Capitolo uno
Le prime luci del mattino davano il benvenuto a un nuovo giorno.
Eva, appena sveglia, guardava i monti attraverso le ampie e luminose finestre della sua camera al primo piano della villetta di famiglia.
Quelle cime le avrebbe potute disegnare a occhi chiusi tanto le erano familiari, tanto le amava.
Era il periodo più bello dell’anno per lei, quando i primi fiocchi di neve portati dal vento preannunciavano l’arrivo dell’inverno.
La neve.
Le era sempre piaciuta fin da quando, da bambina, per la prima volta, ne aveva sentito il rumore sotto i piedi uscendo di casa.
«Eva, svegliati! È ora di andare a scuola!»
Ricordava quando, ancora semi addormentata, apriva gli occhi e il volto di sua madre le compariva sorridente invitandola ad alzarsi con un bacio in fronte e una carezza.
La neve, i ricordi.
Contemplando il filare di gelsi che delimitava la strada sterrata che da casa sua saliva verso la collina, le tornavano in mente le fredde mattine invernali della sua infanzia fatte di sorrisi, suoni e profumi familiari.
«Vieni a fare colazione, ti ho preparato la cioccolata.»
Il maglione di lana e i calzettoni appoggiati sul termosifone della cucina, lo strepitio del fuoco nel caminetto acceso e l’intenso aroma del legno che lentamente abbrustoliva lasciando nell’aria calore di casa erano le cose che ricordava con più affetto.
La neve, i desideri.
Continua a leggereNella sua mente di bambina, a quel tempo, c’era spazio per tanti sogni.
Quelli belli che le lasciavano un accenno di sorriso per tutta la giornata e quelli brutti che riusciva a cancellare con un battito di ciglia.
E poi quelli a occhi aperti, spensierati e sinceri.
«Io sono la “Regina della neve”! Ogni fiocco che scenderà dal cielo sarà mio! Li prenderò tutti al volo e li custodirò per sempre!»
Dolci discorsi da bambini, fantasie pure, senza filtri, pensavano sorridendo i suoi cari.
Eppure, qualche anno dopo, Eva era riuscita davvero a esaudire il suo desiderio.
Con un paio di sci da fondo ai piedi.
EVA PICCOLI REGINA DELLA NEVE!
Recitava così il titolo a nove colonne del Giornale di Udine la mattina seguente sulla sua prima vittoria in Coppa del Mondo ottenuta a Sappada, su quella che era stata da sempre la sua pista di allenamento.
Era il 10 dicembre del 1999 ed era nata una campionessa di appena vent’anni.
Da quel giorno, Eva aveva iniziato la sua personale corsa verso la qualificazione per le Olimpiadi invernali di Salt Lake City 2002 con una lunga serie di successi e affermazioni incredibili.
Testarda, intelligente, determinata.
Erano le doti che fin da bambina l’avevano contraddistinta.
Grazie ai suoi prestigiosi risultati sportivi era entrata a far parte del Gruppo Sportivo dell’Arma dei Carabinieri e, contestualmente, si era iscritta alla facoltà di Psicologia all’università di Padova dove aveva conosciuto Marco, un ragazzo di cui si era innamorata e con il quale stava nascendo “qualcosa di bello”.
Nulla poteva scalfire il suo animo in quel periodo.
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Alessandro Secondin (proprietario verificato)
Meraviglioso questo libro, con una trama molto coinvolgente fino alle ultime pagine. Descrizioni minuziose di luoghi a me cari; lettura consigliata.
TIZIANA CASALI (proprietario verificato)
Letto tutto d’un fiato , questo penso dica molto . i personaggi e il loro muoversi nella storia sono assolutamente coinvolgenti e si finisce per divorare ogni pagina per scoprire la successiva.
Giulio Piller (proprietario verificato)
Romanzo avvincente che ti porta a leggerlo tutto d’un fiato. Unisce la suspance di un singolare thriller alla bellezza dell’ambiente fantastico della montagna sappadina e alla tensione agonistica del biathlon. Nella forma scorrevole stesa dal giovane autore traspare la passione che ha per la scrittura, per lo sport e per l’ambiente ed emerge la creazione di situazioni e personaggi che conquistano e dichiarare si finisce non solo per leggere ma per vivere le storie.
Jessica De Lorenzi (proprietario verificato)
Bellissimo libro , un romanzo molto coinvolgente ambientato tra Friuli e Londra che ti tiene fino all’ultimo con il fiato sospeso .
E’ un intreccio di storie , persone , luoghi che si intersecano tra di loro .
Ciò che mi ha lasciato questo libro e’ sicuramente
l’ insegnamento che , nella vita, non si deve mollare mai , qualunque cosa accada .
Lo consiglio vivamente …buona lettura 😉
Raffaella Zaccai (proprietario verificato)
Sotto la coltre de “La neve” tre storie si intrecciano come i disegni degli arabeschi in una stampa kashmir. Nulla è lasciato al caso in questo romanzo di formazione dove sport, amicizia e amore trovano spazio tra gli incantevoli paesaggi del Friuli Venezia Giulia e l’Europa. I personaggi e le loro vicende sono narrati in un modo così attento che fanno entrare subito il lettore nel racconto (racconto che nella mia mente è diventato subito film), in equilibrio e con una ricerca costante di leggere ancora un pagina 😊 La disciplina dello sport incontra l’imprevedibilità della vita, nelle sue varie sfaccettature tra sentimenti sinceri e voglia di rivalsa, per ricordarci che un vincitore è un sognatore che non si è arreso.
Leggetelo 😊