Forse.
Ma soprattutto c’è un’altra enorme differenza tra il mio diario e tutto ciò che è stato scritto, mostrato e detto prima di me: qui non incomberà (quasi) mai l’ombra minacciosa del call center.
Il call center è diventato uno dei miei incubi peggiori. A volte sembra che per noi poveri sfigati con laurea e specializzazioni di cui a nessuno importa minimamente, l’unica alternativa alla condizione di disoccupati sia il lavoro al call center.
Scherziamo, vero?
Personalmente non sarei mai in grado di imitare quelle buonanime che con tanta pazienza, gentilezza, e ancora tanta pazienza e gentilezza provano a venderti qualunque cosa siano obbligate a venderti. Mollerei già alla terza telefonata.
Alzi la mano chi non ha mai avuto il desiderio di pronunciare un sonoro vaffanculo ogni qual volta un operatore di call center ci chiama a casa a orari improponibili. Quanti invece prendono un bel respiro e rispondono cordialmente che no, non sono interessati e grazie mille comunque? Io sì, lo faccio, soltanto perché so che loro sono come me, precari e sicuramente un po’ disperati, e, anzi, complimenti per essere in grado di fare questo lavoro, visto che per la stragrande maggioranza delle volte sono sicura che di vaffanculo ne sentono davvero molti.
Gli operatori dei call center sono ammirevoli, ma io non voglio farne parte. Non ancora, almeno. Nonostante tutto, mantengo una profonda speranza in un futuro lavoro nel mio campo di studi; purché non sia troppo in là, questo futuro.
E quindi, eccomi qui a scrivere il mio diario di precaria, per documentare scientificamente quanto mi durerà la speranza, prima che inizi a compilare la lista di tutti i possibili lavori che potrei accettare se voglio continuare a pagare affitto e bollette.
In realtà è un elenco che ho già compilato: commessa, cameriera, segretaria… e vabbè, se poi proprio dovesse arrivare il call center, me lo scelgo erotico, perché mi viene bene la voce sexy, e almeno mi consolo pensando che c’è gente messa decisamente peggio di me.
7 marzo
SÌ, FORSE È DEPRESSIONE, MA ALMENO LA DOCUMENTO SCIENTIFICAMENTE
Avete presente la “Death List Five” di Beatrix Kiddo in Kill Bill vol. 1?
Ecco, non sono ancora arrivata al punto da annotarmi chi vorrei uccidere perché sono precaria, ma come ho già detto una lista l’ho scritta anch’io, anzi, due: una è la famosa “O fai un lavoro qualunque, o alla fine del mese non ci arrivi più”, quella che spero di non dover usare perché non avrò bisogno di cercarmi il mero impiego pro sopravvivenza economica; l’altra è quella dei “Lavori che tanto mi piacerebbe fare”, e qui invece mi sa che di professioni desiderate non ne troverò nemmeno una.
Che dire, è praticamente depressione, ma almeno con questo diario la documento scientificamente. Forse depressione è esagerato, però è innegabile che sia un tantino avvilita. Tendo ad avere la lacrima facile, ho un considerevole numero di amici brufoli, e di notte non riesco davvero a spegnere il cervello; ultimamente dormo solo sul divano dalle sette e trenta alle nove del mattino, e dalle tre alle cinque del pomeriggio, per un meraviglioso totale di tre ore e mezza. “Crollare in catalessi” è la definizione esatta, perché per il resto della giornata il cervello è iperattivo, e pensa, pensa, pensa a qualunque cosa, in particolare alla mia situazione di disoccupata per scelta di altri. Fortunatamente la mia pelle non subisce anche il fascino delle occhiaie, e con un paio di buone creme – finché me le posso permettere – per ora riesco a evitare l’aspetto zombesco da insonnia cronica.
Non sarà dunque depressione, però crisi lavorativo-esistenziale sì!
Ed ecco di nuovo un’altra grande differenza tra il mio diario e la sfilza di altre opere varie sul precariato: sarò anche senza impiego, sarò in crisi esistenziale perché non riesco a trovarmi un ruolo nella società, sarà pure incerta la mia salute mentale se vado avanti con l’insonnia, ma almeno ho un punto fermo. Uno solo, più che sufficiente, e si chiama Dany.
Dany è il mio amore, la mia anima gemella. Ci siamo trovati quasi sei anni fa e non ci siamo più lasciati. E qui sì che sono stata infinitamente fortunata! Anche perché almeno lui in famiglia ha un lavoro fisso, sennò avrei dovuto dire addio alle creme salva-faccia già molto tempo fa.
A Dany non frega niente dei lacrimoni né degli amici brufoli né del fatto che ultimamente a letto gli fanno compagnia a turno i peluche che mi ha regalato. Abbiamo compilato insieme la lista delle professioni che vorrei fare, e non smette un attimo di alimentare la mia speranza di riuscire a trovare, prima o poi, uno di quegli impieghi tanto agognati.
Ultimamente però noto che anche lui comincia a patire la mia condizione di precaria; le borse stanno venendo sotto i suoi occhi, poverino. E prima che si metta ad affermare “Anch’io valgo!” mentre usa una delle mie creme antitutto, è meglio passare a un’altra valvola di sfogo: questo diario come documentazione scientifica della mia situazione.
«Scusa, tesoro, ma di preciso cos’è che vorresti documentare scientificamente?»
Il mio amore non ha tutti i torti. Una qualche spiegazione la dovrò pur dare su che cavolo voglio fare scrivendo il qui presente mémoire. In realtà non ne sono ancora così sicura; diciamo che potrei chiamarlo un work in progress per verificare quanto tempo ci metterò a trovare uno stramaledetto lavoro nel mio campo di studi. E mica ho detto “quanto tempo ci metterò ad affermarmi nel lavoro”, ma solo quando lo troverò, un impiego che dia un senso a tutti gli anni di studi passati.
Certamente non mi sono facilitata la strada scegliendo Lettere, ma mi rifiuto categoricamente di considerarla il primo passo verso la Disoccupazione, o al massimo – che per me è anche peggio – un futuro ruolo da insegnante. Non me ne vogliano gli insegnanti, loro forse sono ancora più disperati degli operatori di call center visti gli alunni delle ultime generazioni, ma io non ho nel DNA il gene della didattica a scuola, tutto qui.
Sì, bene, brava, ma allora che cavolo vorresti fare da grande?
Ecco, ci ho messo un po’ a capirlo, ma alla fine ho trovato la risposta: vista la formazione universitaria con tanto di specializzazione cinematografica, e considerando la sceneggiatura scritta e il cortometraggio diretto, posso affermare che da grande voglio fare la sceneggiatrice e la regista.
In altre parole, la disoccupata cronica!
Sono il campione perfetto del precario del XXI secolo, quindi ho tutti i diritti di documentare scientificamente il mio personale tentativo di uscire dalla mia attuale condizione attraverso un dettagliato resoconto delle mie (dis)avventure lavorative da qui alla fine di quest’anno, per poi giungere a una delle tre possibili soluzioni finali: A) Cazzo, ho trovato un lavoro finalmente!; B) Tra un turno e l’altro al call center erotico vado dal terapista per combattere la depressione; C) Io e Dany ci trasferiamo alle Hawaii e apriamo una gelateria sulla spiaggia.
Francesca Bertoni (proprietario verificato)
Per Sandro: sul seguito del libro prometto che ci lavorerò su, cappotti o meno viva comunque il tennis, e allora buon viaggiooooooo! (-: (-: (-:
Sandro Greblo
Ecco ora l’ho finito: disastro! Speriamo esca il seguito prestissimo!
PS: se può consolare Roberta, anche io ho preso un secco 6-0 6-0 e da ex tennista so come ci si sente…vorrà dire che emigrerò anche io…anzi ho un immediato irrefrenabile desiderio di andare ORA a Malpensa! ciaoooo!!
Francesca Bertoni (proprietario verificato)
Per Sandro Greblo: WOW! Sono veramente senza parole, cosa che mi capita raramente! (-: (-: (-: Hai descritto perfettamente l’obiettivo del romanzo. Averlo raggiunto è un onore e una gioia enorme. Grazie infinite di cuore per aver condiviso il tuo pensiero.
Sandro Greblo
Così divertente che lo si deve centellinare per non finirlo troppo presto! Grande ironia che aiuta a superare le fatiche quotidiane del precariato, quindi anche terapeutico;) consigliatissimo di questi tempi in cui si ride troppo poco e con il mercato invaso da thriller sanguinolenti e polizieschi spesso tutti uguali. Complimenti!
Francesca Bertoni (proprietario verificato)
Il grande Daniel Pennac sostiene da sempre che l’autoironia sia una dote eccezionale, quasi un superpotere. Nella speranza di essere riuscita a prendermi abbastanza per il culo😜😜😜, invito tutti coloro che bazzicano Bolzano e dintorni ad assistere alla presentazione del mio romanzo “La Prossima Volta Rinasco Papera”, che si terrà giovedì 15 marzo alle ore 18 presso la Libreria UBIK, Via Grappoli 7.
Comunque vada sarà un successo almeno per i parenti!
😁😁😁
Aloha! 🌺🌺🌺
Francesca Bertoni (proprietario verificato)
Il countdown comincia!
L’uscita del romanzo è prevista per il mese di febbraio!
Stay tuned!
Francesca Bertoni
E 150 FURONO!
Un grazie infinito a tutti coloro che hanno sostenuto la Papera contribuendo a far sì che entrasse nel processo di pubblicazione.
Ma questo è solo il primo passo!
Personalmente sono già al lavoro per revisionare la bozza che andrà poi esaminata dagli editor!
Intanto, mentre aspettate che vi arrivi la casa copia del libro – e ora sapete per certo che arriva – continuate a sostenere il mio romanzo, soprattutto pubblicizzarlo: il prossimo step è l’overgoal di 350 copie!
Perché più se ne preordinano, più ci saranno bonus per la Papera (promotore dedicato, ufficio stampa ecc.), più potrebbe essere facile vedere in giro una piccola marea cartacea color giallo duck!
A prestooooooo!
Francesca Bertoni (proprietario verificato)
PS: Team di Bookabook, dopo questa mia dichiarazione di fedeltà nei vostri confronti, spero mi vorrete ancora più bene!!!!!!! (-; (-; (-;
Francesca Bertoni (proprietario verificato)
Ciao Roberto, intanto grazie per aver ordinato una copia del mio libro!
Bookabook ti aggiornerà nel momento in cui avrò raggiunto il goal e partirà il processo di pubblicazione.
A tal proposito, ho scelto questo sito e il crowdfunding perché, rispetto all’auto-pubblicazione, qui ci metti sempre del tuo avendo però dietro un gruppo di professionisti che ti consigliano per ottenere il massimo dal tuo progetto. E più copie riesci a vendere, più loro entrano in gioco per aiutarti. Pubblicare oggi è impossibile se non hai già un nome o ci metti dei soldi tuoi (sbagliatissimo!!!).
Bookabook invece ti permette di realizzare questo piccolo sogno rendendoti partecipe di ogni fase e senza chiedere falsi contributi economici!!!
Quindi vai e buttati!
Roby Saladino (proprietario verificato)
Anche se dire “in bocca al lupo” a una papera……..
Francesca Bertoni (proprietario verificato)
Buongiorno! Oggi dò i numeri ???
Fra 2 giorni sono 2 mesi che la Papera ha avviato la propria campagna di crowdfunding, e vedere che mancano soltanto 28 copie all’obiettivo dà una certa qual soddisfazione, concedetemelo!
E se 28 è in effetti una bella cifra, permettetemi però di dire che spero scenda ancora…???
Intanto è doveroso ringraziare Domenico Saffioti – Chief Executive Officer di Achard Italia – che ha effettuato un consistente pre-ordine di copie con l’obiettivo di regalarle ai propri dipendenti.
Un gesto davvero gentile e carico di dolcezza…
Non a caso Achard Italia si occupa di zucchero! ???
Un grazie che con più glucosio non si può.
Stay tuned per ulteriori aggiornamenti.
Francesca Bertoni
Buonquack a tutti!!!
Volevo solo farvi sapere che anche la Papera sarà presente alla Lunga Notte dei Lettori organizzata da Bookabook il 13 giugno presso Base Milano.
Se ci fossero dubbi su come riconoscere la sottoscritta, state tranquilli, sarò inconfondibile (-; (-; (-;
Guarda caso indosserò un paio di scarpe giallo paperotta!
A presto!!!
Francesca Bertoni
ANCHE LE PAPERE POSSONO ESSERE SOCIAL!!!
E la mia è appena entrata a far parte del magico mondo di Facebook!
“La Prossima Volta… Rinasco Papera!” ora ha una pagina tutta sua!
E ha bisogno di un sacco di like! (-: (-: (-:
Trovate il link direttamente nella nella mia biografia!
Andateci e cliccateeeeeeeeee!
Buon QUACK QUACK a tutti!
Francesca Bertoni
Buongiorno, anzi vista l’ora buon pranzo! (-;
Oggi i miei Quackringraziamenti vanno ai gentilissimi Franco e Nicoletta – titolari della Libreria Sovilla a Cortina d’Ampezzo – sia per i preziosi consigli da un punto di vista dei librai, sia per l’opportunità offertami in caso di pubblicazione.
Ancora non ci sono, ma manca poco, dai.
Aiutate anche voi la Papera a proliferare!
E andate a vedere anche la pagina Facebook della Libreria!
https://www.facebook.com/libreriasovillacortina/
A presto! QUACK!
Francesca Bertoni
Buon pomeriggio!
Nuovo giorno nuovo quackringraziamento: oggi è il giusto turno di Donatella e Alessandra che ieri mi hanno permesso di fare una presentazione della Papera nel loro locale “Riceviamo Insieme”, in via Montello 8 a Bolzano. Un luogo assolutamente unico, dove si respira un’atmosfera fuori dal comune.
Rimanete sintonizzati sulla sezione Aggiornamenti per qualche foto dell’evento.
A presto!
Francesca Bertoni
Buongiorno!
Oggi giornata di doverosi ringraziamenti!
Prima di tutto un QUACKGRAZIE ad Andrea e Marco che mi hanno gentilmente permesso di presentare e raccontare la campagna di crowdfunding della Papera presso il loro “Bosco dei Desideri” a Levico Terme. Andate a vedere la loro pagina Facebook
https://www.facebook.com/ilboscodeidesideri/
è davvero un posto delizioso, si possono organizzare molte cose, non solo presentazioni di libri, ma soprattutto ci sono gli autoscontriiiiii!
Il secondo QUACKGRAZIE va a tutte le persone che ieri hanno partecipato attivamente e con interesse all’evento nonostante la supermegagalattica nuvola fantozziana che ci ha perseguitato per tutta la durata della presentazione, e appena terminato se ne è andata magicamente via!
Con i vostri pre-ordini sono ho superato il 50% del primo goal. Vi sono riconoscente!
Controllate gli aggiornamenti, a breve arriveranno foto dell’evento!
A prestooooooooo!
Francesca Bertoni
Buongiorno!
Per i residenti in Trentino-Alto Adige (e perché no pure regioni limitrofe) due eventi di presentazione del mio libro in arrivo domenica 14 e mercoledì 17 maggio!
Rimanete sintonizzati sulla sezione Aggiornamenti per i dettagli!
Buona Papera a tutti!
Francesca Bertoni
Ah, le Mamme…
Se non ci fossero bisognerebbe inventarle… (-:(-;(-:(-;
gemma1 (proprietario verificato)
Altri 4 preordini dal “Gruppo delle Mamme”!
valentina (proprietario verificato)
…perchè in fondo, nella drammaticità di questa società di disoccupati cronici di cui facciamo parte, bisogna poterci ridere su!
ironico, divertente, mai banale… non puoi non leggerlo tutto d’un fiato!
gemma1
Da Mamma a Mamma…
Ho letto il commento di Laura e ho deciso di dare un’occhiata all’anteprima del libro…
Ho preordinato una copia, quindi ho curiosato anche tra le bozze…
E ne ho preordinate altre 4!
Ho diverse amiche e conoscenti con figli o amici di figli precari, purtroppo.
E allora vale davvero la pena sostenere questo romanzo, far sì che venga pubblicato, e permettere a coloro che vivono una condizione incerta di riuscire a riderci su come la stessa autrice.
Magari porta pure bene!
silvia.2rif
Si. E mi farà parecchia compagnia questo libro.
Laura (proprietario verificato)
“Ogne scarrafone è bell’ a mamma soja” è un detto sacrosanto, ma qui non c’entra nulla il fatto che il libro lo abbia scritto mia figlia. Fidatevi. Anzi, da mamma preferirei vederla sistemata con un impiego fisso (o quasi), piuttosto che vivere da vicino le sue peripezie lavorative.
Eppure, nonostante le conosca ormai benissimo – le citate peripezie – a leggerle su carta è venuto da ridere anche a me. L’ironia con cui le racconta (e le supera) merita il sostegno dei lettori.
Gabriele (proprietario verificato)
Ho trovato il libro divertente già dall’anteprima, e ho apprezzato soprattutto l’ironia con cui vengono raccontate le vicissitudini lavorative della protagonista.
Stile di scrittura molto particolare ma anche unico.
Consigliato.
Francesca Bertoni
La campagna della Papera è appena cominciata… ringrazio tutte le buonanime di parenti e amici stretti che hanno contribuito al suo avvio!!! (-; (-; (-;
BUON QUACK! QUACK! a tutti!!!!!!