1.
C’è soltanto una cosa che vale nell’opera d’arte ed è quella che non si riesce a spiegare.
Georges Braque
«Buongiorno signor Binetto!»
«Buongiorno dottoressa Huxley, scusi il ritardo: ho ricevuto una chiamata mentre ero sulle scale.»
«Non si preoccupi, odio la puntualità. Si accomodi pure, signor Binetto.»
«Sì, eccomi. Che giornataccia.»
«Adesso ne parliamo, intanto si metta comodo e si rilassi che iniziamo la seduta.»
«Bella quella piantina nuova, che cos’è?»
«Ah non saprei, spero solo che muoia il prima possibile.»
«Ma no, perché dice così, dottoressa Huxley?! È splendida, dà un certo tono all’ambiente.»
«Non la sopporto! Ho provato a sbarazzarmene, ma pesa parecchio e non posso sollevarla coi problemi alla schiena che ho. È del mio segretario, che ha il pollice verde, anche se preferirei avesse il pollice opponibile. Sa che non mi piace avere piante in giro per lo studio, però, con la scusa che il suo appartamento ha poca luce, me l’ha portata e l’ha messa in quell’angolo vicino alla finestra. Dice che non disturba, ma a me disturba, e parecchio anche!»
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«Lei è troppo intransigente, dottoressa Huxley. A me piace: prima lo studio era molto tetro, ora è più solare.»
«È uno studio di una psicanalista, mica un centro estetico. Non faccio lampade abbronzanti.»
«Sì, però dà proprio un certo tono all’ambiente.»
«Signor Binetto, lasci stare la pianta e iniziamo la seduta! Dal tono di voce con cui mi ha chiamata ieri sera, sembra una cosa diversa dal solito. Me ne può parlare ora in tutta tranquillità. Cosa le è capitato?»
«Ecco, vede, dottoressa Huxle… etciù! Oddio, aiuto!»
«E che sarà questa volta? Me lo segno, l’ipocondria ancora non è passata. Non passerà mai, mi sa.»
«Vado in dispnea! Un’ischemia cardiaca! Oddio, la sento! Una stenosi laringotracheale! Aspetti, dottoressa: guardo cosa dicono per questi sintomi sulla pagina Facebook “Dottorisempre”!»
«Se qualcuno indicasse i sintomi dell’ipocondria, tutti quei siti chiuderebbero.»
«Cos’ha detto, dottoressa? Un’ipo… cosa? Oddio! Ipocapnia, ipotiroidismo, ipoalgesia, ipo…»
«Ipocondria. Lei, Binetto, soffre di ipocondria e anche di una lieve sindrome di Münchhausen. Ne abbiamo già parlato svariate volte. È incline a somatizzare tutti gli eventi che le arrecano qualche disturbo perché incapace di controllarli. In questo caso, un banale starnuto.»
«Ancora con questa storia dell’ipocondria?! Quando non sapete che dire voi medici, o presunti tali, parlate di stress o ipocondria. Cerco su Medicisinasce, loro mi daranno una risposta.»
«Allora, signor Binetto, metta via il telefono.»
«Medicisinasce, cerca!»
«Signor Binetto, il telefono!»
«No, aspetti! Devo vedere cos’ho, che già sudo freddo, impazzisco se non scopro cos’è!»
«Signor Binetto! Questo è requisito! Glielo metto qua sulla scrivania, di fianco alle mie amatissime caramelle gommose a forma di orsetto. A proposito, ne vuole una?»
«No grazie, mi macchiano i denti, me li irritano e mi fanno venire il diabete.»
«Niente allora. Si metta un attimo tranquillo, faccia un bel respiro e incominciamo la seduta. Come sta la sua ex moglie? I suoi figli? Non mi ricordo mai i nomi…»
«Stanno bene. Ma oggi non vorrei parlare di loro…»
«Ma come, signor Binetto?! Non mi vuole parlare della sua ex moglie, di quanto ancora le è legato, dei sogni che fa in cui siete tutti beatamente al mare in spiaggia, come eravate otto anni fa? Che è poi quello che mi dice a tutte le sedute da otto anni, cioè da quando viene qui in analisi.»
«No, è per questo che ieri sera l’ho chiamata. Stavolta non c’entrano la mia ex Elvira e i miei due figli Aristide e Olmo.»
«Oddio che nomi, per fortuna non me li ricordo.»
«Sono venuto qui per dirle che…»
«Che…»
«… Che.»
«Che…?»
«… Che!»
«Che…???»
«Che… mi sono innamorato di un’altra persona.»
«Ma che meraviglia! E come mai tutta questa tristezza? Non è estasiato? Non dovrebbe assumere la posa del Pensatore di Auguste Rodin, semmai dovrebbe essere come Santa Cecilia nell’Estasi di Raffaello, oppure come Santa Teresa nell’Estasi del Bernini. Dovrebbe avere quella leggerezza tipica dei dipinti di Fragonard, dovrebbe svolazzare come nella Passeggiata di Chagall e invece mi sembra più Marina Abramovic al termine della performance Rhythm 0 o la reincarnazione della Morte di Marat di David, o il Corpo di Cristo Morto nella Tomba di Hans Holbein il giovane. Ma perché, signor Binetto? Non mi dica che è ancora preoccupato per lo starnuto di prima…»
«Ma no, dottoressa Huxley, quello non è un problema per il momento. Mi son da poco abbonato ai blog Dottorisempre.com, medicisinasce.it, salute!.org, e grazie a questo orologio digitale ogni trenta minuti mi arriva l’esito della mia condizione di salute. Però lo sa, mi faccio prendere dall’ansia quando ho qualcosa…»
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