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Gli universi della mente

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Nella silenziosa solitudine di un laboratorio, alcuni tra i più brillanti scienziati della Terra riposano, ciascuno nella sua cella di criogenesi. Uno di loro vedrà la sua attesa terminare prima del previsto e ciò che lo aspetta potrà rivelarsi un incubo o la più grande occasione della sua vita. In questa storia interattiva sarai più di un lettore, perché vivrai insieme a Soggetto 2 il suo strano incontro e porterai avanti la sua vicenda, se saprai rispondere ai quesiti che ti verranno sottoposti. Sarai messo alla prova sul funzionamento della mente umana e sui fenomeni cognitivi che la interessano, ma le risposte più importanti, sulle sorti della Terra e sul significato delle decisioni di chi la abita, sono anche le più difficili da trovare.

“Accogli le emozioni; loro ti guideranno nel sentire te stessa,

gli altri e quello che stai facendo.

E tieni sempre viva la bambina che è in te.”

Grazie mamma,
tua Brigitta

Ti chiediamo di prestare particolare attenzione durante la lettura del racconto. Ti verranno poste alcune domande e avrai la possibilità di scegliere la risposta da un ventaglio di tre opzioni. Solo una di queste ti rimanderà alla pagina corretta per proseguire la storia. Se sceglierai l’opzione sbagliata, saranno diverse le cose che potranno accadere, ma nel caso venissi rimandato a una pagina che hai già letto, ti chiediamo di non saltarla e di rileggerla con maggiore attenzione: potrebbe nascondere degli indizi utili a individuare la risposta giusta. Buona lettura e, mi raccomando, non barare!

Tutte le nozioni e le definizioni di psicologia sono tratte da A. Jacomuzzi, P. Legrenzi, Fondamenti di psicologia generale. Teorie e pratiche, Bologna, Il Mulino, 2021.

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1

Che diamine succede? Che anno è? Provo a muovermi, ma il mio corpo risponde con delle scosse di dolore. Ho i muscoli indolenziti e fa freddo, sento il naso gocciolare. Le punte dei piedi non sono ancora in grado di muoversi. Vorrei guardarmi attorno, ma persino gli occhi mi pesano. Sono molto più provato del previsto. Non mi avevano detto che il risveglio dalla criogenesi sarebbe stato così brusco. Il laboratorio è talmente immerso nel silenzio che riesco a distinguere il ronzio della corrente elettrica.

Non c’è nessuno?! Perché sono sveglio allora? La mia cella di criogenesi non può essersi aperta da sola. Mi sforzo di aprire gli occhi e cerco velocemente alcuni riferimenti: è ancora tutto intatto. Sulla destra, al centro della stanza, vedo il piano ovale con il mio notebook rosso, la foto dell’anniversario e il prototipo della navicella B.R.A.B. del programma Versus. Dalla mia cella riesco a vedere alcune delle capsule dei miei colleghi ancora incoscienti. Non vedo quella di Luna, è troppo buio. Il LED sotto la scrivania lampeggia ancora però, quindi la corrente non è saltata.

Guardo in alto per cercare l’orologio.

L’orologio! Segna il 2202! Mi sono svegliato con trentadue anni di anticipo! Cosa sta succedendo? Mi agito e mi dimeno disordinatamente, cercando di uscire dall’involucro vetrato della cella di criogenesi. Sento un rumore.

Allora non sono solo, c’è qualcuno qui con me.

«Luna? Luna, sei tu?» La cerco urlando.

Perché non mi fa uscire da qui? Da chi siamo stati svegliati? È impossibile che i problemi della Terra siano stati risolti in soli diciotto anni!

La stanchezza prende il sopravvento, le braccia spingono sempre meno la porticina della capsula da cui tento di liberarmi… mi scivolano sui fianchi. «Allora, chi c’è?» La mia voce diventa debole. «Non… riesco… a usc…»

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2022-08-24

Aggiornamento

Grazie al vostro prezioso supporto abbiamo raggiunto il traguardo delle 200 copie! Vi ringraziamo di cuore per aver creduto in questo ambizioso progetto e per l’affetto che ci avete dimostrato! Non vediamo l’ora di farvi scoprire i nuovi orizzonti di questo universo!
2022-06-09

Aggiornamento

Un nostro lettore, Davide Brunelli, insegnante di fisica alla scuola internazionale Italo-cinese, ha apprezzato il racconto e ha disegnato i due personaggi della storia. Grazie infinite!

Commenti

  1. Patrizia Rossi

    Complimenti agli autori! Trovo che la storia sia davvero avvincente. Procedendo con il racconto, il lettore riesce ad immedesimarsi nel personaggio principale e i dialoghi sono significativi. È un racconto che lascia con il fiato sospeso – durante la lettura e al termine.
    I concetti di psicologia sono raccontati o posti come quesiti nei dialoghi dei due personaggi: un ottimo connubio per conoscere qualcosa di nuovo e leggere per il piacere di leggere. Non saprei definire l’età consigliata per la lettura della storia, ma sicuramente il pubblico è vasto; oserei dire dagli adolescenti in poi.
    Bello! Non vedo l’ora di riceverlo per capire in che termini è stato pensato come “interattivo”.
    Lo consiglio!!

  2. Miryam Moro

    Mi è piaciuta molto la vostra premessa; avete fatto capire la scelta e la motivazione di intraprendere questo lavoro.
    Quando ci si addentra poi nel libro, questo ti cattura. È davvero molto intrigante e ti lascia con il fiato sospeso. La descrizione dettagliata degli esperimenti, fa sì che anche il lettore riesca a partecipare attivamente (ad esempio, a me è venuto spontaneo provare il gioco dei colori). In questo modo, il lettore riesce a tenere molto più aperta e concentrata la mente – è come se il racconto attivasse il ragionamento!
    La spiegazione, da parte dei personaggi, delle loro diverse storie di vita fa ragionare sulla risposta/motivazione: tutto è dovuto da scelte differenti, condizionate da ciò che ci circonda e dalle esperienze vissute.
    Molto bella la spiegazione anche in termini didattici. Il vostro lavoro è un apprendimento indiretto – nel senso che si apprende senza volerlo e senza accorgetene.
    Sembra di leggere una storia, ma in realtà vi sono tanti concetti di psicologia, che ti fanno ragionare e imparare.
    Lo consiglio vivamente

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Brigitta Pia Alioto e Riccardo Boffini
Brigitta Pia Alioto è cultore della materia di Psicologia generale e dottoranda in Scienze della Formazione presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Studia i temi della trasformazione digitale e del game-based learning.

Riccardo Boffini è diplomato all’istituto tecnico. Da sempre appassionato al mondo videoludico; col tempo ha coltivato interesse nella scienza, nell’ingegneria e nella psicologia.
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