Nello scenario post pandemico di oggi, un’identità digitale è un requisito indispensabile per implementare il proprio business. Data la massiva presenza di personalità online, è di fondamentale importanza distinguersi rispondendo ai bisogni degli stakeholder e scavando nello spirito intrinseco della propria comunicazione. Barbara Randazzo, attraverso la sua comunicazione botanica e grazie all’ausilio di quattro professioniste digital, in questo libro si propone di illustrare le fasi e le pratiche distintive di una comunicazione etica, gentile e lenta, ma di successo. Lo scopo finale di questo manuale è mostrare le fasi per creare un modello di comunicazione efficace e applicarle praticamente attraverso alcuni esercizi, in modo da avviare un’attività resiliente e duratura nel tempo.
Introduzione
Il 2020 è stato l’anno della mia rinascita, un anno di forte crescita spirituale, l’ho chiamato “l’anno del riscatto”. La morte di mio padre mi ha svegliata turbinosamente dal grigiore di cui ero circondata e permeata. Ho preso in mano la mia vita, mi sono iscritta all’università, ho cambiato il mio approccio comunicativo e ho creato da zero il mio modello di business e, alla fine, eccomi qui a scrivere questo libro.
Durante la lettura, conoscerete quattro professioniste di cui mi fido, non solo perché ho grande empatia e fiducia nei loro confronti, ma anche perché la conoscenza intesa e veicolata come aiuto e non come esibizione è uno dei pilastri del mio stile comunicativo.
Ho sentito il bisogno di estrapolare tutta la mia essenza, tutta la mia Comunicazione botanica che è sinonimo di sorellanza, lentezza, consapevolezza, onestà, empatia e resilienza. Una comunicazione creata per tutte coloro che si approcciano al mondo digitale e non sanno come destreggiarsi tra le proprie parole, la propria identità, la propria immagine.
Questo libro è il mio aiuto, il mio soccorso. E vuole essere il vostro manuale unico, da consultare ogni volta che perderete le redini, vi farete domande, o semplicemente quando lo reputerete necessario.
Questo manuale è il vostro amico da tenere nella libreria, sul comodino o nella borsetta rigorosamente second hand. Mi piacerebbe che tutte voi viveste questo libro come un’esperienza, perché le esperienze diventano ricordi e i ricordi rimangono vivi nel cuore.
Oltre i social, oltre il digitale, io sarò sempre Barbara.
Potete fidarvi.
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Comunicare dopo la pandemia
Abbiamo assistito all’effetto coronavirus in ambito digitale. Tutti i brand hanno dovuto modificare la propria strategia di comunicazione o addirittura hanno dovuto crearne una.
Le aziende, così come le persone che per necessità hanno spostato la loro attività online, si sono focalizzate sull’uso pragmatico del segno. Hanno premuto l’acceleratore verso la singolarità delle esperienze fruitive e si è reso necessario riporre molta più fiducia nella comunicazione social, perché, in quel periodo, era rimasto l’unico modo per farsi conoscere, per avere uno spazio in un mondo parallelo alla realtà.
Il coronavirus è stata una vera e propria rivoluzione, con effetti sorprendenti sull’ecosistema digitale, e questo ha avuto modo di manifestarsi non solo all’interno delle aziende ma anche e soprattutto nel nuovo processo d’acquisto dei consumatori, d’altronde: perché uscire se posso avere tutto a portata di clic?
Questa è stata la vera rivoluzione. La pandemia ci ha ricordato la vera natura del digitale, la vera missione per cui è nato, ossia: unire tutte le persone nel mondo. Un’interconnessione senza limiti di spazio o di tempo.
Ci ha insegnato la comodità di lavorare in smart working, riuscendo finalmente a prenderci cura della nostra casa, della nostra famiglia e del nostro tempo.
Ci ha insegnato la resilienza, il coraggio e la pazienza di sopportare, adattarci e rimboccarci le maniche per cambiare vita.
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