È il 1977 e una ragazza, appena diciottenne, si scontra con il cambiamento più grande della sua vita. Parole che scorrono sulle pagine come piccoli fili d’erba cresciuti spontaneamente. Un tempo passato che riprende vita insieme alle emozioni di una giovane donna che, scoprendosi madre, affronta con coraggio un percorso fatto di amore, sogni e speranze. Un diario riemerso dal cassetto dei ricordi, consegnato a colei che diede inizio a una nuova avventura; perché un giorno, quando la tempesta sarà passata, la sua bambina saprà che era già nata nei suoi sogni prima ancora che nella realtà.
PREMESSA
Questo è il mio nuovo lavoro.
Avrei potuto inventare una storia qualsiasi, ma a disposizione ne avevo una vera, dove la realtà superava la più fervida delle fantasie. Raccontarla poi avrebbe potuto aiutarmi finalmente a capire e, perché no, a svelare il mai detto.
Un giorno casualmente mi sono ritrovata tra le mani, come un do-no inaspettato o un segno, il mio diario.
Rovistando, cercando non ricordo cosa, l’ho riportato alla luce dal fondo di un cassetto, dove era rimasto per tanto tempo, scordato tra oggetti e foto ormai vecchie; quello scritto in quei lontani, fantastici giorni.
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Ora posso dirlo con sicurezza, ora che il tempo ha smussato gli angoli, ora che l’opera è stata compiuta e che, come accade quando qualcuno ci lascia, di quel qualcuno si ricordano solo le cose belle, scordandoci o tralasciando quelle brutte e i lati negativi, così ripenso a quei giorni con dolcezza e un tocco di malinconia.
La verità è tutta qui, lo era allora e lo è ancora. Certe sensazioni non mi appartengono più, ma lo erano sicuramente a quel tempo e io non ho cambiato niente, non le ho estese né ristrette, vincendo la tentazione di adattarle al mio essere di oggi.
Trascrivendo quelle pagine in alcuni momenti mi sono scoperta a piangere, in altri a sorridere, però una cosa è certa, sempre mi sono riconosciuta così come ero.
Da allora sono giunte tante vicende e, come accade a ogni persona, non sono rimasta indenne dal loro passaggio. Ogni temporale, qualsiasi uragano e neppure la fresca e dolce pioggia primaverile lasciano le cose intatte. Niente è più come prima, ognuno di noi è in continua evoluzione e i cambiamenti fanno parte della vita. Chi mi ama e anche chi non vi riesce però capirà.
Capirà quanto fosse importante per me raccontare quello che ho vissuto, e da domani lo sarà anche per gli altri.
Quanto tempo è passato, giorni, anni, l’uno appresso all’altro, pieni di tutto quello che può esserci in una vita, dolori, risate, abbandoni ed esperienze. È anche grazie a tutto questo che oggi sono una donna matura e non più la ragazzina di quel tempo, però la parte migliore che dimorava in lei sono riuscita a mantenerla intatta. Nel mio cuore, ora come allora, ci sono sempre tanti sogni e riesco a vedere il mondo proprio come lo vedeva lei. Nessun dolore, né lo scorrere del tempo sono riusciti a far sbiadire l’immensa meraviglia che ogni giorno provo verso l’amore.
È stato l’amore che prendendomi per mano mi ha accompagnato in ogni mia avventura, da quella che mi ha permesso di scrivere questa storia a quelle che sto vivendo nei miei giorni presenti; da Andrea, ai miei figli, al lavoro, nessuna esclusa, neanche quelle che non hanno trovato sponda. Tutti gli occhi in cui mi sono persa sono stati Amore e lo sono tutt’ora.
TUTTI.
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