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Il Viaggio per la felicità

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Consegna prevista Settembre 2025

Torna con la mente ad un momento della tua vita in cui non sei stato felice e immagina la sensazione che provi. Mentre pensi a quel momento vivi quello che vivi mentre sei infelice, senti quello che senti quando se infelice e ascolta quello che ascolti quando sei infelice.
Questo testo ha un solo obiettivo: aiutarti a cambiare questa esperienza di infelicità permettendoti di vivere appieno la tua vita.
Il metodo che viene presentato in questo libro (metodo del Cambiamento del Punto di Vista o CPV) ha radici certamente illustri nel Coaching e nella PNL, ma è stato costruito su un’esperienza di vita personale: la mia.
Mentre leggerai questo testo, ti calerai in un mondo fatto di semplici e nuove scoperte e comprenderai cosa fare per raggiungere la tua felicità.

Perché ho scritto questo libro?

Tutto ciò che realmente è in grado di cambiarci, prima ti accade e dopo, in qualche modo, ti si spiega.
Questo libro è nato perché ero felice e non ho fatto altro che mettere nero su bianco il processo che mi permetteva di esserlo. Quando ho riletto quegli appunti, ho capito che avevo davanti lo strumento che, se aveva aiutato me, poteva aiutare anche gli altri.
Nel tentativo di rispondere alla domanda “come posso aiutare?” ho trovato, così, la mia risposta: condividendo la mia esperienza!

ANTEPRIMA NON EDITATA

Nella mia vita ho conosciuto moltissimi eroi, ma eroi veri! Ho incontrato persone che hanno davvero avuto il desiderio di diventare immortali, ma che per qualche ragione ne sono sempre stati impossibilitati. Tantissimi di loro dicono di avere la potenzialità di diventare dei reali pezzi pregiati della nostra storia contemporanea e se non fosse per qualche impedimento, solo loro saprebbero dove sarebbero in questo momento.

Perché dico questo?

Perché se prendi una di queste persone e le chiedi che programma ha organizzato per realizzare tutto ciò che si è prefissata, non solo non saprà rispondere, ma non saprà neanche come organizzarsi una domenica pomeriggio.

Tutti noi abbiamo conosciuto almeno una di queste persone nella nostra vita e, forse, ognuno di noi fa parte in qualche modo di questa categoria.

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Sto parlando di chi esprime la sua infelicità lamentandosi sempre di tutto. Parlo di quelli che quando gli suggerisci di fare qualcosa per migliorare la propria condizione, iniziano a elencare una serie di disgrazie che glielo impediscono e che li costringono a rimanere impantanati nel fango, proibendo loro di diventare gli “eroi” che potrebbero essere.

Partiamo da un dato di fatto. Tutti noi abbiamo a disposizione lo stesso numero di ore per fare della nostra vita uno dei più bei capolavori possibili. Alcuni di noi, nel corso della storia dell’umanità, ci sono anche riusciti e ce lo hanno dimostrato.

Con questo voglio dire che per avere una pizza, non basta desiderarla ardentemente, bisogna alzarsi dal divano e andarsela a prendere. Anche se la ordini per telefono, dovrai pur sempre aprire la porta al povero fattorino!

Ciò che separa chi sogna un obiettivo da chi lo raggiunge, sta proprio nella bontà dell’iniziativa. La differenza tra una vita felice e una un po’ più frustrante, risiede proprio nel fare o non fare. Come abbiamo detto in precedenza, una parte fondamentale di questo metodo di ricerca della felicità è l’azione.

Quando parlo della bontà dell’iniziativa, intendo che devi essere consapevole di quello che presuppone una certa azione e devi esserlo in termini di strumenti necessari, tempi di completamento e, soprattutto, di ciò che ti manca.

La consapevolezza che nasce da questo grande lavoro che stai facendo ti porterà naturalmente nella direzione in cui conoscerai perfettamente il tuo stato attuale e saprai costruire il piano d’azione migliore per elevare la tua condizione.

Quando ti diventerà chiaro tutto questo, avrai la consapevolezza dell’importanza del tempo che hai a disposizione e capirai come hanno fatto i grandi personaggi della storia a diventare immortali.

Fissare un obiettivo non è soltanto indicare dove vuoi andare, ma è capire prima di tutto qual è il tuo stato attuale e dove vuoi migliorare. Il passo successivo è analizzare i dettagli, capire cosa ti manca per raggiungerlo, avere un’idea precisa del tempo che ti servirà per stare nei tuoi nuovi panni di persona migliore e lavorare tanto sulla capacità di eliminare le interferenze limitanti.

Questo è molto di più di desiderare qualcosa, è alzarsi dal divano per non sedervisi mai più.

Ci troviamo spesso di fronte alla mancanza di capacità progettuale e non abbiamo la benché minima idea di come fare a trovare una direzione in cui andare.

In più, cerchiamo di dare risposte a questa situazione utilizzando gli strumenti sbagliati!

Capisci perché ho speso del tempo a discutere delle differenze tra cuore e cervello? Capisci perché ho parlato di semantica e dei modi in cui comunichiamo?

Fissare un obiettivo coinvolge tutto il nostro organismo e tu hai il dovere di conoscere per bene gli strumenti che hai a disposizione, per poterli utilizzare e sviluppare in un percorso di continua crescita.

Ho insistito molto sul cambiamento del punto di vista come base di questo metodo e continuerò a farlo perché questo modo di pensare ti mette subito di fronte alla realtà dei fatti. Fissare un obiettivo ti fa rendere conto della reale importanza del tempo e ti fa pensare che ogni giorno che passa è uno in meno al raggiungimento della meta. Ti mette in un’ottica di positività.

Vedo che le vite di molte persone, invece, scorrono in una maniera in cui ogni giorno che passa è uno in più in cui rimangono uguali a loro stesse.

Devi metterti nelle condizioni di provare un reale senso di urgenza che ti spinga a fare qualcosa e subito!

Non puoi permettere che i giorni passino senza lasciare un segno e devi viverli al meglio, senza perderne neanche un minuto.

La reattività sulla quale devi lavorare, ovvero quella che arriva dal cervello, ti deve portare a riconoscere tutto ciò che di bello ti succede, per far sì che diventi la tua costante. Non devi più essere quello a cui succede qualcosa di bello, ma quello che fa succedere qualcosa di bello per sé stesso e per gli altri.

Il segreto di tutto questo è la semplicità. Per essere un eroe domani, devi alzarti dal divano adesso e compiere azioni semplici che ti porteranno laddove vuoi arrivare.

Come sempre, però: attenzione!

Semplice non significa facile. Prendi una penna e scrivi qualcosa. Facile, no? Adesso fallo con l’altra mano. Sei riuscito a scrivere o hai soltanto mosso la penna?

Scrivere è semplice, ma ci sono voluti anni per imparare. Sei andato a scuola, hai fatto esercizi e hai avuto male alla mano molte volte, prima di riuscire a mettere insieme la prima parola o la prima frase. È soltanto oggi che questa azione ti sembra semplice, alla luce della tua esperienza.

Bene, è questo che intendo quando dico che essere felici è semplice!

Essere felici è un insieme di moltissime azioni semplici che devi imparare a mettere in fila affinché funzionino correttamente e in automatico.

Ci vuole moltissimo allenamento però, e devi iniziare subito.

Nelle pagine precedenti abbiamo visto cosa si intende per obiettivo, ma qui è diverso.

Questo metodo si basa sul cambiare il punto di vista e ho il forte desiderio di far passare un messaggio molto chiaro. Se vuoi agire per ottenere i risultati sperati, non devi stancarti di osservare da un lato ogni volta nuovo.

Il punto di partenza con il quale fissi i tuoi obiettivi, con tutte le caratteristiche che abbiamo analizzato prima, è sempre ciò che vuoi raggiungere. Sei ormai programmato per vedere qualcosa che ti intriga e per desiderare di raggiungerla.

Questo è il frutto della società nella quale viviamo. Vogliamo una cosa e la compriamo, ma non sappiamo né se la desideriamo davvero, né se abbiamo i mezzi per potercela permettere.

Voglio combattere proprio questo atteggiamento, perché finché ragionerai in questo modo, non avrai mai alcuna certezza riguardo alle scelte che fai.

È esattamente in questi casi che veniamo sotterrati dai dubbi che ci vengono dalla relazione tra cuore e cervello. Come abbiamo visto, loro lavorano in sincrono, ma sono due entità perfettamente autonome ed entrambe non smetteranno mai di fare quello per cui sono state create. Una metterà in ordine i dati che analizza e l’altra ci farà provare delle emozioni.

Entrambe però metteranno insieme tutte le informazioni nel modo per cui sono state costruite e, se non hai il metodo per armonizzarle e sincronizzarle, ecco che davvero puoi riesumare la parola “problema” dal tuo vocabolario. Perché sarà davvero un grosso problema venire fuori da quella situazione.

Le incongruenze che ci troviamo a gestire quando affrontiamo i primi passi verso i nostri obiettivi nascono dal fatto che decidiamo dove vogliamo andare mettendo insieme un po’ di dati in maniera apparentemente ordinata.

Questo metodo, invece, ti insegna una certa attenzione ai dettagli. Cambiare il punto di vista su qualcosa è un’attività fine e prevede un allargamento delle vedute.

Perché dico questo?

Ricordi quando, qualche pagina fa, questionavo il punto di partenza dal quale tutti iniziamo per fissare i nostri obiettivi?

Abbiamo detto che partiamo da ciò che vogliamo, e da lì costruiamo la strada per raggiungerlo.

Non esiste nulla di più sbagliato di approcciarsi in questo modo alla creazione di un obiettivo. L’unico vero punto di partenza è la tua situazione attuale. Bisogna partire da ciò che hai, non da ciò che vuoi.

Fissare un obiettivo, prima di entrare in quei dettagli che abbiamo visto, è definire per bene qual è lo stato in cui ti trovi. Non puoi fare finta di nulla e decidere, un giorno, che non vuoi più essere infelice.

Sarebbe molto bello in realtà che funzionasse così, ma, purtroppo, non ci siamo neanche vicini.

Sono ancora tantissimi quelli che iniziano un nuovo percorso, motivati ed energici, verso quell’obiettivo che è in grado di cambiare la loro vita, per poi abbandonare il tutto strada facendo (e neanche dopo averne percorsa molta).

Quello che manca, in questo caso, è una reale comprensione di quella che è la propria situazione attuale. Bisogna mettersi lì e prendere atto di qualcosa che non va, ma non con lo scopo di riviverlo costantemente contribuendo a formare credenze negative o chissà quale altro sfacelo di sensazioni, lo si deve fare con l’idea di pescare in quella situazione il perché ti trovi a voler cambiare uno stato che ti rende infelice.

Finché non trovi il tuo perché, non puoi andare avanti. Lo abbiamo visto subito all’inizio del nostro viaggio che l’approccio è fondamentale in tutto e per tutto.

Stare nella tua situazione attuale con lo scopo di ascoltare quello che cuore e cervello hanno da dire è il passo più importante e coraggioso che puoi fare. Devi farlo con la forza che serve a identificare i punti che non funzionano e iniziare a elaborare non più il concetto di errore, ma quello di apprendimento.

Chiedere un consiglio non per ottenere ciò che vuoi sentirti dire, ma per farti aiutare a raggiungere il tuo obiettivo, ti mette nella condizione di diventare il migliore studente della tua vita, e di abbandonare la saccenza che ti porti dietro inutilmente da anni.

Arrivati a questo punto, mi sento di dire con sincerità che va della felicità della tua vita essere in grado di padroneggiare questo processo. Tutto sta nel capire come funzionano le regole di un gioco che ti conviene imparare a giocare al più presto.

Ogni volta che mi trovo a chiedere a qualcuno quali siano i propri obiettivi e mi sento dare informazioni circa qualcosa di esterno a loro, già so che il lavoro da fare sarà molto.

Quando si è impegnati nella definizione di obiettivi reali, la macchina nuova non ha importanza. Quando sei impegnato a diventare imprenditore di successo nel vero senso della parola, non ti interessano i soldi, perché sai che quelli arriveranno se sarai in grado di sviluppare le capacità adeguate per ricoprire al meglio il ruolo che ti compete.

Non ci sono altre possibilità se non riuscire! A quel punto è tutto pronto, e gli obiettivi diventano davvero motivanti, capaci di farti schizzare fuori dal letto tutte le mattine con rinnovato entusiasmo.

Troverai qui tutte le novità su questo libro

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Stefano Iovino
Classe 1985, laureato in filosofia ed esperto in ambito Risorse Umane, ha deciso di dedicarsi alla formazione e al coaching per poter porre a tutti una sola domanda: come posso aiutare?
Ha iniziato la sua carriera nel mondo HR occupandosi di formazione e orientamento fino a ricoprire il ruolo di HR Manager in azienda multinazionale.
Ha fondato T4TIME, attività di servizi per imprese e privati negli ambiti Risorse Umane, formativo e organizzativo e si occupa personalmente di formazione, coaching e orientamento. Ha conseguito un master in orientamento e un master in coaching e oggi supporta la crescita e lo sviluppo personale/professionale degli individui utilizzando il metodo CPV (Cambia il Punto di Vista).
Appassionato di comunicazione e sviluppo del potenziale, lavora a contatto con le persone e le aziende per aiutarli a raggiungere i propri obiettivi.
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