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Il vortice dell’avventura – Eroi si nasce

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Consegna prevista Giugno 2025
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Cari lettori, mi rivolgo a voi, grandi e piccini, questo è un racconto che vi farà addentrare in un mondo fantastico ricco di magia.
Quattro amici si ritrovano avvolti in un’avventura ricca di mistero anche se con qualche ostacolo da superare ma che non farà altro che accrescere la loro fiducia in se stessi. Tra paesaggi mozzafiato, colori e profumi inebrianti, personaggi alquanto eccentrici e allo stesso tempo divertenti, dovranno aiutare un regno in difficoltà a sconfiggere un nemico assai ostico; ma si troveranno alla fine a donare un nuovo significato al termine di vittoria. A volte anche all’interno di una sconfitta si cela il vero valore del termine perché dietro ad ogni difficoltà appare sempre un’ opportunità per poter crescere e migliorarsi. Basta saper cogliere l’occasione. Perciò non mi resta che augurarvi buona lettura e buona avventura.

Perché ho scritto questo libro?

La mia passione per il mondo del fantasy mi ha portato a voler concretizzare tutta la creatività che c’è in me nel dar vita a questo racconto. Esso non rappresenta per me la mera scrittura di una storia, bensì il donare significato e concretezza a qualcosa che nella mente dell’immaginario comune rimane astratto, non tangibile. Anche dalla fantasia possono emergere insegnamenti che ci portiamo con noi per tutta la vita; e in questo racconto si affaccerà una morale che sarà un dono per tutti.

 

Chi pre-ordina la versione ebook avrà subito in omaggio un ebook che comprende i primi due volumi della nostra saga best seller “The Drunk Fury”.

ANTEPRIMA NON EDITATA

 

Oggi è l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive, ed è l’ultima estate che i quattro amici faranno da scolari della scuola elementare, presto approderanno alla scuola media: chissà quali emozioni proveranno! Così decidono di darsi appuntamento per il mattino seguente, con l’intento di passare una giornata insieme gustandosi anche alcune prelibatezze da pic-nic. La madre di Delia ha dato loro il permesso per trascorrere la giornata nell’immenso giardino dietro la loro casa, il quale termina dove è situato il fiumicello con il ponte tanto caro a Delia. L’indomani mattina si ritrovano nel punto di ritrovo.

– Ciao Delia! – esclamano in coro.

– Ciao amici, ciao ragazzi! – rispondono Delia e sua mamma. Il papà di Delia non è in casa perché lavora in un negozio di fiori e spesso lavora anche nei giorni di festa per guadagnare denaro in più per la sua famiglia.

– Mi raccomando bambini, non vi allontanate troppo, dovete rimanere dentro i confini del giardino, quindi non oltre il ponte di legno! – si raccomanda la madre di Delia.

Il gruppetto annuisce entusiasta e la mamma di Delia rivolge loro un sorriso sgargiante; è sempre molto gentile e generosa: si è prodigata a preparare tanti manicaretti gustosi, da leccarsi i baffi! Nel cestino delle provviste ha inserito dei gustosi panini farciti di prosciutto e formaggio, tramezzini con tonno, maionese, e altre prelibatezze ed un sacco di squisitezze, senza far mancare anche della buona frutta condita a macedonia! Hmm che languorino!

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Il giardino di Delia è molto ben curato (il papà ci tiene molto, e passa del tempo a sistemarlo, conoscendo vari trucchi di giardinaggio), non un filo d’erba fuori posto. Ci sono aiuole di garofani rossi e bianchi, piccoli vialetti di primule e margherite e due alberi di meli, e tra i rami dei due si trova pure una piccola casetta, frequentata spesso dal gruppetto per passare un po di tempo tra loro. Poco più lontano dai due alberi si notano attrezzi e qualche mattoncino in quanto il papà di Delia si sta apprestando a costruire una piccola fontana, dove all’interno ci sguazzeranno anche alcuni pesciolini rossi; che artista, non trovate?

I nostri amici si incamminano, Giuliano inizia a correre e saltare e presto lo imitano tutti gli altri, Delia si mette persino a cantare e volteggiare su se stessa; quando è in compagnia del suo gruppetto di amici perde ogni insicurezza e si sente sempre a suo agio.

Martino lancia una palla: – che ne dite di giocarci un po’? –

– Sì, sì, hai avuto proprio un’ottima idea! – esclamano in coro tutti.

A quel punto Martino propone di giocare un po’ a pallavolo, per cercare di stimolare un po’ Delia. In principio non è molto d’accordo ma poi si lascia andare.

– Hai visto? Non sei per niente male! – le fa notare Serena. – Devi solo credere di più in te stessa! E se ti capita di effettuare un passaggio sbagliato, beh può capitare! – Serena si impegna sempre tanto per far sorridere la sua amica.

– Tu dici? Nella squadra mi guardano sempre tutti, così io arrossisco e sbaglio sempre!

– Vedrai che le cose cambieranno! Ci vuole solo del tempo! – cerca di aiutarla Martino. Giuliano annuisce con la testa in segno di approvazione.

– Che ne dite se ora facciamo uno spuntino? Ho una fame! – propone a gran voce Martino, che è sempre un golosone! I quattro accettano all’unisono, ma ecco che quando Giuliano si appresta a posare la palla a terra, una folata di vento tanto improvvisa quanto maestosa s’impadronisce della palla e la fa volare lontano appena oltre il ponte.

– Oh no! – esclamano tutti in coro

– Mia mamma ci ha proibito di superare il confine, ed ora come facciamo?- esclama preoccupata Delia.

– Ma non possiamo lasciarla li! E poi non è mia, me l’ha prestata mio fratello, e se non la porto a casa chi lo sente? – risponde prontamente Martino correndo a recuperare la palla, mentre gli altri lo seguono. Nel frattempo la madre di Delia è impegnata in una conversazione telefonica con una sua amica e si è distratta perdendo di vista il gruppetto.

Mentre cercano di recuperare la palla però, ecco che arriva un’altra folata di vento che li fa inciampare. Finiscono tutti sopra Martino, ritrovandosi gambe all’aria. Proprio in quel preciso istante la zolla di terriccio ed erba su cui sono caduti comincia a tremare e l’intero gruppetto viene inghiottito in una voragine iniziando a scivolare lungo una specie di tunnel.

– Si salvi chi può! – urla Serena.

– Siamo velocissimi, aiuto! – esclamano tutti.

Durante il ruzzolone i nostri amici sono sommersi dai colori! Andando così veloci non riescono a comprendere cosa scorra attorno a loro, ma ne percepiscono colori e odori e sono molto piacevoli. Ciò che percepiscono tramite l’olfatto ricorda molto il profumo dei fiori, delle piante e dell’acqua di una sorgente, fresca e pura; quello che i loro occhi vedono invece ricorda molto il paesaggio che circonda un bosco: sprazzi di marrone per rivivere la maestosità di alberi e arbusti, il verde che rievoca chiome fluenti e i diversi colori che sommergono la bellezza dei fiori.

Subito dopo vengono catapultati in una grande radura. Il primo pensiero ad essere affiorato è senza dubbio “la sorpresa, dovuta al fatto di non conoscere né il luogo né il perché di quel posto sconosciuto ma al tempo stesso magico e incantevole. Attorno a loro si innalzano maestose alture, alberi che si ergono aggrovigliati su rocce possenti, distese di prati e tulipani: un luogo al centro di una radura, circondata da una vasta campagna; campi di primule e camelie; tutto in perfetta sintonia. Ed è proprio per questo che il gruppetto di amici si ritrova in poco tempo davanti ad una situazione a dir poco strana, non conoscendo il motivo per il quale si trovano lì, catapultati in una realtà che non è la solita di tutti i giorni; ma insieme pronti e decisi ad affrontare ogni situazione, come dei veri amici, quali sono”.

– Dove siamo? – esclamano tutti in coro.

Troverai qui tutte le novità su questo libro

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Letizia Sbaiz
Sono un'educatrice d'infanzia da una decina di anni e amo dar vita a tutto ciò che è creatività e fantasia. Questo lavoro è stato per me fonte d'ispirazione, nonché apprendimento, perché si sa che i bambini grazie alla loro innocenza e purezza trasmettono sensazioni pure ed emozionanti. Il vivere in mezzo a loro mi ha portato a cimentarmi nell'arte della scrittura dando ampio spazio alla fantasia, ma senza mai perdere l' insegnamento che anche un racconto di questo genere può insegnare.
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