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Il mio labile equilibrio

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Sofia ha quasi quarant’anni e la vita lacerata da un immenso dolore che cerca di non far trasparire, abituata a essere forte. Una sera, durante un aperitivo in un locale con amici, si imbatte in Luca, una vecchia conoscenza di cui aveva perso le tracce da molti anni. Luca è appena ritornato a Mirano, il suo paese natio, dopo aver perso il lavoro e la moglie. In un susseguirsi di emozioni le loro fragilità li uniscono, nonostante i frequenti viaggi lavorativi di Sofia tra il Veneto e Oslo. Nessuno dei due, però, si aspetta di stravolgere ancora una volta la propria vita con inaspettati cambiamenti.

CAPITOLO UNO

SOFIA

Piove. Gocce d’acqua scendono leggere, battono dolcemente sul vetro della mia finestra, scandendo un tempo che sembra non esserci più. Regolari e protettive, spezzano il silenzio che regna fuori. In questa giornata d’autunno tutto sembra fermo. Non c’è nessuno che passeggia e il sole pare aver timore di farsi vedere, quasi a lasciare il tempo alle persone di fermarsi e pensare, dopotutto è festa.

È da stamattina che diluvia ininterrottamente e penso continuerà ancora per molto. Sarebbe una di quelle giornate perfette per sedersi accanto al camino, se solo ce l’avessi. Mi immagino di farmi coccolare dal suo calore, stando sul divano, in compagnia di una tazza di tè caldo e un buon libro da leggere. Sono immersa nei miei pensieri da quando sono rientrata a casa. La malinconia ha preso il sopravvento e ancora non ho capito se è il tempo o quello che mi sono ritrovata a fare oggi pomeriggio.

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Rifletto sulla mia vita. In un anno tutto è cambiato. Io sono un’altra persona. Fatico a riconoscere quella che ero e ancora non capisco quella che sono diventata. È successo così tanto in questi ultimi anni che la persona che sono stata non esiste più. Al suo posto c’è solo un ricordo sbiadito che ha lasciato spazio a questa nuova me. Non la conosco e fatico ad accettarla, ma sono io, credo.

I ricordi di una vita affiorano alla mente e mi ritrovo a ripercorrere alcuni di quei momenti: le scelte che ho fatto, le persone che ho conosciuto, quelle che sono rimaste e quelle che, poi, se ne sono andate. Sono sopraffatta da questo turbinio di pensieri ed emozioni e sento che sarebbe meglio movimentare l’atmosfera. Ho il magone ed è sempre assai complicato conviverci senza soccombere.

Decido di mettere della musica per scaldare l’atmosfera e rilassarmi. Assaporo il tepore di casa, mentre le gocce di pioggia bagnano il vetro delle finestre del mio salotto, come le lacrime inumidiscono le mie guance. Sto piangendo mentre Leave your life risuona nel salotto con la descrizione dell’amore genuino di un genitore verso sua figlia. Riscalda con le sue note e le sue parole. Mi porta a pensare ai miei come se non l’avessi fatto più e più volte in questa giornata. Mi ritorna in mente l’amore che mi hanno dimostrato da quando sono nata e quello che mi hanno insegnato a donare alle persone che mi circondano. Mi si stringe il cuore. Mi mancano ogni giorno. Forse oggi con maggior impeto essendo festa, una particolare festa. Non posso farci niente, loro non ci sono più.

La canzone mi prende. Me li ricorda. Mi riporta a vivere l’intensità del loro amore. Continuo a pensare a loro, ascoltandola, e nella tristezza sorrido. Quanto vorrei avere la possibilità di rivederli ancora una volta, abbracciarli e parlargli. Avrei bisogno di qualche consiglio o, solo di conforto, calore, o molto semplicemente di un po’ del loro amore e dei loro dolci sorrisi.

Con il ricordo delle loro facce radiose assaporo le successive canzoni di questo album che ascolto per la prima volta e già apprezzo, seppur mi rattristi.

Spero che i miei, ovunque siano, stiano bene.

Suona il cellulare. Mi ridesto dai miei pensieri. Lo cerco. Il rumo- re è insistente e continuo. Sembra non volersi fermare e dà l’impressione di voler disturbare le mie riflessioni.

La sua suoneria continua imperterrita a irritarmi nel farsi sentire e io non riesco a trovarlo da nessuna parte. Dove sarà?

Intanto mi sposto da una stanza all’altra, nella speranza di vederlo: passo a setaccio il salotto, la cucina, il bagno e infine rassegnata raggiungo la camera.

Era rimasto proprio sopra il comodino da questa mattina. Rispondo.
«Sofia, ciao! Come stai? Sono appena rientrata. Stavo andando in centro per un aperitivo. Che fai? Vieni? Non farti pregare come sempre!» Mi conosce fin troppo bene, poiché senza sapere quanto le sto per dire, replico: «Hey, bellezza, certo che vengo! Dammi il tempo di sistemarmi e ti raggiungo!». Percepisce la mia indecisione e mi chiede nuovamente: «Sicura che verrai? Non fare come al tuo solito! Non provare a darmi buca. Su! Stasera poi ci sono anche dei miei amici. Ci tengo a presentarteli. Cerca di venire! Ok?».

«Sì, sì, arrivo. A fra poco.» Riattacco senza aggiungere altre parole. Mi fermo e fisso il vuoto con l’assoluta consapevolezza che questa volta dovrò proprio andare. Vorrei poterlo evitare, non sono dell’umore giusto. Preferirei continuare a guardare la pioggia che cade fuori dalla finestra del mio salotto. Mi rilassa mentre sono immersa nei miei pensieri con la speranza di riuscire a tenere stretto, ancora per qualche minuto, il sorriso radioso dei miei genitori. Sono anni che non vedo quello di mio padre e tra poco sarà un anno da quando mia madre ha potuto farlo per l’ultima volta: è stato poco prima che mancasse. Era un misto di gioia e soddisfazione per una bella notizia: l’ultima che sono riuscita a darle. Quel ricordo è fisso nella mia memoria e, nonostante sia terribilmente triste per la circostanza, è positivo per il caloroso sorriso che mi ha donato e che, immancabilmente, non potrò più rivedere.

Ricordo le sue labbra che celavano un dolore indescrivibile e nello stesso tempo mostravano la felicità che una madre prova per un traguardo raggiunto dalla propria figlia. Erano gioiose nella sofferenza straziante delle sue ultime ore.

Mi mancano i miei e ultimamente li penso spesso. Quando lo faccio tendo a disconnettermi dal presente e Alice lo sa perfettamente perché mi cerca ancora una volta inviandomi un messaggio: Vieni, stella. Ti farà bene.

Riguardo fuori nella speranza che il tempo sia migliorato e mi venga voglia di raggiungere la mia amica, ma continua a piovere e non c’è anima viva. Davvero non me la sento e farà sicuramente freddo. Perché devo uscire?

2023-06-29

Aggiornamento

Grazie a tutte le persone che hanno deciso di sostenere me e il mio libro durante questa campagna. Vi ho sentito vicino in ogni momento. Un grazie speciale andrebbe a qualcuno di voi in particolare, ma tutti alla fine mi avete aiutato a raggiungere le 200 copie e a far sì che “Il mio labile equilibrio” venga pubblicato, quindi GRAZIE! Brindo virtualmente con tutti voi che si sono prodigati ad aiutarmi e mi auguro che cresciate in numero e che il passaparola continui. Adesso, negli ultimi 20 giorni di campagna, dovremmo andare verso le 250 copie, e ancora meglio verso le 400! Ci proviamo? Sono felice che abbiate deciso di credere in questo sogno perché siete stati preziosi specialmente nei momenti di stasi delle vendite, quando la speranza stava scemando e, invece, eccoci arrivati alla pubblicazione, ma ho ancora bisogno di voi per far girare il libro tra tutte le persone che conoscete e per sapere cosa ne pensate! Lo avete già letto? Se non avete ancora ricevuto il pdf, fra non molto vi arriverà tramite newsletter e, dopo averlo letto, ditemi cosa ne pensate. Mi sono già arrivati dei commenti positivi e non sapete quanto sono soddisfatta. Se volete conoscermi meglio o avere qualche informazione in più sul libro andate sui miei social e cercate i video che ho creato per gli “Spazi Lettura” o le “Interviste” e…soprattutto divertitevi nel vederle e nel leggere il libro quando vi arriverà. A presto!
2023-05-01

Aggiornamento

100 e più pre-ordini in quindici giorni! Grazie a voi che avete reso possibile questo primo ed importante traguardo comprando direttamente, condividendo sui social la campagna o passando parola tra gli amici. State rendendo possibile il traguardo dei 200 pre-ordini! Abbiamo da poco superato la metà del percorso e vi chiedo di continuare ad aiutarmi come avete fatto finora. Spero che abbiate ricevuto tutti l’anteprima del libro venerdì scorso e che la stiate leggendo. Non vedo l’ora di sapere che cosa ne pensate e di vedere i vostri commenti. Ci conto veramente! Adesso andiamo verso i 200 pre-ordini! Vi anticipo che da domani inizierò settimanalmente a pubblicare sui social delle brevi letture su alcuni estratti del libro: vi aspetto ogni martedì su Instagram o Facebook. A presto per ulteriori novità!

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Sono felice di sapere che il libro di Chiara sia riuscito ad essere pubblicato!
    Ho comprato questo romanzo perché attratta dai reel e dai post che lei pubblicava e pubblica su Instagram.
    Ho letto il romanzo in un weekend e mi è rimasto nel cuore.
    Ha un buon ritmo nonostante sia un po’ lento all’inizio, poi prende la giusta velocità.

    Ho amato Sofia già dalle prime pagine intrise di dolore e distacco, l’ho apprezzata per la sua determinazione e forza d’animo. Sono riuscita a piangere e a ridere a crepapelle immergendomi completamente in questa storia che nel finale è riuscita a lasciarmi a bocca.

    La scrittura è fluida e coinvolgente con descrizioni reali e dettagliate sui luoghi che visita Sofia, le ricette che cucina lei e anche Luca, il ragazzo che ritorna a far capolino nella sua vita dopo una marea di anni.

    Chiara è abile nell’affrontare con leggerezza temi importanti come l’elaborazione del lutto nelle sue varie sfaccettature oltre a far risaltare i vari punti di vista della stessa vicenda apparentemente oggettiva. Lo consiglio vivamente a tutte le persone che amano i colpi di scena e a quelle che credono nell’amore o vogliono sempre pensare che nonostante tutto c’è sempre del bello nella vita.

  2. (proprietario verificato)

    la storia si svolge in modo fluido e scorrevole. La trama è coinvolgente e non scontata: quando si pensa che nelle righe successive ci sarà una definizione, una spiegazione, un chiarimento di quanto si sta leggendo, ecco che è proprio nelle righe successive che l’autrice rimescola il tutto e rimanda a nuova lettura, con più curiosità di prima. non ci si può fermare! J4

  3. (proprietario verificato)

    Ho aspettato di ricevere l’anteprima del romanzo prima di pubblicare un commento. Quando ho acquistato una copia, l’ho fatto sulla fiducia perché conoscevo la scrittrice tramite i social con il nome Chiara_artemozioni.

    Avevo letto qualche suo scritto su Wattpad e mi era piaciuto molto, ma devo dire che lo stile di questo libro è ben diverso. È interessante e avvincente. È ben scritto e, che ci crediate o no, l’ho letto tutto d’un fiato. Ho pianto e ho riso tantissimo. Perché non l’ho comprate anche voi? Merita.

    Luna

  4. (proprietario verificato)

    Conosco Chiara personalmente da qualche anno. Mi aveva parlato di questo libro e la settimana scorsa mi ha letto qualche frase. Mi sono subito innamorata. Ho comprato oggi e non vedo l’ora di poter leggere il romanzo completo. Mi sento di consigliarvelo!

  5. Percepisco da Sinossi e Incipit grande fermento della scrittrice nel comunicare tutte le forme di amore. È proprio vero, mi trovo vicino al pensiero della scrittrice. Vado ad acquistare

  6. Sicuramente merita assolutamente di essere valutata l’acquisto del libro. Ho seguito la scrittrice sui canali social, carichi di emozioni e di sensazioni diffuse. Chiara_artemozioni trasmette tanti. Suscita davvero energia e vitalità con un pizzico di riflessione alla vita come bagaglio culturale ed esistenziale. Scorrevole descrizione quando leggo gli spunti delle sue opere, delle situazioni e dei luoghi. Da provare assolutamente

  7. (proprietario verificato)

    Conosco l’autrice personalmente e ho avuto il piacere di leggere il suo libro in varie revisioni. Chiara scrive davvero con gusto e espressività emotiva coinvolgente. Il suo libro oltre a raccontare, prende e trasporta. Si passa dalle emozioni tristi e gioiose al racconto di una bellissima Mirano, tutto con disinvoltura, scorrevolezza e minuzia di particolari. È degno di essere letto.

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Chiara Bergo
È ingegnere, lavora come Technical Manager in una multinazionale e vive vicino a Venezia. Anche conosciuta con lo pseudonimo chiara_artemozioni, ama leggere, disegnare, scrivere e ha un motto: “Le parole sono i respiri dell’anima.” "Il mio labile equilibrio" è il suo romanzo d’esordio.
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