piedi e il sapore del mare crearono in me uno stato di serenità, quasi celestiale, scacciando i pensieri. Mi trovai sdraiato su un lettino bianco macchiato da infiniti colori, con lo schienale leggermente rialzato, che mi poneva di fronte alle infinite acque di un celeste magnifico. In lontananza, quasi fluttuanti rispetto alla superficie del mare, si intravedevano degli edifici, troppo lontani per distinguerli con chiarezza. In acqua molte persone si rilassavano e nuotavano, alcune di esse si spingevano verso le lontane abitazioni, altre restavano vicino alla riva. Sulla spiaggia invece parlavano e festeggiavano, tra banchetti e giochi.
Il lido, in generale, era molto popolato: sia da facce note, compagni d’arme e volti incrociati durante l’avventura, sia da sconosciuti. Pacificamente mi godevo il momento, fino a che, affianco a me anch’esso sdraiato, notai Basvid rilassarsi. Non indossava l’armatura e, per la prima volta, lo vidi per quello che era realmente, spogliato da una corazza pesante e ingombrante. Mi sembrava sereno, alleggerito, i suoi intensi occhi gialli e blu erano illuminati e spensierati, seppur con un pizzico di tristezza.Ricordai il primo incontro con lui al quartier generale, le nostre avventure con i Marittimi, gli scontri fianco a fianco come fratelli, pronti a proteggerci l’un l’altro. Avvertii un malinconico tuffo al cuore, non appena udii la sua voce: «Posto carino, non credi?». «Un paradiso» bisbigliai, spostando gli occhi verso il mare. «L’enorme Lete, l’oblio, prima di Devachan…» sussurrò, osservando gli edifici lontani. Restammo zitti a goderci il momento per qualche minuto.
Dentro di me un’ombra oscura era in procinto di ridestarsi; l’inquietudine e la curiosità per ciò che era accaduto. Ancora un battito di silenzio e poi, parlai: «Cos’è successo Bas?» continuai, spezzando la quiete.Si mosse con calma, sedendosi sull’estremità della sdraio. Appoggiò le braccia lungo il corpo in una posizione di sollievo, ammirando per qualche secondo l’orizzonte. «Sai amico, per la prima volta in tanti anni non so cosa fare. Penso che tra non molto arriverà il momento di raggiungere il luogo che vediamo tanto lontano da qui» disse, sbilanciandosi per un attimo verso i palazzi. Lo guardai stranito. La felicità di quelle frasi venne seguita da un lieve sorriso, che confermò le sue intenzioni. «Abbiamo ancora molto da fare» replicai contrariato «non puoi andartene amico…» mi guardò di sfuggita, per un momento. «Libero… ma tu devi essere forte, Leon. Il tuo viaggio non è ancora finito» proseguì con un filo di voce.

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Commenti

  1. Ho appena finito di leggere le bozze di questo romanzo (che fortunatamente avevo scaricato perchè ho completamente dimenticato i dati di accesso al sito e ho dovuto creare un altro account…), quindi sono impressioni a caldo. Ammetto di non aver letto la prima parte, ben sapendo che era un sequel diretto, ma l’ho apprezzato comunque moltissimo. Nel primo capitolo l’autore ha trovato una buona escamotage per riassumere gli eventi del primo. Ho apprezzato moltissimo le scene di combattimento e soprattutto la spiegazione del perchè ci siano popoli alieni simili a noi umani e al nostro passato (antichi greci). Ha dato un senso a questi popoli tenendo concreti gli aspetti dell’evoluzione sia biologica che culturale (quindi a condizioni x e y deve necessariamente diventare z) Forse non sono riuscito a cogliere come si deve alcune rivelazioni e colpi di scena (ma per colpa mia, dovevo leggere il primo che sicuramente recupererò!) Meritatissimo e non me lo aspettavo vedendo altri titoli della CE…

  2. (proprietario verificato)

    Ho sostenuto questo autore dopo aver ascoltato i suoi interventi ad un seminario universitario a tema “costruzione sociale e paura”. Farò un’unica recensione per entrambi i volumi premettendo che della fantascienza e del fantasy non mi interessa nulla. Che dire, non mi aspettavo di leggere così volentieri un romanzo di questo genere, il lato classico e filosofico è ben inserito, alternando le situazioni e soprattutto altalenando il linguaggio nel passaggio narrazione-filosofia. Nel primo libro ho trovato una riflessione filosofica adatta come introduzione, elementi semplici e chiari per tutti. Nel secondo libro (che ho apprezzato molto di più nonostante non fosse ancora editato) c’è un aumento della profondità e delle tematiche che toccano diversi aspetti tra cui quello antroposofico che, per quanto io detesti, è stato inserito in modo estremamente interessante, fondendosi con la struttura narrativa.

  3. (proprietario verificato)

    Ho letto le bozze non editate, scaricate grazie al preordine e che dire, fantastico. Un più che degno continuo della saga, dove si vede l’evoluzione non solo dei personaggi ma anche dello scrittore, più maturo ed efficace. Ora aspetto la versione definitiva ma, ancora di più, il seguito!

  4. (proprietario verificato)

    Buongiorno cari lettori e lettrici,

    questa mattina sono a presentarvi “Cronache di un Mesotes. Parte seconda-La Furia del Portatore”, dell’autore Alberto Grandi.
    Prima di tutto mi sembra doveroso, per chi ancora non ha letto la prima parte della saga “Cronache di un Mesotes.La guerra del Portatore”, fare un piccolo riassunto.
    Il primo romanzo narra le iniziali avventure di Leon, umano, che si trova a partecipare come combattente scelto alle battaglie che dovrebbero arginare le conquiste planetarie del Portatore. Ovviamente, per i riassunto completo potete consultare la prima recensione.
    In questo secondo libro si assiste a nuove battaglie e avventure di Leon che lo porteranno ad affrontare vecchi e nuovi nemici galattici. Addestramenti con Kirene, esplorazioni dei territori, nuovi legami sono sole alcune delle cose che son state inserite in questa vertiginosa trama che non lascia mai uno spiraglio di respiro e spinge inesorabilmente il lettore a proseguire.
    Oltre all’evolversi della trama si può assistere anche ad una crescita individuale di Leon che ha l’opportunità, nuovamente, di confrontarsi con alcune mente filosofiche riguardevoli e di analizzare anche in modo approfondito le sue credenze ed i suoi pensieri.
    La caratteristica filosofica la si trova anche nel primo capitolo della saga ma,questa volta,è più esplosiva e affronta temi nuovi e sempre più importanti e difficili da esporre. Questo evolvere di pensiero è molto affascinante in quanto va a mostrare anche una crescita dello scrittore stesso. Tra i temi affrontati troviamo le azioni morali, odio e amore, dubbio e paura, anima e spirito, coraggio. La dualità di molti degli argomenti che vengono esposti li rende molto più interessanti perchè è abbastanza ovvio inserirli singolarmente in un romanzo ma analizzarli e confrontali entrambi no. Uno studio approfondito della filosofia e una linea di pensiero molto attuale inoltrano i lettori in una spirale di riflessioni che andranno ad influenzare il modo in cui alcuni personaggi affrontano i combattimenti.
    La parte più intensa la troviamo nell’ultima parte del romanzo e quindi consiglio un piccolo ripasso di Platone in modo da poter apprezzare il tutto in modo più completo.
    Una scrittura che ha mantenuto le caratteristiche del romanzo precedente e rende il tutto molto coerente e fluente, soprattutto se l’intenzione del lettore è di leggere entrambi i volumi di seguito.

    La crescita che ha avuto Alberto è notevole e si ritrova nelle sue pagine ma ciò non ha influenzato lo sviluppo della trama ma ha avvalorato e reso ancora più coinvolgente la figura di Leon,che diventa una figura più reale e concreta.

    Il linguaggio usato è lineare e semplice in modo da rendere il libro accessibile ad ogni tipo di lettore ma è il contenuto a renderlo un libro di elitè.

    Un volume da non perdere assolutamente sopratutto per chi già ha aprezzato le avventure di Leon e vuole assolutamente scoprire come si evolve la guerra al Portatore.

  5. (proprietario verificato)

    Ho ordinato con piacere questo libro. Ne sento parlare ormai da molto tempo su Instagram, e trovo originalissima la combinazione tra arti marziali e filosofia che è al centro dell’opera!

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Alberto Grandi
classe 1994, è nato a Milano, dove ha conseguito una laurea magistrale in Scienze filosofiche, proseguendo con un dottorato in filosofia del linguaggio e gender studies. Grande appassionato di arti marziali, filosofia e mitologia classica, si dedica umilmente alla scrittura con la speranza di trasmettere la filosofia nonché un antico messaggio: “Conosci te stesso”. Cronache di un Mesotes III è il terzo e ultimo volume della sua prima saga fantascientifica, che fonde filosofia, mitologia e arti marziali in un quadro fantasy.
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