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Due onesti bugiardi

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E se esistesse un motivo davvero valido per scappare a un passo dall’altare? E se quel motivo avesse un volto, un nome e un modo di fare che hanno l’effetto di una bibita ghiacciata ad agosto? Non è facile come sembra, però, perché dall’altro lato c’è un uomo altrettanto perfetto, la personificazione del Principe Azzurro. Anita Ricciardi, abituata a rigare dritto, questa volta sceglie il colpo di testa e molla tutto per mettersi sulle tracce di Mimmo, il ragazzo che tutte le notti le compare in sogno. Troppe le coincidenze e gli intrecci con la realtà, Mimmo non può essere solo una sconsiderata parentesi onirica. Ma chi è davvero Mimmo e, soprattutto, esiste anche in carne e ossa?

PROLOGO

«Tesoro, rilassati. Trovami almeno una persona al mondo che non abbia mai desiderato finire nel letto di un’altra.» Alza l’indice, a simboleggiare l’uno, e me lo avvicina agli occhi al punto da farmi sentire strabica. «Una che sia una!» ribadisce e abbassa finalmente il dito.

«Luna, non ti ho detto di volerci andare a letto, ma solo che continuo a sognarlo.»

«Fa lo stesso, non c’è una grande differenza.»

«C’è un’enorme differenza.»

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«Dettagli, Anita, dettagli.» Scaccia con la mano una mosca inesistente e mi esorta a stare serena, come la maggior parte degli esseri umani che da sempre vivono scaricando le proprie colpe sul karma e sul destino. È convinta servano a tenere su il peso delle colpe globali e arriva addirittura a personificarli: un momento prima li paragona ad Atlante, l’antica divinità che sorreggeva sulle spalle la volta celeste, e quello dopo a The Rock, l’attore americano pompatissimo. Credo abbia fumato, lo fa spesso, dice che la tranquillizza; personalmente, quando serve, preferisco due calici di vino bianco, uno in coda all’altro.

«Ah… Comunque sia, è decisamente romantica.» Conclude così la sua arringa.

«A cosa ti riferisci adesso?»
«Alla scopata onirica. È molto romantica!»
«Luna!» La fulmino e le lancio un cuscino dritto in faccia.
A suo dire, l’amore è tutto un gioco e quando cominci a fare sul serio, mettendoci troppa testa, è ora di abbandonare la partita. Luna è quel tipo di giocatrice che, nel bel mezzo di una manche di scala quaranta, quando hai tantissimi punti stesi sul tavolo e il cervello comincia a fumare per le mosse seguenti, sarebbe in grado di mescolare la distesa di carte in preda a un gesto isterico, vanificando ogni sforzo. Per poi uscire di scena con la scusa di fare due tiri, senza ritornare più. Lasciando l’altro giocatore disorientato e incredulo, privo di ogni spiegazione e pieno di carte da risistemare. Dico sul serio, gliel’ho visto fare. Per quanto mi riguarda, invece, con il passare del tempo sono diventata una di quelle giocatrici che riordina di continuo le carte sul tavolo, rendendo simmetriche le scale e sistemando i tris, mentre a mente faccio già un rapido conteggio dei punti. Non perché io sia un tipo preciso, tutt’altro, è la vita che via via ci rende naturalmente più responsabili, Luna direbbe “più noiosi”. Finché è felice glielo lascio credere, ma io continuo con il mio calcolo anticipato del rischio. D’altronde, l’amore non può essere ridotto in eterno a giochi, capriole e arti circensi, abbiamo trent’anni ormai. Anche se ogni tanto ripenso all’adrenalina che mi dava il bluff e al senso di vertigine. Tento di farle capire che mi aspettavo una risposta diversa, legata agli anni di studio che ha dedicato alla psicologia, magari, piuttosto che ai suoi soliti mantra.

«Quindi, sei qui perché hai bisogno di una psicologa?» chiede passandomi una lattina di Coca.

Se le dicessi di sì, mi inviterebbe ad andarmene seduta stante, è ancora troppo scottata dal fallimento del suo esame di Stato. «Vorrei un tuo parere, ma meno trascendentale se possibile.»

Tace, fissa il soffitto per qualche istante e la cosa non mi fa ben sperare, sembra stia cercando nuovamente una risposta nell’etere. Mi porto la lattina sul divano e mi metto comoda.

«Comunque…» Afferra un bastoncino d’incenso e comincia a camminare su e giù per la cucina. «Potrebbe essere la manifestazione di un tuo conflitto interiore, un problema che a livello di coscienza ignori.»

Missione compiuta. Sembra avermi presa sul serio. Se non fosse che è seguita da una nuvola di fumo e che io sono sdraiata con una Coca del discount su un divano di bancali, potrebbe sembrare quasi una vera seduta dallo psicologo.

«In che senso conoscere un uomo, nei sogni, può collegarsi a un conflitto interiore?» Infilo il dito nella linguetta per aprire la lattina.

«Magari non è lo sconosciuto in sé il focus della questione: il centro di tutto potrebbe essere la tua relazione con Marcello, ad esempio.»

La schiuma della Coca esplode.
«Merda! Che disastro!»
«Non ti preoccupare, è l’universo che ci parla. Ed è tutto lavabile.»

Mi passa uno straccio.

Al diavolo l’universo! Cosa c’entra ora la mia relazione con Marcello, solida, felice e sicura, con questo tizio dei sogni?

«È impossibile, Luna» ribatto secca, mentre mi accingo a pulire.

«Ecco, già il fatto che neghi ciecamente denota un possibile campanello d’allarme.»

«Ti ricordo che a settembre MI-SPO-SO!»

«Sai bene che non mi IN-CAN-TI con la storia del matrimonio: poligamia U-NI-CA via!» scandisce con un’enfasi degna di un corista da stadio. «Scherzi a parte, non ho nulla contro Marcello, anzi lo sai che lo adoro, ma pensaci su.»

Rincara la dose: «Magari potrebbe esserci qualcosina dentro di te che vuole attirare la tua attenzione e si sta facendo spazio tramite questi sogni. E il fatto che ciò accada con continuità ne rafforza l’importanza».

Basta, non voglio più starla a sentire, rischierei di darle retta. Sono certa che questa mia paranoia sia pressoché conclusa e che quel tizio dei sogni se ne tornerà presto tra le nuvole, o da dove è venuto, insomma. Ho un matrimonio a cui pensare. Settembre si avvicina e non ho tempo per insensati colpi di testa.

Mentre faccio risalire la zip del cappotto, scusandomi ancora per il disastro, mi becco un’altra perla: «L’ultima persona che puoi permetterti di prendere per il culo sei tu. E la penultima…» si avvicina a braccia spalancate «be’, sono io ovviamente!».

La abbraccio e le schiocco un bacio sulla guancia. Imbocco le scale a passo veloce e con i pensieri confusi, metto male il piede e inciampo. Luna apre la porta, deve aver sentito il tonfo.

«Ti vieto di dire che è il karma!» La anticipo.

Immobile sulla soglia, fa il classico gesto di sigillarsi la bocca con le dita e si limita a controllare il mio stato di salute.

Sto bene, mi capita spesso d’inciampare. Ci sono abituata.

2023-06-14

Aggiornamento

Cari sostenitori, io ci ho messo pancia, cuore, sudore, sorrisi, incazzature, grinta e qualche lacrima, voi avete fatto il resto. ❤️‍🔥quindi almeno 200 volte grazie. E ora continuiamo questa avventura aspettando la grande emozione di potervi vedere con "Due onesti bugiardi" tra le mani! Grazie, Alessia.

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    “Due onesti bugiardi” è un libro che ho divorato, letteralmente. Dopo poche pagine mi sono ritrovata coinvolta, talmente coinvolta che ogni minuto libero della giornata era dedicato alla lettura. Questo romanzo dalla scrittura scorrevole ti coinvolge ed entra nell’ animo del lettore, ti intriga e ti incuriosisce fino alla fine. Ho apprezzato le varie tematiche affrontate dall’autrice che aiutano a riflettere anche il lettore stesso. Ho amato il personaggio di Luna, l’amica pazza di Anita che la spinge a non accontentarsi perché nella vita tutti noi meritiamo la felicità assoluta… utopia?!? Per Luna non può esserlo, sprigionare energia positiva è la sua speciale peculiarità. Questo romanzo lo consiglio vivamente!

  2. Deborah Deb Micheletto

    Ciao Alessia, ho appena finito il tuo libro in esattamente 2 giorni. ❤️
    Premetto che io non sono una gran lettrice ma posso dire che FINALMENTE HO TROVATO IL GENERE CHE AMO!
    Finché divoravo il libro mi sembrava di essere dentro a un film, una lettura semplice e coinvolgente!
    Non vedo l’ora di ricevere il cartaceo!
    Complimenti davvero! ❤️

  3. Valentina Cattelan

    Un romanzo rosa adatto a tutti per il tono ironico e scorrevole con il quale si sviluppano le molteplici tematiche con cui la protagonista é chiamata a confrontarsi. La trama tra sogno e realtà si sviluppa in un ritmo incalzante che coinvolge il lettore grazie anche alla schiettezza e alla modernità dei personaggi nei quali é davvero intrigante immedesimarsi. Brava Alessia, il tuo primo romanzo é scritto con l’inchiostro delle emozioni del cuore!

  4. Lin McCastle

    (proprietario verificato)

    Ho pre-ordinato il romanzo ‘ Due onesti bugiardi’ perché la trama mi aveva colpito. Invece di aspettare il libro cartaceo ho deciso di leggere la bozza non editata e devo dire che ho fatto benissimo. Non ho dovuto aspettare mesi per gustarmi la storia di Anita. Romanzo bellissimo! 😍Ho adorato la crescita interiore della protagonista, il suo percorso, la fine del libro e la scrittura piacevole e scorrevole con cui è stato narrato il tutto.
    Non vedo l’ora che mi arrivi il cartaceo per poterlo rileggere. CONSIGLIATISSIMO!🤩

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Alessia Fiorentino
Vicentina classe 1990, dopo gli studi classici entra e lavora nel mondo delle vendite. Vendere è per lei parte di una grande narrazione. Scrive sotto lo pseudonimo di Una Bionda e Una Penna e gestisce l’omonimo blog, all’interno del quale si trovano racconti di matrice rosa e articoli sul tema della genitorialità. È la penna di alcune rubriche sulla maternità e realizza contenuti per il web.
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