Colpito dallo stesso male che ha portato via l’amata Alyssa, il guerriero Gabal intraprende un’ultima, disperata missione: attraversare le insidiose Lande della Pangea per raggiungere il luogo dove lei riposa, incorrotta nella morte grazie a un antico incantesimo. Armato della leggendaria Spada del Cuore, che racchiude lo spirito di un dio feroce e sanguinario, Gabal affronta un viaggio carico di pericoli e scoperte. Tra sentieri dimenticati, mostri implacabili e alleanze inaspettate, il cammino metterà alla prova la sua forza e il suo spirito. Ogni passo è un tributo al loro amore, ogni battaglia un monito della crudeltà del destino. Ma nulla potrà fermare Gabal: neanche il tradimento, il dolore o la morte. Perché in gioco c’è l’unica cosa che conta davvero: rivedere Alyssa, anche solo per un’ultima volta. Un’epica avventura di amore, sacrificio e redenzione che sfida il tempo e la morte.
Capitolo I
Gabal.
Questo era il nome dell’uomo innamorato dell’ultimo frammento dell’anima del mare. Per poter comprendere appieno la devastante entità di questo amore bisogna partire dal principio. È necessario analizzare il mondo dei due amanti, il cosmo all’interno del quale il loro sentimento si è sviluppato, crescendo come una rigogliosa pianta sotto ai raggi di un sole generoso.
Pangea.
Un solo colossale continente bagnato da un singolo oceano, la Panthalassa. Un mondo arcaico, primordiale, all’interno del quale il popolo della terra e del mare rappresentano due entità ben distinte, divise dalle loro culture e dai loro pregiudizi.
Eppure, la vita persevera.
Imperi, sovrani, eserciti, villaggi, commercianti, fabbri, marinai e ladri; tutti tasselli della grande Pangea, piccoli frammenti di ciò che viene chiamato “Mondo”. Tuttavia, una forza unificatrice convive con l’umanità, un’energia che nessuno ha mai ben compreso o catturato. Essa è primordiale, proprio come il mondo che occupa, e agisce silenziosamente, penetrando con facilità l’ingenua mente dell’uomo.
Questo è l’amore.
Condizionando e alterando la mente dell’essere umano, ha creato non solo legami e speranze, ma anche solitudine e amarezza.
Gabal è una delle tante vittime di questa forza antica.
Pangea e Panthalassa sono state testimoni della sua sottomissione. Badate bene, questa energia, propria dell’umanità intera, non vuole essere intesa in senso negativo, bensì come un irresistibile gioco mentale, un arcaico incantesimo di puro asservimento.
Positivo, assolutamente. L’amore ci permette di vivere e di condividere. Ci permette di essere umani.
Che l’amore sia una sorta di vizio incontrollabile, presente sin dalla nascita del primo uomo? Esso, comunque, è vita, piena e irresistibile. Su questo nessuno potrà mai discutere.
La popolazione della regione di Gaamundis, divisa in nazioni e imperi, è sempre stata fortemente divisa da grandi rivalità interne, tanto che annualmente venivano indetti numerosi giochi sportivi per determinare quale fosse il popolo migliore. Terrestri e marini di ogni bandiera si sfidavano in logoranti competizioni, alcune delle quali anche molto pericolose, durante imponenti olimpiadi chiamate “Panee”. Ma esse erano anche luogo di scambio culturale dove amicizie e dialoghi tra popoli completamente diversi prendevano vita.
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