“Lei era così. Vede, lei era discreta.”
Così inizia il viaggio all’interno dell’anima e della mente della nostra protagonista, raccontate attraverso gli occhi ed il cuore di un ragazzo suo amico.
I due si sono conosciuti per caso un pomeriggio caldo di metà Settembre su una spiaggia desolata; così nasce un’amicizia vera e duratura che porta le loro vite ad intrecciarsi e influenzarsi rispettivamente, una più dell’altro.
Col tentativo di immedesimarsi in lei e cercare di comprenderne l’animo, il ragazzo finisce per raccontare le vicende accadute, nella speranza di dare loro una spiegazione capace di alleggerirgli il cuore.
Perché ho scritto questo libro?
Questo libro è nato dal forte desiderio di parlare, in modo diverso dal solito, della salute mentale e delle sue innumerevoli sfaccettature; ha anche uno scopo informativo e l’obiettivo principale di sensibilizzare su un argomento tanto importante quanto sottovalutato e, troppo spesso, descritto con estrema crudeltà e freddezza. Un piccolo testo che è nato nel mio cuore con la speranza di mostrare una tematica tanto delicata sotto una nuova luce, più brillante del solito.
ANTEPRIMA NON EDITATA
Però lei era lei, e lo è ancora; ed io ero io e lo sono tutt’ora.
Io ero io ma ora non sono più com’ero, perchè persone come lei ti cambiano il modo di vedere il mondo: anche a lei, sa?
Eh sì! E le assicuro che non è affatto semplice poi tornare a com’era il mondo prima. Forse è per questo che lei non si avvicinava a nessuno, forse è perchè ne era consapevole, che quel suo cervello stonato avrebbe poi stonato anche la vita di chi le stava attorno, ed allora preferiva stare sola. Non dico che era meglio che stesse per conto suo, però da quel momento la vita è diventata un casino; e non oso immaginare come potesse essere la sua.
Inizi a mettere in discussione ogni cosa. Inizi a percepire ogni dettaglio in modo amplificato.
Esattamente come le dicevo prima: inizi a percepire gli sguardi troppo a fondo e quindi ci pensi due volte prima di lasciarteli scivolare addosso come semplici occhi che non ti vedono affatto.
E le parole, i gesti, i sospiri e i sussurri. Tutto inizia ad essere filtrato più del dovuto.
E’ il fardello di chi percepisce il mondo al contrario.
Di chi, più precisamente, sente troppo. Come lei.
Lei sentiva troppo.
Però non mi fraintenda, non era sensibile; quello lo siamo anche noi porca miseria! Non siamo mica fatti di pietra noi altri, altrimenti non staremmo qui a far luce su quant’è successo!
No, lei sentiva troppo se stessa ed il suo frastuono nella testa.
Sentiva ogni accordo amplificato e quel fracasso la distraeva dalle semplici mansioni giornaliere.
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