Malùk è un cucciolo di megattera che a malapena riesce a stare a galla, ma il suo destino lo spinge verso un viaggio che lo condurrà oltre la convergenza antartica, sulle tracce della sua famiglia e di se stesso.
Thamani è il polpo più erudito degli otto mari: conosce tutto, ha scritto saggi su ogni creatura, ma non sa come superare il silenzio della pagina bianca che lo paralizza.
E poi c’è Bouboule, un cane tenero e nevrotico, convinto di dover controllare il mondo intero, quando in realtà dovrebbe soltanto imparare a lasciarsi andare.
Tre storie intrecciate, tra oceani immensi, stelle-guida e incontri meravigliosi, per raccontare il silenzio del lutto, la forza dell’amicizia e la speranza che ci accompagna sempre, anche quando crediamo di essere soli.
Malùk e Umm
Blu a destra, blu a sinistra.
Blu davanti e dietro.
L’oceano.
Il cielo, là fuori, era azzurro, vale a dire blu chiaro.
Soltanto guardando giù, verso l’abisso, il blu diventava, fin dove si riusciva a vedere, nero. Forse perché la luce non penetrava fin là.
Malùk era sulla schiena di sua mamma, una splendida megattera che si era attardata, per farlo nascere, a migrare con la sua famiglia nelle acque fredde del Sud.
«Vi raggiungo dopo» aveva detto alle sue sorelle, ai suoi fratelli, alle sue cugine e cugini e al suo amato Golyam, il padre di Malùk.
Tutti avevano provato a dissuaderla e a convincerla a intraprendere insieme la migrazione: «Le megattere sono forti quando sono unite, non restare da sola, potrai partorire prima di entrare nei mari freddi del Sud, dove le acque sono ancora calde».
Umm, però – questo era il suo nome – non aveva voluto saperne. Sarebbe stato troppo rischioso per Malùk vivere al confine, dove le due acque si incontrano e si scontrano.
«Siamo megattere: chi può farci del male? Una megattera vale cento squali bianchi e cinquanta orche assassine. Andate, andate, non preoccupatevi, sono in grado di trovare la strada, la nostra strada, da sola.»
Golyam, che la conosceva bene, non aveva neanche provato a farle cambiare opinione: non aveva detto una sola parola.
Il tempo era giunto: Malùk era nato da mesi ormai e i mari nei quali nuotavano non offrivano più molto di che nutrirsi.
Malùk, poi, stava per terminare lo svezzamento, poiché Umm non produceva quasi più latte.
Era forte, Malùk, sano e promettente.
Aveva imparato tutte le canzoni della famiglia, era sveglio.
Quanto ai nomi, sapeva già cantare quello di Umm e quello di suo padre, un suono basso, profondo e lungo, inframezzato da quattro interruzioni e da un acuto breve.
Il nome di Umm era un canto soave: lungo e acuto all’inizio, senza alcuna interruzione per poi concludersi in un’ottava più alta.
Avrebbe imparato tutti gli altri nomi della famiglia. Umm gli aveva detto: «Se impari il nome difficile di tuo padre, tutti gli altri saranno più facili».
Golyam veniva da lontano, da un’altra famiglia che nuotava in altre acque. I suoi canti erano leggermente diversi – seppur comprensibili – rispetto a quelli che aveva imparato Malùk.
Golyam era più grande rispetto alle megattere maschio della famiglia di Umm e con la pelle un po’ più scura. Era dotato di un grande fascino e di una voce forte.
Ho letto con piacere questo racconto un paio di mesi fa. Trovo ora il tempo per scrivere una recensione.
Le difficoltà che Malùk incontra nel suo viaggio fanno riflettere sugli ostacoli che ciascuno di noi a un certo punto si trova ad affrontare nella vita.
Racconto di facile e scorrevole lettura adatto anche ai ragazzi
Anna Maria Garieri(proprietario verificato)
Ho letto questo racconto: bellissimo!
Mi ha fatto sognare, sorridere, riflettere ed emozionare.
Da leggere, soprattutto in momenti di smarrimento o se si è persa una persona cara.
Stefano Previtero(proprietario verificato)
Ho letto in vacanza la bozza non editata. Non vedo l’ora di avere il cartaceo. Il viaggio di Malùk è un racconto delicato, che tratta il tema della perdita e della mancanza, il vero motore di ogni storia. Dall’Eden della fanciullezza si precipita nell’urgenza, nella necessità di sopravvivere e poi finalmente di vivere. I comprimari si ritrovano anch’essi in una posizione problematica, forse più esistenziale e filosofica rispetto a quella concreta di Malùk. Io credo che il racconto si risolva in modo splendido, purtroppo per me un po’ troppo velocemente, perché mi sarebbe piaciuto farmi cullare più a lungo dalle onde dell’ambientazione marina, pennellata con le parole. Davvero un bel racconto, unico nel suo genere.
Denitza Petkova
What a wonderful book! Full of wisdom and insight. It guides you on a journey of self-discovery. It teaches you to believe in yourself and that we are never alone. It shows us that we eventually find our tribe in the most unexpected companions.
YVETTE GAGLIONE(proprietario verificato)
Questo racconto è un comico e assurdo incontro di animali che vivono in ambienti diversi, che non dovrebbero mai imbattersi l’uno nell’altro in teoria. E che cosa succede quando delle creature estremamente diverse si ritrovano a condividere un pezzo di cammino insieme? Equivoci, incomprensioni, scene buffe che creano una tensione continua che viene splendidamente risolta. Le illustrazioni sono molto belle ed evocative
SANDRINE DINOV(proprietario verificato)
J’ai lu le voyage de Malùk traduit en français par Andrea. C’est une histoire magnifique et profonde, pleine d’amour et d’espoir. Je conseille fortement de lire cette belle histoire Qui redonnera en chacun de nous . Bref, j’ai aforé!
PASCAL BORGHI(proprietario verificato)
Questo racconto, scritto con un linguaggio immediato e accessibile, è al contempo semplice e profondo. I personaggi sono ben caratterizzati e sùbito amabili. Può sembrare un racconto per ragazzi o giovani adulti (e può esserlo). A mano a mano che sono andato avanti nella lettura mi sono reso conto che quel che mi era sembrato nelle prime pagine soltanto un racconto per ragazzi ha in realtà un contenuto che parla direttamente anche a me, adulto da tempo ormai. Siamo tutti un po’ come Malùk.
Facciamoci coraggio
Emanuele Regano(proprietario verificato)
Posso dire con piacere di aver letto le pagine di questo libro fin dalle sue prime bozze. La sua lettura è stata scorrevole e piacevole, ma anche istruttiva. Sono rimasto colpito da questo racconto perché, pur nella forma della storia per bambini, veicola però significati profondi ed importanti anche per gli adulti. Un racconto che si colloca quindi con umiltà nel solco di Sepúlveda e Saint-Exupéry, che hanno saputo usare la lingua e le immagini dei bambini per poter parlare al cuore dei grandi. La speranza che nutro è che questo racconto possa avere sul lettore l’effetto catartico e benefico che ha rappresentato per il suo autore, come in fondo anche per me è stato!
Alessandro De Lucia(proprietario verificato)
Ho avuto il piacere di sentire il racconto dalla viva voce dell’autore e ho letto la bozza non editata. Il viaggio di Malùk è un racconto sui generis, a tratti una fiaba, a tratti un mito. Un’immersione nei fondali dell’inconscio nella quale vengono portate a galla emozioni profonde. Consigliatissimo!
Stefano Curtetto(proprietario verificato)
Poche storie lasciano il segno e Malùk è una di queste: si origina dalla “perdita”, dal vuoto interiore a cui è necessario dare significato. Il viaggio è il tema centrale, leitmotiv ricorrente della cultura occidentale – e non solo -, simbolo di nuova conoscenza, crescita interiore e forza creatrice di nuovi orizzonti di senso. Nel suo viaggio Malùk, sperso e spaesato, è affiancato da Thamani il polpo filosofo e Bouboule il cane nevrotico, ognuno con una questione da risolvere. Il protagonista vive lo sgretolamento delle sue certezze, ciò che egli dà per scontato, si percepisce quella sensazione di vuoto interiore, come se ti mancasse la terra sotto i piedi: dall’eterno e infinito si passa alla caducità della finitudine e, per quanto triste, ciò ci rende più vivi che mai. Il polpo, invece, fallisce miseramente in ogni suo tentativo di razionalizzazione del mondo per approdare ad una nuova saggezza e serenità, collocando se stesso all’interno del realtà e non le cose del mondo in schemi aprioristici e ideali; il cane, a sua volta, ci porta ad affrontare quell’angosciante senso di disagio e inadeguatezza, proprio di chi sente il conflitto tra le proprie ambizioni e l’ambiente in cui vive, dissociazione che talvolta sfocia in una generale irrequietezza.
Il tempo e lo spazio rasentano l’onirico e si intrecciano con il mitico, quasi a richiamare una certa ritualità iniziatica. La ricerca di senso posta in essere dall’autore attraverso una visione multi-prospettica, dunque, si configura come una sorta di processo dialettico mirato alla realizzazione più profonda e autentica della personalità umana. È una storia di dolore, crescita e felicità.
Daniele Candelaresi(proprietario verificato)
”
In teoria una favola per bambini…in pratica per chi non lo è da un pezzo… Il viaggio di Malùk è un concentrato di poesia, malinconia, battute che escono direttamente “dalla pancia dell’autore” e se ne capisci il succo ti lascia un nodo in gola che ti porta ad affezionarti ad una megattera, a un polpo saccente, ecc…Leggetelo. Davvero..💫
Stefano Puglisi(proprietario verificato)
Libro scritto molto bene, profondo e tenero allo stesso tempo. Tratta temi fondamentali con leggerezza fanciullezza. Una lettura che consiglierei sicuramente
Nadir Raimondo(proprietario verificato)
Si legge tutto di un soffio adatto ai più piccoli ma con un significato profondo. La vita che intreccia dolore, amicizie, crescita e comprensione del mondo nelle sue mille sfumature.
Si imparano anche diverse cose sul mondo marino oltre che immergersi nei sentimenti e nelle vite dei personaggi!
Germano Garau(proprietario verificato)
Non vorrei scrivere nulla che possa rovinare anche solo il momento d’impatto con questo lavoro, quando credi d’aver tutto chiaro e… ecco, ho già detto troppo. In questo racconto ci si innamora delle peculiari problematicità di ciascuno, che sono la chiave con cui si presentano e interagiscono con gli altri. La lettura è trascinante, a tratti toccante, lungo una rotta che sembra infinita. Buona fortuna Malùk, ne avrai un po’ bisogno.
Andrea D’Agostino(proprietario verificato)
L’ho scritto io. Avete mai visto un fruttivendolo parlar male delle mele e dei fichi che vende? Io no. Non riesco proprio a figurarmi una scena simile: “Guardate ‘ste mele storte! Non sanno di niente! Accorrete, venite e comprate anche i fichi quasi marci, tra due ore smonto e butto via tutto!”.
Ecco, non parlerò male del mio racconto e non lo proporrò come se fosse olio di serpente, sebbene alcuni amici mi abbiano confessato di aver essere ringiovaniti di qualche anno e di aver salvato il loro matrimonio dopo aver letto ‘Il viaggio di Malùk’
Francesca Bellini(proprietario verificato)
Una favola tenera e poetica, un racconto di formazione fantasioso quanto autentico. Il taglio è filosofico ma anche leggero, cesellato, popolato di dialoghi buffi e immagini profonde (in tutti i sensi!). Si incontrano personaggi curiosi e schietti, ognuno con la propria saggezza. La scrittura minuziosa e stratificata ne fa una di quelle storie a più livelli, in cui ogni lettore piccolo o “grande” può trovare il proprio posto di partecipazione.
Fabio Casotto(proprietario verificato)
Racconto pieno di significato.
Si intrecciano diverse storie, ogni personaggio ha un problema da risolvere e una sua particolare visione del mondo.
Scorrevole e piacevole la lettura
Liv Step
Un libro che tratta un tema, attorno al quale si muovono paure, dolori e incomprensioni, in modo semplice e toccante. Un libro che vale la pena leggere ed avere nella propria libreria personale o anche come regalo. La storia è davvero molto bella e i personaggi simpatici e coinvolgenti. Mi è piaciuto moltissimo.
Sara
Nasce nella radiosa città di Marsiglia nel 1985. Diviso tra due mondi, quello cisalpino e quello transalpino – categorie relative, perché valicate le Alpi le cose si invertono – si laurea presso l’Università di Torino in Antropologia Culturale ed Etnologia nel 2012. Nello stesso anno comincia a lavorare come intermediario assicurativo nell’agenzia di famiglia, osservatorio privilegiato di ricerca antropologica.
Stefano Racca (proprietario verificato)
Ho letto con piacere questo racconto un paio di mesi fa. Trovo ora il tempo per scrivere una recensione.
Le difficoltà che Malùk incontra nel suo viaggio fanno riflettere sugli ostacoli che ciascuno di noi a un certo punto si trova ad affrontare nella vita.
Racconto di facile e scorrevole lettura adatto anche ai ragazzi
Anna Maria Garieri (proprietario verificato)
Ho letto questo racconto: bellissimo!
Mi ha fatto sognare, sorridere, riflettere ed emozionare.
Da leggere, soprattutto in momenti di smarrimento o se si è persa una persona cara.
Stefano Previtero (proprietario verificato)
Ho letto in vacanza la bozza non editata. Non vedo l’ora di avere il cartaceo. Il viaggio di Malùk è un racconto delicato, che tratta il tema della perdita e della mancanza, il vero motore di ogni storia. Dall’Eden della fanciullezza si precipita nell’urgenza, nella necessità di sopravvivere e poi finalmente di vivere. I comprimari si ritrovano anch’essi in una posizione problematica, forse più esistenziale e filosofica rispetto a quella concreta di Malùk. Io credo che il racconto si risolva in modo splendido, purtroppo per me un po’ troppo velocemente, perché mi sarebbe piaciuto farmi cullare più a lungo dalle onde dell’ambientazione marina, pennellata con le parole. Davvero un bel racconto, unico nel suo genere.
Denitza Petkova
What a wonderful book! Full of wisdom and insight. It guides you on a journey of self-discovery. It teaches you to believe in yourself and that we are never alone. It shows us that we eventually find our tribe in the most unexpected companions.
YVETTE GAGLIONE (proprietario verificato)
Questo racconto è un comico e assurdo incontro di animali che vivono in ambienti diversi, che non dovrebbero mai imbattersi l’uno nell’altro in teoria. E che cosa succede quando delle creature estremamente diverse si ritrovano a condividere un pezzo di cammino insieme? Equivoci, incomprensioni, scene buffe che creano una tensione continua che viene splendidamente risolta. Le illustrazioni sono molto belle ed evocative
SANDRINE DINOV (proprietario verificato)
J’ai lu le voyage de Malùk traduit en français par Andrea. C’est une histoire magnifique et profonde, pleine d’amour et d’espoir. Je conseille fortement de lire cette belle histoire Qui redonnera en chacun de nous . Bref, j’ai aforé!
PASCAL BORGHI (proprietario verificato)
Questo racconto, scritto con un linguaggio immediato e accessibile, è al contempo semplice e profondo. I personaggi sono ben caratterizzati e sùbito amabili. Può sembrare un racconto per ragazzi o giovani adulti (e può esserlo). A mano a mano che sono andato avanti nella lettura mi sono reso conto che quel che mi era sembrato nelle prime pagine soltanto un racconto per ragazzi ha in realtà un contenuto che parla direttamente anche a me, adulto da tempo ormai. Siamo tutti un po’ come Malùk.
Facciamoci coraggio
Emanuele Regano (proprietario verificato)
Posso dire con piacere di aver letto le pagine di questo libro fin dalle sue prime bozze. La sua lettura è stata scorrevole e piacevole, ma anche istruttiva. Sono rimasto colpito da questo racconto perché, pur nella forma della storia per bambini, veicola però significati profondi ed importanti anche per gli adulti. Un racconto che si colloca quindi con umiltà nel solco di Sepúlveda e Saint-Exupéry, che hanno saputo usare la lingua e le immagini dei bambini per poter parlare al cuore dei grandi. La speranza che nutro è che questo racconto possa avere sul lettore l’effetto catartico e benefico che ha rappresentato per il suo autore, come in fondo anche per me è stato!
Alessandro De Lucia (proprietario verificato)
Ho avuto il piacere di sentire il racconto dalla viva voce dell’autore e ho letto la bozza non editata. Il viaggio di Malùk è un racconto sui generis, a tratti una fiaba, a tratti un mito. Un’immersione nei fondali dell’inconscio nella quale vengono portate a galla emozioni profonde. Consigliatissimo!
Stefano Curtetto (proprietario verificato)
Poche storie lasciano il segno e Malùk è una di queste: si origina dalla “perdita”, dal vuoto interiore a cui è necessario dare significato. Il viaggio è il tema centrale, leitmotiv ricorrente della cultura occidentale – e non solo -, simbolo di nuova conoscenza, crescita interiore e forza creatrice di nuovi orizzonti di senso. Nel suo viaggio Malùk, sperso e spaesato, è affiancato da Thamani il polpo filosofo e Bouboule il cane nevrotico, ognuno con una questione da risolvere. Il protagonista vive lo sgretolamento delle sue certezze, ciò che egli dà per scontato, si percepisce quella sensazione di vuoto interiore, come se ti mancasse la terra sotto i piedi: dall’eterno e infinito si passa alla caducità della finitudine e, per quanto triste, ciò ci rende più vivi che mai. Il polpo, invece, fallisce miseramente in ogni suo tentativo di razionalizzazione del mondo per approdare ad una nuova saggezza e serenità, collocando se stesso all’interno del realtà e non le cose del mondo in schemi aprioristici e ideali; il cane, a sua volta, ci porta ad affrontare quell’angosciante senso di disagio e inadeguatezza, proprio di chi sente il conflitto tra le proprie ambizioni e l’ambiente in cui vive, dissociazione che talvolta sfocia in una generale irrequietezza.
Il tempo e lo spazio rasentano l’onirico e si intrecciano con il mitico, quasi a richiamare una certa ritualità iniziatica. La ricerca di senso posta in essere dall’autore attraverso una visione multi-prospettica, dunque, si configura come una sorta di processo dialettico mirato alla realizzazione più profonda e autentica della personalità umana. È una storia di dolore, crescita e felicità.
Daniele Candelaresi (proprietario verificato)
”
In teoria una favola per bambini…in pratica per chi non lo è da un pezzo… Il viaggio di Malùk è un concentrato di poesia, malinconia, battute che escono direttamente “dalla pancia dell’autore” e se ne capisci il succo ti lascia un nodo in gola che ti porta ad affezionarti ad una megattera, a un polpo saccente, ecc…Leggetelo. Davvero..💫
Stefano Puglisi (proprietario verificato)
Libro scritto molto bene, profondo e tenero allo stesso tempo. Tratta temi fondamentali con leggerezza fanciullezza. Una lettura che consiglierei sicuramente
Nadir Raimondo (proprietario verificato)
Si legge tutto di un soffio adatto ai più piccoli ma con un significato profondo. La vita che intreccia dolore, amicizie, crescita e comprensione del mondo nelle sue mille sfumature.
Si imparano anche diverse cose sul mondo marino oltre che immergersi nei sentimenti e nelle vite dei personaggi!
Germano Garau (proprietario verificato)
Non vorrei scrivere nulla che possa rovinare anche solo il momento d’impatto con questo lavoro, quando credi d’aver tutto chiaro e… ecco, ho già detto troppo. In questo racconto ci si innamora delle peculiari problematicità di ciascuno, che sono la chiave con cui si presentano e interagiscono con gli altri. La lettura è trascinante, a tratti toccante, lungo una rotta che sembra infinita. Buona fortuna Malùk, ne avrai un po’ bisogno.
Andrea D’Agostino (proprietario verificato)
L’ho scritto io. Avete mai visto un fruttivendolo parlar male delle mele e dei fichi che vende? Io no. Non riesco proprio a figurarmi una scena simile: “Guardate ‘ste mele storte! Non sanno di niente! Accorrete, venite e comprate anche i fichi quasi marci, tra due ore smonto e butto via tutto!”.
Ecco, non parlerò male del mio racconto e non lo proporrò come se fosse olio di serpente, sebbene alcuni amici mi abbiano confessato di aver essere ringiovaniti di qualche anno e di aver salvato il loro matrimonio dopo aver letto ‘Il viaggio di Malùk’
Francesca Bellini (proprietario verificato)
Una favola tenera e poetica, un racconto di formazione fantasioso quanto autentico. Il taglio è filosofico ma anche leggero, cesellato, popolato di dialoghi buffi e immagini profonde (in tutti i sensi!). Si incontrano personaggi curiosi e schietti, ognuno con la propria saggezza. La scrittura minuziosa e stratificata ne fa una di quelle storie a più livelli, in cui ogni lettore piccolo o “grande” può trovare il proprio posto di partecipazione.
Fabio Casotto (proprietario verificato)
Racconto pieno di significato.
Si intrecciano diverse storie, ogni personaggio ha un problema da risolvere e una sua particolare visione del mondo.
Scorrevole e piacevole la lettura
Liv Step
Un libro che tratta un tema, attorno al quale si muovono paure, dolori e incomprensioni, in modo semplice e toccante. Un libro che vale la pena leggere ed avere nella propria libreria personale o anche come regalo. La storia è davvero molto bella e i personaggi simpatici e coinvolgenti. Mi è piaciuto moltissimo.
Sara