Durante la seconda pandemia, fine 2020, mi ero appena trasferito a Milano e il paesaggio che avevo di fronte era completamente diverso da quello di prima.
Il deposito ATM sotto casa mi ha ispirato e una notte mi sono ritrovato a scrivere la prima storia quasi tutta d’un fiato e tutta in rima.
La cosa mi è piaciuta e negli ultimi anni ho cominciato a scriverne delle altre, coinvolgendo nelle storie proprio i mezzi pubblici di Milano, così caratteristici e iconici.
Mi sono ritrovato a scrivere storie che si possono leggere a un bambino ma che anche un adulto può apprezzare, col cuore e con la mente.
E’ uno di quei libri che penso tutti dovremmo tenere sul comodino per non dimenticarci che anche noi siamo stati bambini una volta e che sognare è fondamentale… sia nella vita privata che in quella lavorativa.
Mi immagino che un giorno le mie nipotine mi recitino una delle storie, in piedi sulla sedia il giorno di Natale, un po’ come si faceva una volta.
Perché ho scritto questo libro?
Il motivo è quasi una dedica. Dopo che in questi anni Milano mi ha offerto infinti stimoli, possibilità e opportunità, ho pensato che era il momento di ricambiare.
Ed ecco allora un libro che parla di Milano, dei suoi mezzi e di come, a volte, un viaggio si può trasformare in un momento di ispirazione.
Non ultimo, volevo scrivere qualcosa che genitori e nonni possono leggere ai propri figli e nipoti prima di andare a dormire… e viceversa!
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