LA PRIMA GOCCIA DELL’OCEANO
I pallidi raggi dell’alba come lame di ghiaccio fendevano la collina e, scivolando a valle, riempivano il letto del ruscello di diamanti luccicanti. Nei pressi delle umili case impreziosite dalla brina, dove l’acqua scorreva con minore rapidità, la luce si fece più calda, regalò riflessi d’oro e di rame ai capelli della piccola Àzura,1rannicchiata sui sassi nello sforzo di riempire il secchio senza perdere l’equilibrio. Le baciò la fronte e le accarezzò il viso.
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Mentre la bambina guadagnava la strada di casa, la sua attenzione fu attirata da un suono insolito, diverso dal tamburellare del picchio sul tronco della vecchia betulla e dal tintinnante giocare del vento tra gli aghi gelati dei pini. Restò immobile per qualche istante, il tempo necessario per riconoscere lo sferragliare delle giunture metalliche delle armature delle guardie che scendevano scompostamente a valle. Lasciò cadere il secchio e corse a perdifiato fino allaporta della piccola casupola diroccata che chiamava casa. Era così impaurita che nemmeno notò l’insolita figura ammantata di verde che, dal limitare del bosco, osservava il villaggio come un albero cresciuto tutto nel corso di una notte.«Èiss2!» chiamò il fratellino poco più grande di lei con tutto il fiato che le rimaneva mentre, spingendo le assi di legno marcio, apriva la porta appesantita dall’umidità e dalla brina. «Èiss, gli Algidi. Gli Algidiscendono dal colle.»Le guardie del fortino scivolavano giù dal pendio come una valanga, infilandosi in ogni pertugioe in ogni uscio per trovare qualche disgraziato a cui estorcere denaro con il pretesto del tributo marziale. Più che di veri miliziani si trattava di mercenari, reduci che, terminata la lunga guerra con il Regno di Ossir, non avevano trovato miglior impiego di sporcarsi le mani per qualche signorotto nelle lande più desolate, dove il potere centrale del Palazzo Blu, indebolito da anni di conflitti e anarchia, non aveva più la forza di estendere il suo braccio. Gli abitanti di quei luoghi li avevano soprannominati Algidi.Di giorno si diceva per via del metallo delle loro armature e lame, freddo come ghiaccio, ma nascosti dietro il velo della notte si sussurrava una realtà ben più amara, ovvero che il soprannome si riferisse all’insensibilità dei loro cuori.Raramente riscuotevano tasse sulla via stretta e contorta ai confini del villaggio di Rime conosciuta come Vicolo Storto, dal momento che la seccatura di dover affrontare l’olezzo e il gelo tagliente di quell’anfratto perennemente all’ombra del colle non valeva neppure i miseri denari che vi si potevano racimolare. Lì infatti sopravvivevano le anime più povere dell’umile comunità di Rime, a poche miglia dalle sponde ghiacciate del Mare di Deigh-Uisge. Negli ultimi anni la popolazione del Regno di Liod, dai mari ghiacciati del Nord fino ai Monti Aguzzi del Sud, era stata sottoposta a pesanti tributi, volti a far fronte alla decennale Guerra dei Fuochi Freddi con il confinante Regno di Ossir. Dopo decenni di atrocità perpetrate da entrambi i fronti, si era giunti a una tregua, seppur precaria quanto un artista di strada in equilibrio su una corda. Un trattato che, unicamente sulla carta, sanciva il dominio di un regno o dell’altro sui picchi della catena dei Monti Aguzzi, i quali tuttavia restavano tanto strategici quanto irraggiungibili da entrambi i versanti. Mentre qualche mercante di inchiostro si arricchiva riempiendo vecchie pergamene con la parola “pace”, nei cuori crescevano malcontento e rancore, e innumerevoli rappresaglie continuavano a divampare da una parte all’altra del confine. «Maledetti sciacalli» ruggì il giovane Èiss. «La guerra è terminata da mesi. Che diritto hanno di continuare a dissanguarci?»Divise l’unica stanza di cui si componeva la casupola tirando una tenda logora da una parete all’altra. Non disse altro ma, mentre si mordeva convulsamente il labbro inferiore cercando di ignorare il disprezzo per se stesso e la propria impotenza, non poté che chiedersi che fine avesse fatto il padre e perché non fosse tornato dopo la conclusione della guerra, perdendosi nel dilemma di scegliere tra un padre fuggiasco e un padre morto. Diede un’ultima occhiata a sua madre, distesa febbricitante sull’unico giaciglio dell’abitazione. Le asciugò il sudore dal viso, accarezzandolo dolcemente, quindi chiuse con decisione la cortina.Ostentando una sicurezza fasulla, fece cenno alla sorellina di nascondersi dietro la legna ammassata accanto al camino e raccolse i suoi undici anni e tutto il coraggio che poteva. Pochi istanti dopo quattro violenti colpi al portone fecero tremare l’intera casa.«Aprite! Dovete il tributo marziale al Signore dei Colli Nebbiosi.»Èiss trattenne il fiato, sperando che gli Algidi si convincessero che nessuno potesse abitare in una baracca tanto fredda e fatiscente ma, quando altricolpi al portone sembrarono far crollare il tetto, d’istinto strinse i pugni e chiudendo gli occhi gridò: «Mio padre, Réis Grigiomànto,3è un grande guerriero e ha già pagato tutto quel che c’era da pagare per la causa di Liod. I suoi servigi e la sua vita non sono sufficienti? Non possediamo nient’altro». Èiss si accorse di tremare.Dopo qualche interminabile attimo di silenzio, con un boato, la porta si schiantò a terra, sollevando una nuvola di polvere.Sulla soglia un uomo alto sette piedi scrutava l’interno con occhi di ghiaccio. Osservò il ragazzino per alcuni istanti. Sul volto un sorriso contorto e innaturale. Allentò la presa sull’elsa dellaspada ancora nel fodero, fece cenno ai compagni di proseguire, poi piegando la testa entrò.L’arredamento della stanza si limitava a un tavolo di legno, due sedie, un paio di cassapanche e un focolare sopra a cui penzolavano quattro pentole. Èiss scivolò dietro al tavolo e lentamente stese la mano verso un coltello dalla punta smussata.Lo sgherro travestito da soldato scoppiò in una fragorosa risata, portò a sé una delle due sedie e si accomodò stendendo gli stivali sporchi di fango e neve sul tavolo.
Seal Lovati
Uno dei Fantasy più introspettivi di sempre, veramente ben scritto…una lettura di cui sicuramente non ti pentirai.
Stefano Macchi (proprietario verificato)
La storia è davvero avvincente e ti spinge sempre di più ad andare avanti, capitolo dopo capitolo. Il vocabolario utilizzato è davvero forbito e curato nei minimi dettagli ma la storia si lascia leggere tranquillamente senza intoppi o fraintendimenti. I personaggi sono davvero geniali e ricchi di emozioni sempre nuove, personalmente mi sono affezionato subito al personaggio di Nikrio e successivamente anche a quello di Laila (nonostante il mio preferito resti il primo). Ci tengo inoltre a sottolineare che il “mondo” in cui è avvengono le vicende è davvero ben pensato e sembra provenire da un sogno, anche i nomi delle città e delle regioni studiati nei minimi dettagli senza superficialità. La mappa utilissima e anche le grafiche molto fantasiose realizzate con precisione clinica. Consigliatissimo davvero per chiunque sia appassionato di storie di avventura super-avvincenti e per tutti gli amanti dei romanzi Fantasy. Inoltre conosco di persona lo scrittore e davvero è una persona particolare e molto dotta che mi ha stupito quando ho scoperto che aveva scritto questo fantastico libro.
Martina Mascheroni (proprietario verificato)
Scritto con un vocabolario mai banale, questo libro possiede una trama, dei personaggi e delle descrizioni della scena che sono meravigliose.
Ogni nome nasconde un significato piu profondo e niente è lasciato al caso, questo libro è bellissimo!
Christian Colombo (proprietario verificato)
Storia per nulla banale, anzi. I personaggi sono ben narrati in un contesto creativo che pone le basi sul mondo reale, ma che poi esplode con la fantasia, creando scenari suggestivi, eventi che richiamano l’attenzione e la voglia di leggere e soprattutto caratterizzando i protagonisti non come esser perfetti, ma come uomini e donne con le proprie peculiarità, seppur negative. Non esiste il buono a prescindere, così come non esiste il cattivo a prescindere, ma ogni elemento fa parte di una scacchiera ben precisa e abilmente giostrata dallo scrittore, che ci riporta a una evidenza fondamentale: tutti noi siamo unici perchè fusione di cose belle e cose brutte.
Il libro però non si limita a questo: ci da la possibilità di muoverci e immaginarsi nel contesto narrativo grazie alle immagini e al mondo creato nei particolari.
Tutti, dai più piccoli agli adulti, possono trarre insegnamento da queste pagine, dove anche concetti complessi vengono trattati e esauriti in maniera eccellente dallo scrittore. Un libro assolutamente consigliato, da non perdere!!
Riccardo Ferioli (proprietario verificato)
La storia inizia in un fiabesco villaggio innevato, seguendo i passi del giovane Nikrio, che accompagna il lettore alla scoperta di un mondo affascinante, studiato nei minimi dettagli dall’autore. Nikrio è un Atiantale, ovvero uno dei pochi esseri umani in grado di manipolare gli elementi della natura con i quali sono in sintonia, nel suo caso acqua e gelo. Intraprende un viaggio per trovare risposta a sogni misteriosi nei quali riecheggia una richiesta di aiuto e sulla strada la sua solitudine sarà sconvolta da ciò di cui l’umanità è capace, nel bene e nel male. È il primo dei protagonisti a comparire sulla scena, ma forse l’ultimo a svelarsi nelle sue sfumature più recondite: avrebbe tutte le ragioni per odiare il mondo, invece si ostina ad essere buono fino quasi a sembrare ingenuo. Ho detestato e amato al contempo questo suo aspetto; solo alla fine del libro mi sono reso conto di quanto desideravo che fosse finalmente in grado di amare se stesso, come se fosse un mio amico reale. Più avanti nel libro compaiono coprotagonisti il cui spessore nulla ha da invidiare alla complessità di Nikrio, ma che non nomino per evitare di rovinare la storia. L’autore riesce con grande abilità a tenere alta l’attenzione del lettore su più fronti, quelli di una guerra disperata nella quale le strade degli eroi si dividono per poi rincontrarsi alla resa dei conti.
Lo stile di scrittura è scorrevole, con un lessico ricco ma sempre ben comprensibile. I dialoghi sono genuini. Il racconto è in terza persona ma in alcuni passaggi l’autore lascia che siano i personaggi a raccontarsi in prima persona, queste pagine sono sempre estremamente emozionanti. Ciò in cui l’autore si distingue è la bravura nella descrizione delle scene d’azione e di combattimento, davvero coinvolgenti anche quando sovrapposte su più fronti.
Infine l’autore nasconde nei nomi dei personaggi e dei luoghi il significato e il senso dei valori che vuole condividere. Un libro di cui, a mio avviso, la società contemporanea ha davvero bisogno.
PS. Bellissima la mappa della penisola di Iris
Francesca Maffini Brambilla (proprietario verificato)
La bozza di anteprima invoglia alla lettura completa, non vedo l’ora che arrivi il libro! consigliato!
Gabriele Giorgetti (proprietario verificato)
Sto leggendo la bozza gratuita scaricabile dopo l’ordine della prevendita e mi sto stupendo davanti al fatto che nulla, in questo libro, è lasciato al caso! Non un nome, non una frase. Ci si lega presto ai personaggi, che pure continuano ad avere qualcosa di misterioso. Generalmente sono un tipo più da fantascientifico, ma questo fantasy mi sta davvero coinvolgendo. Non vedo l’ora di finirlo. Consigliatissimo.
mpf1984 (proprietario verificato)
In una parola: travolgente. Ho approcciato questo libro con diffidenza, dopo poche pagine sono stato trascinato dalla corrente fino all’ultima, in pochi giorni. Non vedo l’ora di leggere il seguito. Una storia imperdibile per gli appassionati del genere fantasy, che richiama sia l’immersività dei Role Game Play, sia l’intensità emotiva degli anime più belli degli ultimi anni. Un inno alla bellezza della fragilità umana che mi ha lasciato all’ultima pagina con un sorriso sul volto ma anche una stretta allo stomaco. Il mio personaggio preferito è senza dubbio Ken Marsil i cui combattimenti sono entusiasmanti (leggendo non potevo fare a meno di visualizzare le scene). Il potere più bello sicuramente il devastante “fulmen caeli” di Rayden Shango. Da leggere!
Antonio Alcaro (proprietario verificato)
Storia appassionante, adatta a tutte le età e anche ai non amanti del genere fantasy, impossibile non affezionarsi ai personaggi, ognuno ben definito fisicamente e caratterialmente. Bellissimi anche i disegni, sia dei protagonisti che della mappa, che ci aiuta a capire e seguire meglio il racconto. Ottimo equilibrio tra narrazione, dialoghi, avventura e azione, fluido nella scrittura che rende la lettura veloce e piacevole.
Insomma, libro consigliato senza alcun dubbio!
Sara Comini (proprietario verificato)
È un libro veramente bello, coinvolgente e avvincente. Ti tiene attaccato alla storia e ai personaggi, il linguaggio non è complicato ma è molto esaustivo e ben utilizzato.
Libro molto bello e consigliatissimo agli amanti dei Fantasy