“Gli amanti” parla di incontri, di erotismo, ma soprattutto del rapporto con me stessa: di quanto sia stato importante imparare a guardarmi senza vergogna per essere la donna che voglio essere, e non quella che ci si aspetta che io sia.
All’interno del libro si alternano i racconti — i miei ricordi, le mie esperienze — alla mia crescita personale, che ho voluto condividere sotto forma di riflessioni intime.
“Scrivere queste pagine è stato un atto di libertà.
So che espormi significherà essere giudicata, che il desiderio, quando appartiene a una donna, continua a scandalizzare più di quanto dovrebbe. Ma lo faccio comunque. Lo faccio perché credo che il piacere femminile non sia qualcosa da nascondere, ma da raccontare, da celebrare, da vivere senza vergogna.”
Perché ho scritto questo libro?
Gli amanti nasce un po’ per gioco: un gruppo di amici, una battuta fatta al momento giusto, con leggerezza.
Non avevo mai scritto nulla prima, ma una sera ho iniziato… e ho continuato finché non mi sono accorta di aver creato qualcosa che mi assomiglia. E allora, spinta anche dal desiderio di rivendicare la mia libertà e quella di tutte le donne, ho deciso di condividere una parte di me che non avevo mai raccontato a nessuno.
ANTEPRIMA NON EDITATA
Scrivere queste pagine è stato un atto di libertà.
So che espormi significherà essere giudicata, che il desiderio, quando appartiene a una donna, continua a scandalizzare più di quanto dovrebbe.
Ma lo faccio comunque.
Lo faccio perché credo che il piacere femminile non sia qualcosa da nascondere, ma da raccontare, da celebrare, da vivere senza vergogna.
Le storie che leggerete sono mie, vissute sulla pelle.
Ogni bacio, ogni carezza, ogni sussurro trattenuto.
Alcuni dettagli sono stati romanzati, sfumati, spostati, per proteggere chi ha condiviso con me frammenti di intimità. Ma l’essenza resta vera, autentica, pulsante.
In questo libro parlo di desiderio, di corpi, di incontri fugaci e di legami che hanno lasciato il segno.
Ma parlo anche di me.
Di come ho imparato a guardarmi nuda senza giudizio, a desiderarmi prima ancora che farmi desiderare.
Parlo della mia autodeterminazione.
Questo non è un manuale. Non è una confessione. È un invito.
A lasciarsi andare. A riconoscere la potenza di un orgasmo che nasce anche dalla testa,
e non solo dal sesso.
A conoscersi, senza scuse.
A volersi, senza filtri.
A vivere, finalmente, senza paura.
Non tutti gli amanti ti cambiano la vita o ti lasciano un segno profondo.
Alcuni lo fanno. Quelli che ti insegnano qualcosa, anche senza volerlo.
Che ti fanno capire chi sei, cosa vuoi, cosa non vuoi più. Che ti mostrano i tuoi limiti e le tue potenzialità.
Che ti costringono a guardarti dentro, a chiederti perché desideri, perché scegli, perché ami in un certo modo.
Sono loro che rendono prezioso questo libro.
Perché ogni storia, ogni incontro, ogni amante — breve o lungo, intenso o leggero —
mi ha lasciato un frammento di verità.
E io ho deciso di metterli insieme, di raccontarli, di trasformarli in parole.
E poi ci sono gli altri.
Quelli che passano appena, come un bicchiere bevuto in fretta in un bar affollato, eppure rimangono impressi per un dettaglio, per una frase, per un modo insolito di “scopare”.
Non sempre ti fanno capire qualcosa di te stessa, né ti aprono nuove strade, ma sanno farsi ricordare per altri motivi: una risata fuori luogo, un imbarazzo, un gioco improvvisato.
Ci sono quelli che durano il tempo di una sola notte, ma così intensa da non poterla dimenticare, e quelli che finiscono per diventare aneddoti da raccontare tra amiche, con un sorriso malizioso sulle labbra.
Sono incontri che non hanno avuto il peso degli altri capitoli, ma che meritano comunque uno spazio. Perché a volte basta un dettaglio, un gesto, persino una goffaggine, per lasciare un ricordo che vale la pena raccontare.
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