Hai mai visto un piccolo scoiattolo o topino tenere con le zampette la siringa del latte?
Hai mai provato l’emozione di stringere un legame con una cornacchia cieca o la gioia di giocare con una gallina? o ancora di vedere piccole upupe salutarti con la crestina eretta? “sentirti” partecipe di un mondo esterno spesso sconosciuto ma pieno di sorprese
Questo è quello che potrai “sentire” addentrandoti nella lettura del mio libro.
Perché ho scritto questo libro?
Perché la passione che definirei ancora meglio con il termine MISSIONE per tutti gli animali selvatici mi accompagna fin da bambina e mi ha permesso di imparare tanto, guardandoli, studiandoli, curandoli e mi piacerebbe moltissimo passare questo mio sapere a tutti coloro che si avvicineranno alla lettura di questo libro, permettendo anche a loro di conoscere e quindi rispettare esseri cosi diversi fisicamente da noi ma con sentimenti, pensieri e azioni molto simili alle nostre.
ANTEPRIMA NON EDITATA
Alle 19 mi ritrovo in auto, di corsa verso casa con uno scricciolino rosa e nero di 4,5 grammi che sembra tutto fuorché uno scoiattolo.
Arrivata a casa, scaldo il nanetto e preparo subito latte tiepido (non vaccino!!!) e armata di mini tettarella
(comunque gigante per quell’esserino) tento la prima poppata.
Dopo diversi tentativi a vuoto finalmente inizia a collaborare e una goccia alla volta inizia a alimentarsi.
I Giorni trascorrono tutti uguali, Boulle, latte, tettarelle a ritmi incalzanti.
Il piccolo cresce e con lui tanti dubbi.
Ma sarà davvero uno scoiattolo?? Dalla coda non sembrerebbe
Sarà un ghiro??? No troppo scuro….
Sarà un topo?? Troppo piccolo….
Passano i giorni, mi confronto con vari veterinari, Cras, navigo in internet…si affaccia sempre di più l’idea che si tratti di un topo… ma che specie? un’arvicola?? No è decisamente diverso!
È tutto orecchie e coda! …sempre più scuro
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Nel giro di una mezz’ora circa mi arriva questo piccolo esserino che sembra tutto fuorché un pettirosso, completamente appiccicato su un fianco in condizioni orribili.
Cosa facciamo?
L’unico modo per togliere la colla è prendere l’uccellino e strofinargli delicatamente e con pazienza le penne e tutte le zone imbrattate di colla con della farina o meglio ancora della cenere (quella del camino)
E MAI E POI MAI usare acqua insieme alla farina (non dobbiamo farci una cotoletta di pollo!!)
Non bisogna nemmeno lavarlo sotto l’acqua, anche se calda, perché gli provocherebbe uno stress enorme e rischierebbe di andare in ipotermia.
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