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Iris – Il Disgelo dei Cuori

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Nella penisola di Iris un potere arcano consente ad alcuni esseri umani, definiti Atiantali, di entrare in sintonia con gli elementi naturali fino a dominarli. Presto le abilità Atian vengono asservite alla guerra, portando l’intera civiltà al collasso. Dopo la sconfitta di Reon, narrata ne “Il crollo dei confini”, e alcuni anni di calma apparente, i regni di Iris devono affrontare nuovi abomini generati dal Negromante di Gooman, che si rivelerà il fantoccio di un’entità ben più potente e antica, legata alle origini stesse di Iris e dei poteri Atian. Estenuanti battaglie e sacrifici condurranno Nikrìo, Làila, Kènshod e compagni alla riscoperta di verità sepolte dal tempo e alla resa dei conti con i propri avversari: da essa dipenderanno le sorti di Iris e dell’intera umanità.

PROLOGO

All’epoca dei fatti narrati erano trascorsi quasi mille anni da quando alcuni pionieri, provenienti dalle terre selvagge dell’Ovest, avevano raggiunto le estreme sponde orientali della penisola di cui fecero la propria casa, donandole il nome di Iris.

In quell’angolo di mondo, abbracciato dagli oceani e dai monti, accarezzato dai venti e popolato da un’immensa varietà di piante e animali, scoprirono il fulcro di una forza che andava ben oltre la loro comprensione. Molte grandi scoperte avvengono per sbaglio e il fatto che fossero uomini e donne irrequieti e curiosi bastò affinché una notte, contemplando il cielo stellato, incappassero nella chiave di un potere che l’umanità, ancora grezza e primitiva, non aveva mai sperimentato e forse mai più avrebbe sperimentato una seconda volta.

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Grazie a quell’immenso potere, i cuori degli uomini e delle donne di Iris iniziarono a vibrare all’unisono con il cosmo e la natura, cosicché in essi si riversava e da essi sgorgava il fiume dell’energia che pervade ogni cosa. Alcuni fra loro erano così affini alla bellezza che li circondava, che lentamente impararono a controllarne l’essenza. Dalle iniziali dei quattro elementi principali: Aqua, Terra, Ignis, Aer era stato forgiato il nome per questi eccezionali manipolatori della natura: A-T-I-A-ntali.

Quell’armonia non era destinata a perdurare in eterno poiché più la bellezza e la luce rifulgevano sulle cose terrene, più ombre creavano.

Fu così che nell’animo di alcuni iniziarono a risuonare sentimenti discordanti. Paura, rancore e rabbia si diffusero nei cuori degli abitanti delle terre meno fortunate di Iris, i quali sotto il nome di Reon cercarono di assoggettare gli altri popoli, prendendo con la forza ciò che anelavano. Su entrambi i fronti il potere degli Atiantali fu adoperato in battaglia, asservito a uno scopo nuovo e terribile: la guerra. Dopo più di cento anni di conflitto, Reon fu sconfitto. La sua ascesa si infranse contro il valore delle altre stirpi, le quali tuttavia si scoprirono diverse fra loro e distanti per indole e propensioni, e non tornarono mai più a vedersi come un unico popolo.

Si costituirono sette regni: Aetheralb, Reon, Lowyal, Ossir, Liod, Flieder e Selenia; i quali, per lo più, andavano d’accordo poiché le genti di Iris erano fondamentalmente buone, anche se talvolta le distanze creavano incomprensioni, le differenze diffidenza e da queste, ogni tanto, nasceva nuova discordia.

Secoli più tardi, il Regno di Reon, esasperato dalle penose condizioni di vita alle quali era stato condannato, ritenne giunto il momento di avere la propria rivincita e mosse di nuovo guerra agli altri regni di Iris. Ancora una volta una grande alleanza di popoli fronteggiò i piani dell’oscurità. Dopo decenni di scontri e atrocità la Grande Guerra fu vinta e le legioni di Reon ricacciate entro i propri confini. La vittoria ebbe un caro prezzo: in migliaia morirono sui campi di battaglia. Il Regno di Flieder, sui cui prati si svolse l’ultimo epico scontro, fu completamente distrutto, ridotto a una distesa di pietra morta; gli altri regni iniziarono a isolarsi, creando confini e muri, mentre divampava la diffidenza.

La Grande Guerra contro Reon era stata vinta sui campi di battaglia, ma non nel cuore degli uomini.

Il conflitto non aveva lasciato in eredità solo desolazione nelle terre e nei cuori, ma anche sciagure mai conosciute in precedenza; echi striduli della sua atrocità che turbavano la disperata ricerca di serenità dei figli di Iris. La peggiore di esse fu senza ombra di dubbio la Febbre della Linfa, un morbo che consumava senza pietà gli esseri umani dall’interno, all’apparenza non contagioso, ma le cui cause restavano ignote. Il fatto che solo la gente comune, priva dei poteri degli Atiantali, se ne ammalasse fomentò la convinzione che questi ultimi ne fossero gli untori o, quantomeno, la causa. Il precario equilibrio raggiunto fu scosso da un’ondata di violenze trasversali nei sette regni: la gente comune era terrorizzata dal diffondersi della Febbre della Linfa e dall’idea che la stessa potesse essere uno stratagemma degli Atiantali per assoggettarla in schiavitù. Così in tutti i regni gli abitanti di molti villaggi e città iniziarono a perseguitare gli Atian, cacciandoli e sottoponendoli a processi fasulli e sommari. Quando la misura fu colma gli Atiantali reagirono e scoppiò la guerra civile, fu la cosiddetta Ritorsione dei Dominatori. Tra gli Atiantali più infervorati e convinti della propria superiorità vi erano coloro che appartenevano alla Confraternita dei Dominatori.

In uno dei focolai di conflitto più cruenti, nelle regioni settentrionali del Regno di Liod, persero la vita i genitori di Nikrìo Hìver di Oceania, salvandolo.

Fu più o meno in quegli anni che, esasperato dalle guerre fra regni e dalla continua ostilità fra Atian e gente comune, un uomo, Dèrev di Leaf, guidò un manipolo di disperati che come lui avevano perso ogni cosa nell’unico luogo dove tutto quell’odio non poteva raggiungerli: le lande desolate al centro della penisola, abbandonate da più di un secolo poiché rese inospitali e sterili dalla devastazione della Grande Guerra.

All’inizio credettero di non avere le forze per restituire sale al suolo e che non avrebbero mai visto i frutti del loro sudore, ma con la nascita di Sofìa, figlia di Dèrev e Iùlia, qualcosa di inspiegabile accadde: uno spirito di rinascita pervase la terra e, prima lentamente, poi con una velocità sempre più straordinaria, il deserto iniziò a germogliare.

Le pietre si irroravano d’acqua diventando terreno fertile, la speranza di verdi praterie ricopriva il grigiore della polvere, mentre alberi e fiori di ogni specie crescevano a vista d’occhio e il vento ne spargeva i semi e i profumi, attirando animali e insetti laboriosi.

Ai più arguti fu chiaro che una volontà imperscrutabile si manifestava per mezzo della bambina, alla quale era stata concessa una sapienza ancestrale e nel cui cuore era stata nascosta la chiave per la riconciliazione dei popoli di Iris.

2023-07-19

Aggiornamento

Cari lettori, abbiamo raggiunto e superato l'obiettivo di 200 preordini che permetterà la pubblicazione del secondo e ultimo capitolo della Saga di IRIS "Il Disgelo dei Cuori". Come sapete la campagna proseguirà ancora per alcuni giorni, puntando a obiettivi extra. Vi ringrazio per la passione e il sostegno che avete riservato a questo nuovo libro che, prometto, vi regalerà grandi emozioni e colpi di scena, facendo finalmente luce sui segreti della penisola di Iris. Come ringraziamento e per festeggiare insieme con voi il traguardo raggiunto, vorrei condividere una delle bozze grafiche che potrebbe diventare la copertina ufficiale di questo secondo libro. Con affetto, Gabriele

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Gabriele Moltrasi
È laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e si occupa di affari istituzionali e regolazione dei mercati dell’energia. Viaggia per studio, lavoro e passione, spinto dall’interesse per le diverse culture del mondo. "Il Disgelo dei Cuori" è l’epilogo della sua saga fantasy "Iris".
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