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Dormi Cecilia

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Consegna prevista Giugno 2026

Romana e in cuore sardo come sono, tutta cucita e ricamata tra il Colosseo e Tavolara, non pensavo certo di potermi innamorare di Milano. E invece è successo, in un inverno qualsiasi di due anni orsono. Sola soletta, in compagnia dei miei pensieri, con l’anima accesa, mi sono perduta negli incanti della Città della Madunina e, tra le piccole grandi strade, le chiese, il Duomo, gli scorci meneghini mi sono imbattuta in una bellezza vissuta tra il Quattro e il Cinquecento, di nome Cecilia Mazenta che dorme il sonno eterno nella stupenda Basilica delle Grazie. Lei mi ha invitata a narrare la sua vita “immaginaria” anche piegando la “Grande storia” alle esigenze del racconto.

La foto, bellissima, è di Carla Del Ciotto, amica della mia anima e fotografa. Dopo il segnalibro per Romaamor, firma anche la campagna di crowdfunding per Dormi Cecilia. Grazie Carla.

Perché ho scritto questo libro?

Oh come spiegare il moto dell’anima che, ondeggiando tra i tanti richiami del mondo, trova il suo sentiero segreto, pieno d’incanto e di mistero e poi lo fa divenir vivo nelle pagine di un libro? Ecco, sì, è stata la mia anima silente a condurmi per mano nella stesura di un libro che racconta una Milano palpitante di poesia, Giunta alle Grazie, Oh Cecilia! Sì dovevo scoprire perché la dolce fanciulla era sepolta nel Mausoleo del Moro…

ANTEPRIMA NON EDITATA

Forse dorme. Forse no. Se ne sta distesa, quietina e serena, gli occhi socchiusi, mentre tutti s’affannano intorno a lei che è appena sbocciata in gemma profumata sulla terra. Frusciano le vesti, risolini, bollicine di saliva e piccoli sospiri. Oh quante mamme ha la nuova arrivata! La sua vera mamma fa fatica a camminare dopo il parto, s’alza a malapena dal letto dove da giorni riposa in qualità di puerpera, bevendo brodo caldo di pollo bollito. Da lei, Cecilia è uscita in scivolo di vita, passando dalle nuvole lassù, in compagnia degli angioli, al mondo piccolo e bagnato in cui nuotava nel buio, a quello grande, d’aria e vento, a sole aperto, dove è giunta con fatica e spavento, perché non riusciva a tenere il respiro passando dall’acqua all’aria, il fiato si tagliava se scendeva giù e così, oppalà, risaliva su. Poi, qualcosa aveva sbrigliato la corda che la legava intorno al collo ed era precipitata giù per atterrar sul morbido di una culla fatta con due mani allacciate che l’hanno accolta e abbracciata tutta quanta nudina come era. Attonita dal volo era rimasta muta. Un dolore sul fondoschiena e il fiato si era trasformato in pianto.

2025-11-14

Aggiornamento

Carissime amiche, carissimi amici, eccomi arrivata al giro di boa delle 200 copie che portano il mio amato "Dormi Cecilia" in tipografia per diventare un libro con tante pagine fragranti di storie nuove, milanesi, romane ed eterne perché a storia di Cecilia è l'eterna lotta tra il bene e il male. Un combattimento spirituale che si fa di carne e sangue nelle peripezie rinascimentali di Cecilia. E torno a me.. E' stata un'odissea formidabile, tra delusioni ed entusiasmi, e il viaggio, nei diversi approdi, tra scogli, sirene, pericoli, un cimento. Il mio terzo cimento e forse l'ultimo. Sono contenta di essere arrivata al molo dove Cecilia può ancora essere scelta e preordinata mentre io, mettendo a posto i remi, piegando le vele, stringendo la cima alla boa, me ne vado a riposare un poco e a tutti un grazie sollevato dal suono delle campane verso il cielo blu. Din Don Dan Din Dormi Cecilia!
2025-11-07

Aggiornamento

Ed ecco, precipite, nei morbidi capelli suoi d'argento nella personcina svelta e serena, che la Cannovale, la mia professoressa di latino e greco al liceo torna viva e non con il "suo" Orazio, ma recando tra braccia incrociate un altro grande poeta romano: Lucrezio. Noi, sedute sui banchi, tornate fanciulle, la ascoltiamo recitare l'inizio del libro secondo del De Rerum Natura. E morbida, carezzevole, dolce è la sua voce che ci fa quasi assopire: " Suave mari magno... ". Uno zefiro in esametri che culla il cuore e l'anima. Sì un passo stupendo che ben racconta come mi sento oggi che la mia amatissima Cecilia, dopo la sua - e mia - odissea nei mari agitati dai mostri marini e dalle erinni furiose, ha quasi toccato la riva del riposo (e della pubblicazione). Vabbè Benedetta, via, non tutti conoscono la Cannovale e Lucrezio per molti è il nome di un liceo romano. E allora non in latino lo riporto qui per tutti quel passo stupendo di poesia pura e subito senza perdere altro tempo vado a cominciare: "È dolce, quando sul vasto mare i venti turbano le acque, assistere da terra al gran travaglio altrui, non perché sia un dolce piacere che qualcuno soffra, ma perché è dolce vedere di quali mali tu stesso sia privo" Ed è solo l'inizio della meraviglia!
2025-10-11

Aggiornamento

https://www.informazionecattolica.it/2025/10/09/dormi-cecilia/ Su Informazione cattolica è uscito un piccolo articolo che parla di Dormi Cecilia, grazie Matteo!
2025-10-10

Aggiornamento

Veleggia il mio piccolo naviglio e, doppiata la prima boa del cinquanta per cento nella spinta di una carissima amica, eccoci, grazie a Fabio (che ho conosciuto solo oggi!) a passare il sessanta (s'intende per cento). Grazie Fabio! Ogni copia prenotata un piccolo tesoro, ogni persona che la prenota preziosa per arrivare in porto. E comincio a vedere, da lontano, qualche lucina del molo d'arrivo- Un passetto di danza via l'altro con Cecilia...
2025-10-03

Aggiornamento

Oh meraviglia, mi pare oggi, al risveglio, che gli orizzonti s'aprano celesti per la mia Cecilia e un grazie ex corde va a tutti quelli che mi han dato fiducia, che magari hanno letto Cuoresardo o Romaamor e che s'attendono un nuovo libro da tenere sul comodino e da leggere a sera, in gran gioia, quando stanco il giorno s'appoggia al guanciale. Ho ricevuto una mail da un mio caro sostenitore della prima ora, Enzo M., che è professore di Fisica all'Università, al quale porterò un barattolino di rarissimo "Miele amaro" sardo (un toccasana per la salute), fatto con fiori di corbezzolo e mi ha scritto due parole due, solamente: "Sarà bellissimo". Il sole giocondo s'attarda sull'aldia mentre il mare agitato da mille fremiti mi rimanda l'energia del Creato e a tutti auguro una santa giornata. Nella foto sono i o con una borsa da me ricamata...
2025-09-17

Aggiornamento

Questa notte il signor Nuvolini con la sua valigetta piena di nubi filanti ha passeggiato il lungo e in largo per il firmamento e così al risveglio, stamane, ecco un cielo striato in ovatte di gradazioni colorate che vanno dal grigio al giallino. Oh fa niente mi sono detta , salutandolo mentre se ne andava via dopo aver fatto il suo lavoro, e mi sono rimessa a capo sul guanciale a riposare ancora un pochetto per arrivare alle sette. E ho sognato. Ho sognato che Dormi Cecilia, in una barchetta d'oro, lasciava la riva del mare, lasciandomi sulla battigia con i piedi nell'acqua. Una brezza leggera gonfiava le vele del piccolo naviglio e al timone mi pare di aver visto Francesco di bookabook che m'aiuta nell'impresa. Mi sono seduta a guardar l'apparizione che se ne andava via insieme al mio sonno...

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Cara Benedetta, sono contentissima che è stato raggiunto il primo obiettivo ed avrò le copie ordinate, ho tutti i tuoi libri e mi sarebbe spiaciuto non avere questo. Ora avanti per questi pochi passi che mancano al secondo obiettivo delle 200 copie. Dai Cecilia!!!

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Benedetta De Vito
Laureata in Letteratura portoghese, giornalista professionista, ghostwriter, traduttrice, scrittrice, è nata a Roma e vive tra Roma e la Sardegna.. Ha lavorato per più di vent’anni al Gazzettino e collabora con diversi siti Internet. Ha scritto “L’ingegnere e altri racconti” (Stampa alternativa, Millelire, 1990), “Il naso Augusto” (Moby Dick edizioni, 1995), “C’ero una volta” (Oltre edizioni, 2019), “Cuoresardo” (bookabook, 2023), Romaamor (bookabook, 2024). Ha tradotto “Lei non sarà mai infedele” di Jeanne De Casalis (Nutrimenti, 2003) e “L’enigma delle sabbie di Erskine Childers” (Nuova Editrice Berti, 2012).
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